Il mio urologo esclude che questo sia dovuto alla biopsia, mentre il mio medico generico afferma
Buongiorno. Ho 50 anni, alto 190 cm x 90 Kg, faccio attivita' sportiva e sono in buona forma fisica. Nell'ottobre 2008 ho effettuato un esame del PSA, con i seguenti risultati: PSA totale c.ca 7 ng/ml, PSAfree/PSAtot=10 %. Il mio urologo mi ha consigliato di effettuare una biopsia prostatica ecoguidata transrettale, che ho effettuato verso il 20 dicembre 2008. E' stato riscontrato un PIN.HG, per cui il mio urologo mi ha consigliato uno screening PSA+indagine manuale con scadenza semestrale. Il problema di cui vorrei parlare e' che dopo la biopsia a tutt'oggi, 01/02/09, non ho piu' avuto erezioni soddisfacenti, sia per quanto riguarda il numero, che la durata, che la intensita'. Il mio urologo esclude che questo sia dovuto alla biopsia, mentre il mio medico generico afferma che la cosa e' possibile, ma sicuramente reversibile, e mi ha prescritto il Cialis come cura per questa disfunzione. Vorrei avere qualche altra opinione sull'argomento, considerando che, nella mia situazione, la possibilita' di effettuare altre biopsie, e' quanto mai attuale!
Grazie.
Grazie.
[#1]
Gentile lettore,
sono d'accordo con il suo Urologo sul fatto che è altamente improbabile che una biopsia prostatica possa direttamente determinare una difficoltà erettile.
D'altra parte non escludo, in linea con il suo medico di base, che indirettamente tutta la vicenda (invasività della procedura in una zona "privata" del suo corpo, impatto emotivo dell'esito dell'esame istologico, eccetera) siano estranei alla sua difficoltà.
Il suggerimento è quello di una valutazione andrologica, con un'eventuale uso di farmaci tipo Cialis, ma gestiti in maniera ottimale, in maniera di evitare situazioni di dipendenza.
sono d'accordo con il suo Urologo sul fatto che è altamente improbabile che una biopsia prostatica possa direttamente determinare una difficoltà erettile.
D'altra parte non escludo, in linea con il suo medico di base, che indirettamente tutta la vicenda (invasività della procedura in una zona "privata" del suo corpo, impatto emotivo dell'esito dell'esame istologico, eccetera) siano estranei alla sua difficoltà.
Il suggerimento è quello di una valutazione andrologica, con un'eventuale uso di farmaci tipo Cialis, ma gestiti in maniera ottimale, in maniera di evitare situazioni di dipendenza.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Caro signore,
se non ha avuto problemi infiammatori dopo biospia ha ragione il collega urologo. Se ha avuto problemi di prostatite ha avuto ragione il curante. In ogni caso, visto che son passati tre mesi dalla bipopsia, e nel suo post non accenna a sintomi quali: bruciori urinari, febbre, minzione frequente ecc..., direi che la biopsia non c' entra nulla.
Badi che è solo un parere via internet.
In ogni caso le consiglio una visita da un collega per capire le ragionbi di quanto è successo, poichè il deficit erettivo è un sintomoi di problemi psicologici, ormonali, metabolici e vascolari.
Faccia sapere come vanno le cose, se vuole.
se non ha avuto problemi infiammatori dopo biospia ha ragione il collega urologo. Se ha avuto problemi di prostatite ha avuto ragione il curante. In ogni caso, visto che son passati tre mesi dalla bipopsia, e nel suo post non accenna a sintomi quali: bruciori urinari, febbre, minzione frequente ecc..., direi che la biopsia non c' entra nulla.
Badi che è solo un parere via internet.
In ogni caso le consiglio una visita da un collega per capire le ragionbi di quanto è successo, poichè il deficit erettivo è un sintomoi di problemi psicologici, ormonali, metabolici e vascolari.
Faccia sapere come vanno le cose, se vuole.
[#3]
Utente
Grazie per le cortesi risposte. Preciso che non ho avuto alcun sintomo in seguito alla biopsia. Aggiungo che mi e' stato riscontrato anche un adenoma prostatico benigno, ma non ho mai avuto sintomi di nessun genere, ne prima ne dopo la biopsia.
Comunque, faccio presente che non sono trascorsi tre mesi dalla data della biopsia, ma solo 1 mese e mezzo circa.
Grazie
Comunque, faccio presente che non sono trascorsi tre mesi dalla data della biopsia, ma solo 1 mese e mezzo circa.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.5k visite dal 01/02/2009.
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