Ipertrofia e infiammazione della prostata

Buongiorno, sono un ragazzo di 34 anni e mi è stata da poco diagnosticata una lieve ipertrofia prostatica (associata ad infiammazione del plesso emorroidario). Per conferma diagnosi mi è stata richiesta anche l’ecografia prostatica transrettale che farò a breve. Volevo a proposito chiedervi alcune cose. Anzitutto, volevo sapere se l’infimazione della prostata può portare ad ipertrofia prostatica. Ed in secondo luogo, se è questo il caso, vorrei sapere se l’ipertrofia regredisce dopo la cura dell’infiammazione. Infine, sarebbe gradito sapere se si può tornare ad avere una vita sessuale normale o se vi è il rischio che nulla sarà più come prima. Grazie per le risposte e scusate se sono ripetitivo rispetto a domande già fatte.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

un aumento del volume della ghiandola prostatica può essere associato ad una sua infiammazione; superata l'infiammazione, alla sua età, generalmente tutto torna come prima.

Detto questo, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore, le scrivo per aggiorarla sulla mia situazione. A inizio gennaio mi è stata diagnosticata una prostatite batterica, curata efficacemente con antibiotico selezionato grazie ad antibiogramma. Ho fatto anche ulteriori esami per accertare eventuali infezioni delle vie urinarie, fortunatamente tutti negativi. Per il trattamento della prostatite, oltre all'antibiotico mi è stato prescritto un antinfiammatorio. Ora i sintomi sono praticamente svaniti, non ho più alcuna sensazione di corpo estraneo nel retto e anche le funzionalità sessuali sono ritornate alla normalità. Dall'ecografia la prostata è risultata nella norma (solo qualche piccola calcificazione dovuta all'infiammazione), di volume e forma regolare. L'unica cosa è che ho fatto anche ecografia renale (ad inizio gennaio, ripetuta poi a fine gennaio) da cui è risultata una lieve dilatazione delle cavità calico-pieliche a carico del rene sinistro. Diversi medici mi hanno detto che la dilatazione, essendo minima, non è preoccupante ma il mio urologo mi aveva detto che in caso di persistenza sarebbe stato opportuno procedere con uro-tac per accertare le cause. Ora, visto che la dilatazione (da referto del radiologo) è stata da poco confermata da una seconda ecografia ma è risultata "lieve", secondo il suo parere sarebbe opportuno procedere con una uro tac (che è comunque invasivo come esame) oppure potrei semplicemente ripetere la eco tra qualche mese? In aggiunta volevo sapere se questa dilatazione potesse essersi prodotta a causa dell'infezione della prostata oppure se le due cose non hanno nulla a che vedere. La ringrazio molto per le risposte.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Difficile fare, da questa postazione, una correlazione diretta tra "una lieve dilatazione delle sue cavità calico-pieliche a carico del rene sinistro" e un'"infezione della prostata".

Fossi in lei e seguendo sempre il consiglio del suo urologo ripetere un'ecografia prima di decidere un' URO-TAC.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Salve dottore, grazie per la risposta. In realtà non volevo sapere se nel caso mio specifico la dilatazione fosse dovuta alla prostatite, volevo sapere in generale se le infezioni della prostata potrebbero produrre questo quadro clinico. Ma mi pare di capire che la risposta a questo primo quesito sia assolutamente negativa (mi corregga se sbaglio).
Quanto alla seconda domanda, in realtà ho già fatto due volte l'ecografia, una volta il 3 gennaio e l'altra volta il 31 gennaio. Risultato del tutto invariato. Ora, ho consultato già due medici urologi. Uno mi ha consigliato di non fare nulla perchè la dilatazione non è preoccupante. L'altro mi ha consigliato di fare uro-tac. Purtroppo da questa postazione non posso mostrarle immagini dell'ecografia in modo che lei possa valutarle. Ma in tali casi lei consiglia di andare avanti con le indagini diagnostiche oppure pensa sia opportuno far passare altro tempo, o addirittura non fare nulla?
Grazie per la sua preziosa disponibilità.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Meglio sorvegliare la situazione ed eventualmente, se il problema dovesse permanere, si può "andare avanti con le indagini diagnostiche..."
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