Riabilitazione sessuale dopo prostatectomia radicale robotica
Buongiorno,
Il mio compagno (68 anni) ha subito un mese e mezzo fa un intervento di prostatectomia radicale con tecnica robotica nerve sparing.
A detta del chirurgo è andato tutto come previsto.
Il primo problema lo abbiamo incontrato con la rimozione del catetere, che è stata possibile solo dopo cinque settimane dall'intervento. Nonostante questo il recupero della continenza è stato quasi totale da subito.
Il giorno della rimozione del catetere il medico presente (che non era il chirurgo che ha operato) ci ha lasciato un foglio con su scritte soltanto alcune indicazioni sulla ginnastica per il pavimento pelvico, il consiglio di prendere 2 pasticche a settimana di Cialis 20mg e un controllo tra circa sei mesi, oltre al controllo del PSA subito e tra tre mesi.
Non è stato possibile (a causa dei metodi spicciativi del medico) fare domande di nessun genere, non ci sono state fatte domande sulla situazione delle erezioni prima dell'intervento né nessun altra domanda di nessun genere sull'argomento.
Ovviamente siamo rimasti basiti, avevamo letto molto sull'argomento prima dell'intervento e ovunque risultava che il paziente veniva seguito passo passo nel post operatorio, al fine di trovare una terapia personalizzata che permettesse il recupero dell'attività sessuale.
Prima dell'intervento avevamo rapporti molto soddisfacenti e non c'era nessun problema di DE.
Tra le tante cose avevamo letto ovunque una diversa posologia di Cialis, tre volte a settimana e non due, è vero?
Ad ora non abbiamo visto nessun segno particolare di ripresa né spontanea né dietro stimolazione, a parte "orgasmi parziali" a seguito di stimolazione, ma senza segni di ingrossamento evidente.
Probabilmente è troppo presto, infatti il catetere e quindi l'inizio della terapia risalgono a soli nove giorni fa. Lui è ovviamente impaziente e soprattutto sconfortato a causa della gestione della situazione da parte dei medici.
E' forse il caso di rivolgerci a un altro urologo? oppure per il momento è meglio aspettare continuando con la terapia prescritta e la stimolazione?
Grazie per la vostra attenzione.
Il mio compagno (68 anni) ha subito un mese e mezzo fa un intervento di prostatectomia radicale con tecnica robotica nerve sparing.
A detta del chirurgo è andato tutto come previsto.
Il primo problema lo abbiamo incontrato con la rimozione del catetere, che è stata possibile solo dopo cinque settimane dall'intervento. Nonostante questo il recupero della continenza è stato quasi totale da subito.
Il giorno della rimozione del catetere il medico presente (che non era il chirurgo che ha operato) ci ha lasciato un foglio con su scritte soltanto alcune indicazioni sulla ginnastica per il pavimento pelvico, il consiglio di prendere 2 pasticche a settimana di Cialis 20mg e un controllo tra circa sei mesi, oltre al controllo del PSA subito e tra tre mesi.
Non è stato possibile (a causa dei metodi spicciativi del medico) fare domande di nessun genere, non ci sono state fatte domande sulla situazione delle erezioni prima dell'intervento né nessun altra domanda di nessun genere sull'argomento.
Ovviamente siamo rimasti basiti, avevamo letto molto sull'argomento prima dell'intervento e ovunque risultava che il paziente veniva seguito passo passo nel post operatorio, al fine di trovare una terapia personalizzata che permettesse il recupero dell'attività sessuale.
Prima dell'intervento avevamo rapporti molto soddisfacenti e non c'era nessun problema di DE.
Tra le tante cose avevamo letto ovunque una diversa posologia di Cialis, tre volte a settimana e non due, è vero?
Ad ora non abbiamo visto nessun segno particolare di ripresa né spontanea né dietro stimolazione, a parte "orgasmi parziali" a seguito di stimolazione, ma senza segni di ingrossamento evidente.
Probabilmente è troppo presto, infatti il catetere e quindi l'inizio della terapia risalgono a soli nove giorni fa. Lui è ovviamente impaziente e soprattutto sconfortato a causa della gestione della situazione da parte dei medici.
E' forse il caso di rivolgerci a un altro urologo? oppure per il momento è meglio aspettare continuando con la terapia prescritta e la stimolazione?
Grazie per la vostra attenzione.
[#1]
Gentile lettrice,
al momento è bene seguire tutte le indicazioni ricevute dal vostro urologo di riferimento, il chirurgo che ha operato e che ben conosce, si pensa la reale situazione clinica post-chirurgica di suo marito.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
al momento è bene seguire tutte le indicazioni ricevute dal vostro urologo di riferimento, il chirurgo che ha operato e che ben conosce, si pensa la reale situazione clinica post-chirurgica di suo marito.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Grazie per la risposta veramente celere.
Ovviamente siamo consapevoli che i consulti o i documenti (seppur in qualche modo ufficiali) trovati su internet non passano in alcun modo avanti ai pareri dei medici in diretta.
Ci siamo rivolti a voi principalmente perché non abbiamo avuto la possibilità di poterci confrontare con i medici che lo hanno visto direttamente, si sono veramente limitati a darci in mano un foglio dattiloscritto con delle indicazioni generiche senza chiedere né dare informazioni di alcun tipo. Forse abbiamo sbagliato noi ad aspettarci qualcosa di diverso, ma come può facilmente immaginare l'argomento di cui stiamo parlando è sia molto importante nella vita di un uomo, che molto delicato.
Per il momento ovviamente continuiamo a fare quello che riporta il foglio, tra qualche settimana vedremo se sarà il caso di rivolgerci a un diverso urologo, speriamo solo di non stare perdendo del tempo prezioso.
Grazie ancora!
Ovviamente siamo consapevoli che i consulti o i documenti (seppur in qualche modo ufficiali) trovati su internet non passano in alcun modo avanti ai pareri dei medici in diretta.
Ci siamo rivolti a voi principalmente perché non abbiamo avuto la possibilità di poterci confrontare con i medici che lo hanno visto direttamente, si sono veramente limitati a darci in mano un foglio dattiloscritto con delle indicazioni generiche senza chiedere né dare informazioni di alcun tipo. Forse abbiamo sbagliato noi ad aspettarci qualcosa di diverso, ma come può facilmente immaginare l'argomento di cui stiamo parlando è sia molto importante nella vita di un uomo, che molto delicato.
Per il momento ovviamente continuiamo a fare quello che riporta il foglio, tra qualche settimana vedremo se sarà il caso di rivolgerci a un diverso urologo, speriamo solo di non stare perdendo del tempo prezioso.
Grazie ancora!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 12/12/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.