Reflusso vescico-ureterale
Salve, mi chiamo Veronica, all'età di 2 anni sono stata sottoposta a correzione chirurgica per reflusso vescico-ureterale bilaterale, a questo reflusso ha fatto seguito una nefropatia al rene destro. Da allora non ho mai più avuto problemi, adesso(da 3 anni e saltuariamente) all'età di 30 anni e dopo 2 gravidanze mi succede a volte, che quando tengo l'urina troppo tempo, mi viene male al fianco destro con conseguente febbre che se il dolore è stato molto forte, arriva a 38,5..se il dolore è stato leggero, arriva a 37.5 circa.. Sottolineo che non capita sempre ma ad esempio in 1 mese è mezzo mi è capitato 2 volte e per 2 volte ho avuto la febbre.. Ma per esempio per tutta la durata delle gravidanze non mi è mai successo.
Grazie per l'attenzione
Grazie per l'attenzione
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Gentile lettrice,
bene far rivalutare ora la sua particolare situazione clinica al suo urologo di fiducia e con lui stabilire se indicata una precisa e mirata strategia diagnostica (ecografia reni e vie renali, eventuali RMN, uroflussometria registrata, ecc, ecc).
Nel frattempo mai trattenere "l'urina per troppo tempo”; è questa un’abitudine sempre deleteria.
Detto questo si ricordi poi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
bene far rivalutare ora la sua particolare situazione clinica al suo urologo di fiducia e con lui stabilire se indicata una precisa e mirata strategia diagnostica (ecografia reni e vie renali, eventuali RMN, uroflussometria registrata, ecc, ecc).
Nel frattempo mai trattenere "l'urina per troppo tempo”; è questa un’abitudine sempre deleteria.
Detto questo si ricordi poi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 11/12/2018.
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