Bruciore ad urinare e gocciolina al mattino
Buongiorno, ho 33 anni e vi chiedo un consulto in merito al problema che avverto da qualche giorno. Da circa 12 giorni avverto leggero bruciore nell'urinare alla base del pene (ma anche nell'eiaculare) e piccola perdita bianco-trasparente al mattino (ma generalmente il glande tende ad essere sempre "umidiciccio". Questi sintomi non sono mai migliorati o peggiorati in questi 12 giorni. Ho effettuato un esame delle urine (il solo valore dei leucociti era fuori norma, 60 su un massimo di 25) ed ho effettuato un tampone uretrale, risultato Negativo e senza altre anomalie. Ora, siccome io penso che sia un falso negativo, come devo comportarmi? Premetto che ho rapporti sessuali con una ragazza che frequento da un paio di mesi, e con la quale ho SEMPRE usato il preservativo (tranne che nel sesso orale passivo). Sono terrorizzato dalle MST e credo di essermi beccato qualcosa a questo punto. Questo quadro urologico é completato da una sorta di lieve faringite che va e viene accompagnata da questo bolo in gola e dalla tossetta stizzosa (ma potrebbe essere anche il mio storico reflusso gastro-esofageo che ho quindi ripreso a curare). Credo di aver preso una clamidia o una gonorrea col sesso orale passivo, che mi è poi stata mischiata anche a livello di gola con i baci, per quanto lei non avverta benchè il minimo sintomo, ne alla gola nè a livello vaginale. Dimenticavo di dirvi, che qualche anno fa ho avuto un principio di prostata ingrossata (ricordo la gocciolina al mattino, il bruciore post eiaculazione, ma ma non questo bruciore nell'urinare), risoltosi con un ciclo di Ananase e dieta più adeguata. Come devo comportarmi? Help!
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Gentile lettore,
non affoghi in un bicchier d’acqua!
Le rammento che situazioni cliniche particolari e un po’ complicate, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa postazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
non affoghi in un bicchier d’acqua!
Le rammento che situazioni cliniche particolari e un po’ complicate, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa postazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 794 visite dal 11/12/2018.
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