Attesa intervento prostata

Gentilissimi,

Mio padre di 63 anni ha avuto una diagnosi di adenocarcinoma prostatico di tipo acinare. Il tumore è di grado 2 (3+4=7). Alla biopsia sono stati rilevati campioni di neoplasia estesa in tutti i campioni e vi sono segni di invasione perineurale. Il PSA è 9.

L'urologo che lo ha visitato ha dichiarato che il tumore non è grave. Per questa ragione, gli ha sconsigliato di procedere a fare TAC-PET con fluorocolina e ha scadenzato l'intervento a marzo prossimo.
Volevo chiedere pareri sulla tempistica dell'intervento: è rischioso attendere così tanto dato il livello non irrilevante del tumore? Nel mentre, è davvero così sconsigliato procedere a TAC-PET?
Vi ringrazio per le cortesi risposte.
Dr. Paolo Piana Urologo 45.5k 1.9k
In una situazione come questa, la PET non è sconsigliabile quanto piuttosto inutile. Se proproio si volessero ottenere informazioni aggiuntive bisognerebbe al limite eseguire una risonanza magnetica multiparametrica. Evidentemente questo non è stato ritenuto necessario dal nostro Collega che si occuperà dell'intervento. Quattro mesi d'attesa non sono pochi, diremmo che potrebbe essere considerato il limite massimo ragionevole.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Gentile dr. Piana, la ringrazio molto per l'esaustiva risposta.
Una risonanza magnetica multiparametrica dell'addome inferiore è stata fatta. Le riporto i risultati:

- prostata di dimensioni aumentate con area nodulare solida del lobo di destra;
- alto segnale a valori di "b" elevati con area focale a diffusività ristretta (PI-RADS 5);
- vescica a pareti diffusamente e modicamente ispessite;
- assenza di tumefazioni linfonoidali di significato patologico in sede iliaca; linfonodi di diametro massimo 7mm in sede otturatoria.
Conclusioni: area prostatica focale destra di 3,2cm x 2,3 cm con parametri RM di neoplasia prostatica maligna clinicamente significativa PI-RADS 5.

Per quanto riguarda i tempi di attesa dell'intervento, lo specialista che ci ha prospettato questa attesa opera con un robot "da vinci" in un centro altamente specializzato per la cura del tumore alla prostata; è stato questo elemento che ci aveva fatto propendere per rivolgerci a lui. Chiedo a Lei, e agli altri gentili specialisti che vorranno rispondere, se può essere opportuno provare a fare l'operazione presso un centro "meno specializzato" ma che può intervenire prima.

In sintesi, il dilemma ultimo è legato al rapporto tra tempi di attesa e possibile efficacia degli interventi effettuati con le diverse metodologie, in considerazione del livello intermedio dell'adenocarcinoma.
Mi rendo conto che può essere arduo fare una valutazione oggettiva; vi ringrazio ancora per ogni possibile risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 45.5k 1.9k
Il punteggio Gleason 3+4 ed un PSA non molto elevato parrebbero propendere per una lesione non molto aggressiva, anche se di dimensioni non minime (3x2 cm). Le consiglieremmo di valutare per l’intervento almeno una possibilità alternativa e poi decidere. La differenza di tempo potrebbe comunque essere scarsamente significativa.
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