Preservativo rotto durante rapporto a rischio
Ripropongo un quesito inviato ormai 6 mesi fa.
Dopo pochi giorni dalla rottura di un preservativo durante un rapporto orale con una prostituta, ho trovato delle macchie verdi nella biancheria, seguite nei giorni successivi da dolori a testicoli e inguine e frequente necessità di urinare.
Per non effettuare un tampone e attendere vari giorni, il medico del pronto soccorso mi prescrive una settimana di Ciproxin. Nonostante ciò il problema persiste e dopo un tampone mi viene diagonisticato un ureaplasma che ho curato (o almeno spero) con 2 mesi di zitromax e minocin. Dopo questo periodo di cure ho effettuato una urinocoltura e spermiocultura risultate negative al batterio in questione, nonostante ciò perdite e dolori erano ancora lì. Nel frattempo le perdite da verdi sono diventate degli aloni gialli che trovo puntualmente nella mia biancheria. A seguito di ciò mi viene prescritta un'ulteriore settimana di ciproxin con risultati deludenti.
Recatomi da un altro specialista, mi viene prescritto un nuovo tampone uretrale per gonococco, ureaplasma e triconomas risultato negativo, come sono risultati negativi la ricerca degli anticorpi per la clamidia e ulteriori colture per batteri comuni in urine e liquido seminale. Tuttavia per scongiurare un falso negativo al gonococco mi viene prescritta una cura di due settimane di flagil eceftriaxone, durante la quale perdite e fastidi sono scomparsi per poi riapparire dopo pochi giorni dalla fine della cura.
E' possibile essere incorso in un falso negativo? Il medico al quale mi sono rivolto sostiene che un falso negativo, per quanto possibile, è estremamente raro e che in ogni caso tutti gli antibiotici da me assunti avrebbero dovuto eliminare eventuali infezioni visto che tra ciproxin, augmentin, minocin, zitromax, flagyl e ceftriaxone ho assunto un numero tali di antibiotici da eradicare le principali infezioni sessualmente trasmissibili.
In aggiunta a ciò, ho i linfonodi di collo e ginocchia gonfi anche se in modo lieve e raramente dolenti.
Attualmente, dopo più di due settimane dall'ultimo ciclo di antibiotici non ho più dolori, ma le perdite continuano ad essere presenti.
C'è qualche patologia che si sposa con il quadro da me descritto?
Sono onesto, sto iniziando a preoccuparmi un pò per la mia salute, sono consapevole che qualunque cosa io abbia non dovrebbe essere mortale,ma portarmi addosso un'infezione non individuata da più di 7 mesi non credo faccia benissimo al fisico, senza contare le paura per la fertilità.
Ringrazio in anticipo per una eventuale risposta.
Dopo pochi giorni dalla rottura di un preservativo durante un rapporto orale con una prostituta, ho trovato delle macchie verdi nella biancheria, seguite nei giorni successivi da dolori a testicoli e inguine e frequente necessità di urinare.
Per non effettuare un tampone e attendere vari giorni, il medico del pronto soccorso mi prescrive una settimana di Ciproxin. Nonostante ciò il problema persiste e dopo un tampone mi viene diagonisticato un ureaplasma che ho curato (o almeno spero) con 2 mesi di zitromax e minocin. Dopo questo periodo di cure ho effettuato una urinocoltura e spermiocultura risultate negative al batterio in questione, nonostante ciò perdite e dolori erano ancora lì. Nel frattempo le perdite da verdi sono diventate degli aloni gialli che trovo puntualmente nella mia biancheria. A seguito di ciò mi viene prescritta un'ulteriore settimana di ciproxin con risultati deludenti.
Recatomi da un altro specialista, mi viene prescritto un nuovo tampone uretrale per gonococco, ureaplasma e triconomas risultato negativo, come sono risultati negativi la ricerca degli anticorpi per la clamidia e ulteriori colture per batteri comuni in urine e liquido seminale. Tuttavia per scongiurare un falso negativo al gonococco mi viene prescritta una cura di due settimane di flagil eceftriaxone, durante la quale perdite e fastidi sono scomparsi per poi riapparire dopo pochi giorni dalla fine della cura.
E' possibile essere incorso in un falso negativo? Il medico al quale mi sono rivolto sostiene che un falso negativo, per quanto possibile, è estremamente raro e che in ogni caso tutti gli antibiotici da me assunti avrebbero dovuto eliminare eventuali infezioni visto che tra ciproxin, augmentin, minocin, zitromax, flagyl e ceftriaxone ho assunto un numero tali di antibiotici da eradicare le principali infezioni sessualmente trasmissibili.
In aggiunta a ciò, ho i linfonodi di collo e ginocchia gonfi anche se in modo lieve e raramente dolenti.
Attualmente, dopo più di due settimane dall'ultimo ciclo di antibiotici non ho più dolori, ma le perdite continuano ad essere presenti.
C'è qualche patologia che si sposa con il quadro da me descritto?
Sono onesto, sto iniziando a preoccuparmi un pò per la mia salute, sono consapevole che qualunque cosa io abbia non dovrebbe essere mortale,ma portarmi addosso un'infezione non individuata da più di 7 mesi non credo faccia benissimo al fisico, senza contare le paura per la fertilità.
Ringrazio in anticipo per una eventuale risposta.
[#1]
Caro Utente,concordo con i colleghi che tendono ad escludere la poca attendibilità dei test batteriologici eseguiti,credo,con PCR.Le chiedo da quanto tempo non esegue i test sierologici per la lue.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Gentile Dottor Izzo,
Ho effettuato i test per la sifilide dopo 4 mesi dal rapporto incriminato e circa 3 settimane dopo una dose di antibiotici, quindi credo di essere al sicuro da tale infezione.
Recentemente ho effettuato un test per la mononucleosi e ho sviluppato gli anticorpi, cosa strana visto che in passato non l ho mai contratta. Essendo passati quasi 8 mesi e persistendo ancora gonfiore linfonodale credo che porterò i risultati ad uno specialista sperando in una risposta. Secondo lei è verosimile che dopo 8 mesi dal rapporto persistano i sintomi della mononucleosi? Ero certo potesse guarire spontaneamente nel giro di pochi mesi.
Grazie per la disponibilità
Ho effettuato i test per la sifilide dopo 4 mesi dal rapporto incriminato e circa 3 settimane dopo una dose di antibiotici, quindi credo di essere al sicuro da tale infezione.
Recentemente ho effettuato un test per la mononucleosi e ho sviluppato gli anticorpi, cosa strana visto che in passato non l ho mai contratta. Essendo passati quasi 8 mesi e persistendo ancora gonfiore linfonodale credo che porterò i risultati ad uno specialista sperando in una risposta. Secondo lei è verosimile che dopo 8 mesi dal rapporto persistano i sintomi della mononucleosi? Ero certo potesse guarire spontaneamente nel giro di pochi mesi.
Grazie per la disponibilità
[#3]
Utente
Gentile Dottore,
In merito allo svolgimento delle analisi per la sifilide, è possibile che averle effettuate a distanza di due o tre settimane dalla fine della cura antibiotica abbia generato un falso negativo?
I test per hiv ed epatite c sono risultati negativi e anche l'unico test per la sifilide, ma effettivamente tutti i sintomi che sto manifestando mi portano a domandarmi se il test per quest'ultima non sia stato falsato dalla cura. Vorrei anche indagare maggiormente sulla mononucleosi, ma dopo mesi credo sia stata eliminata dal sistema immunitario.
Grazie per l'attenzione.
In merito allo svolgimento delle analisi per la sifilide, è possibile che averle effettuate a distanza di due o tre settimane dalla fine della cura antibiotica abbia generato un falso negativo?
I test per hiv ed epatite c sono risultati negativi e anche l'unico test per la sifilide, ma effettivamente tutti i sintomi che sto manifestando mi portano a domandarmi se il test per quest'ultima non sia stato falsato dalla cura. Vorrei anche indagare maggiormente sulla mononucleosi, ma dopo mesi credo sia stata eliminata dal sistema immunitario.
Grazie per l'attenzione.
[#4]
Utente
Dottore, scusi per i 3 post uno dopo l'altro, ma ho provato a rispondere al mio quesito consultando il sito sul quale ci troviamo nonché altri siti (che mi sono sembrati affidabili).
Purtroppo ho trovato risposte alquanto discordanti.
Alcuni medici sostengono che la cura a base di zitromax e minocin non abbia come conseguenza l'alterazione delle analisi per la sifilide, altri invece che tali antibiotici causino una sicura alterazione delle stesse. Timidamente ho posto la stessa domanda al mio medico di famiglia il quale ha ammesso di non essere sicuro della risposta da darmi e ha preferito evitare di rispondere.
Ho inoltre controllato la ricetta medica con la quale ho effettuato il prelievo citato nei post precedenti, e ho ricordato che l'ospedale pubblico più vicino a me non effettua ''treponema pallidum anticorpi anti cardiolipina (flocculazione) vdrl'', ma solo la ricerca degli anticorpi (titolazione). Ho chiesto anche le conseguenze di tale mancata verifica al mio medico e la risposta è stata simile alle precedente, consigliandomi di rivolgermi ad un dermatologo (domani stesso provvederò a fissare una visita che, purtroppo, per motivi di lavoro non potrà avvenire a breve, ma ormai dopo la festività).
I linfonodi citati in precedenza (collo e ginocchia) hanno ripreso all'improvviso a darmi qualche fastidio (ormai è quasi un mese che ho cessato la cura antibiotica), ma nulla di insopportabile per fortuna.
La ringrazio già da ora per l'attenzione e il tempo che mi dedicherà.
Distinti saluti
Purtroppo ho trovato risposte alquanto discordanti.
Alcuni medici sostengono che la cura a base di zitromax e minocin non abbia come conseguenza l'alterazione delle analisi per la sifilide, altri invece che tali antibiotici causino una sicura alterazione delle stesse. Timidamente ho posto la stessa domanda al mio medico di famiglia il quale ha ammesso di non essere sicuro della risposta da darmi e ha preferito evitare di rispondere.
Ho inoltre controllato la ricetta medica con la quale ho effettuato il prelievo citato nei post precedenti, e ho ricordato che l'ospedale pubblico più vicino a me non effettua ''treponema pallidum anticorpi anti cardiolipina (flocculazione) vdrl'', ma solo la ricerca degli anticorpi (titolazione). Ho chiesto anche le conseguenze di tale mancata verifica al mio medico e la risposta è stata simile alle precedente, consigliandomi di rivolgermi ad un dermatologo (domani stesso provvederò a fissare una visita che, purtroppo, per motivi di lavoro non potrà avvenire a breve, ma ormai dopo la festività).
I linfonodi citati in precedenza (collo e ginocchia) hanno ripreso all'improvviso a darmi qualche fastidio (ormai è quasi un mese che ho cessato la cura antibiotica), ma nulla di insopportabile per fortuna.
La ringrazio già da ora per l'attenzione e il tempo che mi dedicherà.
Distinti saluti
[#5]
Utente
Buongiorno Dottor Izzo.
Il problema continua a sussistere, ho effettuato un esame culturale del liquido seminale e sono risultato negativo ad una serie di batteri tra cui ureaplasma. Ora è da tre settimane che sono in attesa dell'esame per la clamidia, purtroppo non sa spiegarmi il perché del ritardo dei risultati. Il problema è che le perdite uretrali continuano ad esserci e lo stesso vale per quelle anali. Trovo puntualmente la biancheria sporca e devo spesso pulirmi in quanto ho sempra la zona anale umida.
Che mi consiglia?
Il problema continua a sussistere, ho effettuato un esame culturale del liquido seminale e sono risultato negativo ad una serie di batteri tra cui ureaplasma. Ora è da tre settimane che sono in attesa dell'esame per la clamidia, purtroppo non sa spiegarmi il perché del ritardo dei risultati. Il problema è che le perdite uretrali continuano ad esserci e lo stesso vale per quelle anali. Trovo puntualmente la biancheria sporca e devo spesso pulirmi in quanto ho sempra la zona anale umida.
Che mi consiglia?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 15/11/2018.
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