Prostatite e balanopostite: correlazione?
Buonasera.
Da oltre un'anno e mezzo combatto con secchezza e macchie rosse (talvolta a puntini) al glande e al prepuzio identificate come "balanopostite di tipo eczematoso" in sede dermatologica. Dopo i diversi prodotti usati (pomate e detergenti), non avendo ancora visto risultati il dermatologo mi fece fare un tampone alla mucosa del glande (esito: presenza di enterococco faecalis) + analisi vdrl ed herpes di tipo 1 e 2 (tutti negativi). In accordo con l'antibiogramma, feci la cura antibiotica per debellare l'enterococco faecalis ma, ciò nonostante, i sintomi rimasero invariati. Nei mesi successivi ho iniziato pure a notare dei fastidi sulla sfera sessuale: dolore al glande, all'asta del pene e al perineo quando provo a riprendere un'erezione dopo la prima eiaculazione, dolore occasionale dopo la minzione post eiaculazione, dolore interno coscia e testicolo sinistro, un episodio di emospermia e bruciore continuo al glande e al pene (quest'ultimo sembra durare ormai da mesi). Decisi così di effettuare un'urinocoltura (es: negativo) e di prenotare una visita urologica. Dopo aver descritto i sintomi all'urologo e aver effettuato un'ecografia, mi disse subito che si trattava di una prostatite (presumo ormai in forma cronica). L'arrossamento del glande (che sembra quasi diventare una fragola/ciliegia) a parer suo è quindi dovuto alla prostatite stessa. Premetto che noto il glande arrossato anche quando non sono presenti particolari infiammazioni, come se avesse ormai assunto un colo rossastro/viola. Al momento prendo pelviprost x 3 mesi (già terminato il primo mese di cura) ed effettuo lavaggi con balanil gel e detergente.
Ecco, sul web noto essere poco presenti informazioni riguardo la correlazione tra prostatite e balanopostite e, in virtù di possederne un quadro sempre più variegato, vi chiedo gentilmente di fornirmi informazioni più dettagliate o di rimandarmi a qualche lettura riguardo la correlazione balanopostite-prostatite.
Grazie in anticipo.
Da oltre un'anno e mezzo combatto con secchezza e macchie rosse (talvolta a puntini) al glande e al prepuzio identificate come "balanopostite di tipo eczematoso" in sede dermatologica. Dopo i diversi prodotti usati (pomate e detergenti), non avendo ancora visto risultati il dermatologo mi fece fare un tampone alla mucosa del glande (esito: presenza di enterococco faecalis) + analisi vdrl ed herpes di tipo 1 e 2 (tutti negativi). In accordo con l'antibiogramma, feci la cura antibiotica per debellare l'enterococco faecalis ma, ciò nonostante, i sintomi rimasero invariati. Nei mesi successivi ho iniziato pure a notare dei fastidi sulla sfera sessuale: dolore al glande, all'asta del pene e al perineo quando provo a riprendere un'erezione dopo la prima eiaculazione, dolore occasionale dopo la minzione post eiaculazione, dolore interno coscia e testicolo sinistro, un episodio di emospermia e bruciore continuo al glande e al pene (quest'ultimo sembra durare ormai da mesi). Decisi così di effettuare un'urinocoltura (es: negativo) e di prenotare una visita urologica. Dopo aver descritto i sintomi all'urologo e aver effettuato un'ecografia, mi disse subito che si trattava di una prostatite (presumo ormai in forma cronica). L'arrossamento del glande (che sembra quasi diventare una fragola/ciliegia) a parer suo è quindi dovuto alla prostatite stessa. Premetto che noto il glande arrossato anche quando non sono presenti particolari infiammazioni, come se avesse ormai assunto un colo rossastro/viola. Al momento prendo pelviprost x 3 mesi (già terminato il primo mese di cura) ed effettuo lavaggi con balanil gel e detergente.
Ecco, sul web noto essere poco presenti informazioni riguardo la correlazione tra prostatite e balanopostite e, in virtù di possederne un quadro sempre più variegato, vi chiedo gentilmente di fornirmi informazioni più dettagliate o di rimandarmi a qualche lettura riguardo la correlazione balanopostite-prostatite.
Grazie in anticipo.
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Certamente potrebbe esserci una correlazione tra balanopostite e prostatite ma potrebbero essere anche due fenomeni non collegati. Se il collega urologo le ha diagnosticato una prostatite cronica ed i sintomi non passano dopo la cura prescritta, potrebbe essere utile una spermiocoltura oppure un test di Meares. Ne riparli con lui. La prostatite da segni è sintomi svariati... Tutto quello che lei avverte potrebbe essere collegato ad essa. Cordiali saluti
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 19.2k visite dal 03/11/2018.
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