Prostatite cronica epididimite e sclerosi collo vescicale

Problemi attuali:urino male e l'eiaculazione è debole,ma sto bene,a meno che non abbia un rapporto o una masturbazione:in questi casi mi si presentano sempre i sintomi di una prostatite in atto che riesco a far passare con unidrox e mi si infiamma l'epididimo del testicolo sinistro(fatto documentato da un recente esito ecografico in fase di malessere) dolente al tatto.I fatti sono questi:cinque anni fa fui operato di varicocele al testicolo sinistro con legamento delle vene spermatiche(operazione del tutto inutile a detta di due urologici che mi videro in seguito dato che il varicocele non faceva male,era lieve e lo spermiogramma era perfetto) e circonciso (operazione necessaria dato che ero fimotico e avevo balanopostiti dopo i rapporti,ragione per cui andai dall'urologo che in sede di visita mi diagnostico' anche il varicocele).Prima dell'operazione non avevo mai sofferto di prostatiti.Dopo l'operazione da subito presi ad urinare ed eiaculare male con sintomi classici di una prostatite.Iniziai un percorso diagnostico che dalle colture non rilevò niente.Passai a flussometrie ed ecografie della prostata e dei testicoli.Iniziamo da queste: la mia prostata ad oggi risulta di dimensioni nei limiti della norma,per quanto riguarda i testicoli è rilevabile un idrocele e un allungamento dell'epididimo al testicolo sinistro che prima dell'operazione non c'erano.Le flussometrie rilevarono dei problemi minzionali.Per accertamenti fui sottoposto a una cistoscopia che evidenzio un restringimento del collo vescicale.L'urologo che me la fece crede che se mi operassi al collo forse urinerei meglio,ma la prostata,che al tatto trovò gonfia,non ne trarrebbe vantaggio,dato che secondo lui ha perso di tonicità.Mi diede una dieta e mi suggeri di fare molto sesso.Io gli chiesi  come mai fosse comparsa questa ostruzione al collo dopo l operazione e lui mi rispose che c'era anche prima(non capisco:prima di operarmi urinavo bene).Poi gli feci notare che,a parte i quotidiani problemi minzionali, io sto male fisicamente proprio dopo i rapporti o la masturbazione,e lui mi rispose che è sempre dovuto alla mia prostata,e mi suggerì di prendere unidrox all occorrenza.In più mi fece iniziare una cura di alfalitici.Ad oggi prendo urorec,datomi da un altro urologo,che da esame ecografico sostiene invece che la mia prostata ha solo qualche calcificazione ma è normale per la mia età(ho 35 anni).Comunque con alfalitici e integratori non ho risolto niente.I problemi maggiori li ho dopo i rapporti e la masturbazione,con la prostata che si infiamma assieme all'epididimo.Mi chiedo:dato che non ho mai avuto problemi del genere prima che mi operassi,è possibile che ci sia una correlazione?A detta degli urologi sarebbe tutto incidentale.Ma dato che ogni volta si infiamma l epididimo del testicolo operato, potrebbe essere questo il problema?Oppure devo accogliere la tesi dell urologo che mi fece la cistoscopia, il quale sostiene che la mia prostata è andata?Vorrei solo capire, per favore.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Caro lettore

ho l'impressione che lei abbia consultato urologi con oppinioni lievemente contrastanti
in questi casi o si continua con lo specialista con cui sente di avere miglior rapporto di fiducia oppure sente un ulteriore, nuovo, parere urologico al fine di avere un quadro urologico "da arbitrato"
+cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Egregio dott Pozza, la ringrazio per il suo intervento, ma le faccio notare che non mi è di nessun aiuto. Se sono qui, è proprio perché di urologi ne ho visti tanti e non ho più il tempo, ma soprattutto non ho più il più il denaro per vederne altri. I fatti sono questi: io andai da primo urologo per farmi circoncidere a causa delle balanopostiti, ma quello rilevò la presenza di un varicocele al testicolo sinistro. Benché non andasse fatto, mi spinse ad operarmi anche di varicocele (se vuole le mando tutti i referti di allora che lo testimoniano: l'ultimo urologo che ho visto mi ha detto chiaro e tondo che mi hanno operato gratuitamente per una questione di numeri). Prima dell'intervento urinavo bene ed eiaculavo bene e non avevo mai sofferto di prostatite. Dopo l'intervento ho cominciato a sperimentare tutti i sintomi che ho già ampiamente descritto in precedenza. Al primo urologo non mi rivolsi più dopo la visita di controllo, perché, anche se egli mi aveva assicurato che, al verificarsi di qualsiasi problema, mi avrebbe risposto se lo avessi chiamato, non lo fece mai. Così dopo un paio di tentativi desistetti. Ad oggi so che ho, come da reperto cistoscopico, scleroipertrofia del collo vescicale in prostatitico cronico. L'urologo che mi ha fatto la cistoscopia mi ha detto che o ci convivo o mi uccido, testuali parole. Un secondo urologo che ho interpellato in seguito mi ha detto invece che sarei guarito dalla prostatite cronica cambiando l alfalitico e assumendo integratori, ma così non è stato. Entrambi erano concordi nel sostenere che non c'è correlazione tra l'intervento e i miei attuali problemi. Sarebbe tutto casuale, insomma, un po' come se uno perfettamente integro, dopo un incidente, iniziasse ad accusare dei doloro nella zona urtata, ma il medico gli dicesse che non c'è correlazione. Va bene...Comunque il problema attuale è questo: non urino bene ma non sto male fin tanto che non mi masturbi. Sesso manco a parlarne perché, come capirà, se anche solo una masturbazione mi causa tutto questo, figuriamoci il sesso. Ma una delle ultime volte in cui sono stato male, a settembre, sono andato al pronto soccorso, e l'urologo, oltre a rilevare con il dito la prostata gonfia e dolente, poiché gli ho detto che mi faceva male il testicolo sinistro, lo ha tastato e ha visto che anche l'epididimo era gonfio e dolente. Poi ha verificato con ecografia che era infiammato. Mi ha ridato unidrox. Ora, visto che i sintomi sono sempre gli stessi ogni volta che mi masturbo e che, oltre alla prostatite, mi viene l'epididimite al testicolo operato, vorrei capire se magari gli urologi non si siano soffermati troppo sulla mia prostata e sulla sclerosi, e i miei problemi non derivino in realtà da una infiammazione ricorrente dell'epididimo ogni volta che faccio attività sessuale. Del resto, dopo l'operazione, da esame ecodoppler la coda dell'epidimo risulta allungata. Magari è questa la zona sofferente. Magari, che so io, se me la curano, se me la taglio, se me l asportano... Magari torno a vivere. Grazie
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Utente
Utente
Dato che qui mi è concesso spazio, aggiungo che la cistoscopia mi fece molto male perché anche l'uretra era infiammata, ma non essendoci ostruzioni uretrali, il problema sarebbe dovuto secondo l'urologo sempre alla prostata. Inoltre, descrivo precisamente le tappe del mio malessere. Urino male ed eiaculo male, senza più la potenza che avevo prima che mi operassi (ma causa urorec momentanemente non eiaculo proprio) però non ho fastidi veri e propri fin tanto che non mi masturbi. Durante la masturbazione avverto la sensazione di un blocco alla base del pene quando sto per eiaculare. Il giorno dopo, stranamente, per un po' urino meglio, come se mi avessero tolto un tappo, ma poi inizio a stare male: progressivamente nel corso della giornata bruciore uretrale, gonfiore a livello scrotale, senso di slip stretti ed ostacolo ad urinare accentuato. Dopo un paio di giorni inizia a darmi fastidio il testicolo sinistro, come da epididimite. Prendo per tre giorni unidrox e mi passa tutto, fin tanto che non mi masturbo di nuovo. l'unica operazione che mi rimane da fare, è quella del taglio del collo vescicale. perché forse c'è un ristagno di urina, magari i batteri risalgono e infettano l epididimo... non lo so. Fatto sta che l'urologo stesso che mi fece la cistoscopia ha scongiurato l ipotesi di una turp (non ricordo bene il nome) perché non aiuterebbe la prostata. Ora, io sono deciso a farla, perché così non vivo. Ma prima vorrei escludere altre ipotesi: non è che il problema è l'epididimo? Non è che le infiammazioni alla prostata non sono una causa ma una conseguenza? Illuminatemi per favore. Non ho più vita sociale. Grazie
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore

capisco il suo disappunto ma, ancor oggi, la medicina si può fare solo in un incontro diretto tra paziente ( con tutti i suoi problemi) e medico ( che dovrebbe consigliare come affrontarli e risolverli).
A mio parere il web (con la sua enorme facilità e semplicità di uso e gestione) non consente tale tipo di rapporto.Nel web si PARLA di medicina ma non SI FA medicina.
mi dispiace
cordiali saluti
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Utente
Utente
Mi scusi dott. Pozza, ma volevo soltanto un parere medico differente. I dati che le ho fornito non divergono affatto da ciò che hanno potuto verificare altri urologici di persona. Solo che questi hanno avuto accesso ad analisi, ecografie, ecc. Però in sostanza i problemi sono quelli che riporto io, che vivo giornalmente sulla mia persona. Mi sembra di essere stato anche preciso riguardo gli esiti delle ecografie e la cistoscopia. Vorrei solo sapere, a titolo informativo, se qualcuno la pensa diversamente, prima di buttare ulteriori soldi in visite che fino adesso non hanno portato a niente se non ad una diagnosi catastrofica di prostatite incurabile, a 35 anni, che dopotutto mi sembra di dovere accettare se fino adesso le cure a cui sono stato sottoposto non hanno migliorato la mia condizione. L'unica cosa, è questa epididimite che si presenta sempre, ma di cui non avevo certezza diagnostica prima che questa estate mi recassi al pronto soccorso, stando molto male. Per cui gli urologi che avevo consultato in precedenza, non avevano neanche avuto modo di verificarla, dato che sono andato a fare sempre le visite e gli ecodoppler in condizioni quasi normali. Ecco, era questa la domanda, come si potrebbe spiegare questa epididimite che si presenta sempre ad ogni masturbazione? Non sarebbe meglio indagarla? Insomma, non volevo risposte. Volevo solo un parere medico, l idea che si è fatta. Scusi il disturbo. E grazie ancora
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