Prostatite non risolta dopo quasi un anno

Salve, circa 10 mesi fa ho avuto un episodio di ematospermia. Da allora, a intermittenza, sono alle prese con sintomi quali, in ordine decrescente di importanza, bisogno frequente e impellente di urinare, dolore tra scroto e inguine, difficoltà a mantenere l'erezione, bruciore occasionale durante l'eiaculazione e/o la minzione.

Ho effettuato l'esame del psa, l'urinocoltura e, per due volte, la spermiocoltura. Un urologo ha anche palpato la prostata. Tutti gli accertamenti hanno dato esito negativo.

Nel frattempo, il medico di base mi ha prescritto una settimana di claritromicina, rivelatasi inefficace. Un primo urologo ha ipotizzato una prostatite anabatterica, prescrivendo un ciclo di supposte topster. Doo un iniziale miglioramento, i sintomi sono tornati. Un secondo urologo mi ha spiegato che la negatività della coltura non consente di escludere del tutto la presenza di batteri. Pertanto, mi ha prescritto un ciclo combinato di levoxacyn e orudis (entrambi 10 gg al mese per tre mesi). A un mese dalla conclusione del ciclo i sintomi sono ricomparsi. Lo stesso specialista mi ha allora prescritto nuovamente antibiotico (questa volta bactrim) e orudis 10gg/mese per 3 mesi. Quest'ultimo ciclo è stato del tutto inutile (anzi, i sintomi sono tornati più forti di prima).

Avreste consigli/ipotesi per aiutarmi a capire cosa ho e cosa posso fare? Sono un po' preoccupato dal permanere dei sintomi e dai possibili effetti collaterali di antibiotici e cortisone. Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

le ricordo che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche” complesse e a volte non facili da risolvere, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale, quali:

1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3) lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6) se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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