Una minima sensazione

Gentili medici,cerco di riassumere i miei problemi.
9 dicembre 2005: mi sveglio con bruciore in area vulvare, senza perdite di nessun tipo.14 dicembre 2005: mi rivolgo al medico di base e mi cura per candida (DIFLUCAN 150 una compressa x me e una x mio marito, PEVARYLl crema all'esterno x 7 gg. e saugella per lavarmi).Il bruciore non passa ed ho quindi ripetuto la cura per la candida (DIFLUCAN 100 2 vv. al dì x 6 gg e BACTOCIN ovuli 1 la sera x 12 gg).
16 gennaio 2006: visita di controllo dalla ginecologa che fa il pap-test (Campione valutabile. Reperto entri i limiti normali. Alterazioni reattive e riparative. Controllo secondo parere medico.), il tampone vaginale (ricerca di batteri, miceti e mycoplasmi) e mi prescrive una crema per la secchezza esterna (AB 300 crema – acido borico e alfa bisabololo); mi fa eco transvaginale e tutto è nella norma, ma dice anche che devo fare isteroscopia per dubbio di utero setto (fatta isteroscoppia e tutto è nella norma).
18 gennaio 2006: tampone vaginale (alcune cellule epiteliali, alcuni granulociti, numerosi cocchi gram +, rari lattobacilli; ricerca colturale trichomonas: negativo, ricerca lieviti: negativo; esame colturale: lattobacilli ed enterococco) e la ginecologa mi prescrive CLEOCIN crema la sera e lavande MECLON la mattina per 6 gg. e dice che devo lavarmi con saugella attiva.
Dopo la cura, il bruciore ritorna, quindi torno dal medico di base per sapere cosa fare e mi dice che ho una piccola ragade anale e mi cura con ANTROLIN (usata dal 1 febbraio) e dice che devo fare bidet caldi e lavarmi con sapone neutro.Il bruciore però resta, ma visto che a livello ginecologico è tutto a posto, la ginecologa mi manda da una dermatologa. Di mia iniziativa però, decido di farmi fare un esame delle urine e urinocoltura per vedere se per caso c’entra un’infezione urinaria.
18 febbraio 2006: esame delle urine. 21 febbraio 2006: visita dalla dermatologa che mi dice che c'è ipertrofia, probabilmente dovuta a stress, ma non ci sono segni di infezioni. Mi prescrive pomata all'acqua la sera, EOSINA al 2% la mattina, detersione con DERMOXYL e ATARAX compresse la sera per 25 gg.
Nel frattempo arriva il risultato dell’urinocoltura:
ricerca sostanze antibatteriche: negativo; sviluppo batterico: positivo: enterococchi (sensibili a tutti gli antibiotici indicati). Il medico di base mi prescrive: CLAVULIN 2 vv al dì x 6 gg.
Nel frattempo metto in pratica la cura della dermatologa, ma metto solo le creme. Finito l’antibiotico comincio a prendere ATARAX, ma il bruciore aumenta sempre di + e l’antistaminico mi fa dormire a più non posso, quindi sospendo la cura.
8 marzo 2006: rifaccio esame urine e urinocoltura per verificare se la cura ha fatto effetto; risultato: ricerca sostanze antibatteriche: negativo; sviluppo batterico: positivo: escherichia coli (sensibile a tutti gli antibiotici indicati)
L’infettivologo vede il risultato e mi prescrive CIPROXIN 500 2 vv al dì x 3 gg.
Sembra che passi, ma poi l’area dell’ingresso della vagina si copre di una patina bianca ed il bruciore riprende. 18 marzo 2006: torno dalla ginecologa che mi dice che la patina bianca è una reazione all’antibiotico, lavarmi solo con VEA Marsiglia, mettere per 7 gg. AB 300 crema ed eventualmente usare la pasta all’acqua prescritta dalla dermatologa per idratare. Sembra che facendo quello che mi ha detto la ginecologa il bruciore passi, ma poi, finita la cura tutto torna come prima.
Da sola, perché ormai non ne posso più di saponi, detergenti, creme e quant’altro, ho deciso di non mettere più nulla e di lavarmi solo con acqua corrente calda o tiepida e di fare a gg. alterni bidet tiepidi con acqua e bicarbonato.
Uso solo slip di cotone bianchi, i jeans non li metto da molto tempo, i pantaloni men che meno, solo gonne e mai collant.
Ciclo regolare (26-28 gg.) ed abbastanza doloroso (come è sempre stato a parte quando prendevo la pillola – sospesa da circa 1 anno e mezzo). 31 marzo 2006: rifaccio esame urine e urinocoltura per verificare se la cura ha fatto effetto; risultato: ricerca sostanze antibatteriche: negativo; sviluppo batterico: positivo: enterococco (sensibile a tutti gli antibiotici indicati).
L’infettivologo vede il risultato e mi prescrive BACTRIM FORTE 2 vv. al dì x 14 gg.
26 aprile 2006: visita proctologica: tutto nella norma, non c’è nulla da segnalare e neppure arrossamento. Al limite mettere PASTA DI FISSAN.
27 aprile 2006: rifaccio urinocoltura ed è ancora positiva all'enterococco (sempre sensibile a tutti gli antibiotici indicati). L'infettivologo mi prescrive ZIMOX 1g 3 vv al dì x 7 gg e BACTOCIN ovuli la sera.
A questo punto, le mie domande sono tante: è possibile una tale resistenza del battere? la mia infezione potrebbe essere causata da altro o essere più profonda? che tipo di esami mi conviene fare per andare a fondo della questione? a che specialista rivolgermi? può essere che tale infezione causi bruciore esterno e solo una minima sensazione di bruciore nel momento in cui inizia la minzione e poi più nulla? è possibile che con un'infezione alle vie urinarie non abbia i sintomi della cistite (bisogno di urinare frequente, minzione scarsa e dolorosa, ...)?
vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
[#1]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.2k 376 4
DA quello che ho letto vedo che lei non è stata mai visitata da un urologo,cosa necessaria per escludere una infezione delle vie urinarie che probabilmente non ha.Non ha mai precisato nel suo scritto i valori della carica batterica cosa importante per valutare una infezione urinaria,o la possibile contaminazione del prelievo dell'urina.Probabilmente il lieve bruciore che lei riferisce alla minzione e dovuto al contatto dell'urina con tessuto dei genitali irritato.Ha controllato la glicemia?perche anche un'alterazione dei valori glicemici può essere responsabile dei suoi disturbi.La saluto

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#2]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,
è necessaria una diagnosi corretta anche dal punto di vista Dermato-venereologico: è molto probabile a mio parere e solo com supposizione (non si può far di più in tali sedi) la presenza di una vulvo vaginite di tipo batterico le quali come alcune balanopostiti nell'uomo, sono sostenute da germi di più specie e non sempre sono eradicabili con monoterapie: inoltre bisogna comunque differenziare la personale supposizione con altre e svariate patologie dermatologiche della ambito vulvare.
Le consiglio un videat Dermato-venereologico, che può effettuare nella sua città.
Cari Saluti.
Dott. Luigi Laino
Dermatologo e Venereologo, Roma

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#3]
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Gentili signori,
la carica batterica dell'enterococco è sempre risultata 100.000 non ricordo cosa/ml e per l'escherichia coli è risultata 1.000.000 xx/ml.
per quel che riguarda la visita dermato-venerologica, l'ho effettuata il 21.02.2006 ed il responso è stato solo ipertrofia di non ho capito cosa (forse ghiandole?), nessuna infezione e ricordo le parole "nessun lichen", con prescrizione di antistaminico per il prurito (che però avevo chiarito di non avere in quanto sentivo solo bruciore), eosina e pasta all'acqua, relax e passeggiate all'aria aperta, in quanto la dermatologa riteneva fossi stressata.
è il caso che rifaccia una nuova visita da un'altro dermatologo? o sento comunque un urologo? e comunque provvederò a verificare i valori glicemici.
intanto vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto cordialmente.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
A mio parere è opportuna una visita dermato-venereologica.
Cari Saluti.
Dott. Luigi Laino
www.latuapelle.org
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La presenza di una patina bianca all’ingresso della vagina, il bruciore continuo, hanno molta importanza, possono essere dimostrazione della presenza di forme batteriche intracellulari e virali. Questi sono la chlamydia e il papilloma virus, ma anche altri agenti infettanti, sempre intracellulari, possono presentare una caratteristica simile. Non è facile trovarli, sono intracellulari. Occorrono in questi casi esami di medicina biologica per poterli rilevare, stabilire una terapia conseguente.
Saluti

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