Ureaplasma parvum
Buongiorno, premesso che io e la mia compagna stiamo cercando una gravidanza da 1 anno circa, dopo essere stati dal ginecologo e aver fatto un tampone vaginale è venuto fuori che c'è un infezione da ureaplasma parvum. Il ginecologo, anche se non ha fatto fare esami a me, ha prescritto ad entrambi una cura zitromax per 3 giorni da ripetere per 3 cicli ogni 10 giorni. Dopo un mese dalla fine del trattamento abbiamo ripetuto nuovamente il tampone che risulta essere ancora positivo. Entrambi non abbiamo disturbi, bruciori o altro.
Entrambi non abbiamo rapporti extraconiugali e non riusciamo a capire come abbiamo potuto contrarre questo batterio, ma cosa ancora più grave come possiamo liberarcene? E' il caso che anch'io faccio uno spermiocoltura?
Il ns ginecologo ha risposto a queste domande"...eh sono cose che capitano".
Il medico curante non era molto d'accordo con la cura di zitromax in quanto sosteneva che fosse troppo aggressiva ma in realtà non si è dimostrata affatto anzi...
Non vedo via di uscita...c'è una soluzione a tutto questo?
Entrambi non abbiamo rapporti extraconiugali e non riusciamo a capire come abbiamo potuto contrarre questo batterio, ma cosa ancora più grave come possiamo liberarcene? E' il caso che anch'io faccio uno spermiocoltura?
Il ns ginecologo ha risposto a queste domande"...eh sono cose che capitano".
Il medico curante non era molto d'accordo con la cura di zitromax in quanto sosteneva che fosse troppo aggressiva ma in realtà non si è dimostrata affatto anzi...
Non vedo via di uscita...c'è una soluzione a tutto questo?
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Gentile lettore,
ma quale è la sua situazione a livello del suo liquido seminale?
Il mio consiglio è comunque di sentire o risentire in diretta il suo andrologo di riferimento e con lui programmare un preciso piano diagnostico che preveda sicuramente una valutazione colturale completa e poi eventualmente, se presente ancora il microrganismo già riscontrato, cambiare antibioticoterapia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
ma quale è la sua situazione a livello del suo liquido seminale?
Il mio consiglio è comunque di sentire o risentire in diretta il suo andrologo di riferimento e con lui programmare un preciso piano diagnostico che preveda sicuramente una valutazione colturale completa e poi eventualmente, se presente ancora il microrganismo già riscontrato, cambiare antibioticoterapia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 08/10/2018.
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