Dimann puro
Buongiorno da tempo uso "Dimann Puro" per cistiti non gravi e per mantenimento. Ultimamente, con le dosi consigliate, non dava l'effetto sperato quindi, ho deciso come dose d'attacco: tre cps ogni tre ore per un totale di 18 cps. Dopo qualche giorno la cistite è migliorata. Ho continuato con le alte dosi poichè,
diminuendo la dose , tornavano dolori , bruciore alla minzione e pesantezza alla vescica. Domanda: so che è un zucchero semplice e "apparentemente" senza effetti collaterali. Tuttavia non ho informazioni sul danno che potrebbe causare ai reni dando un sovraccarico di lavoro visto la quantità anomala di cps di Dimann Puro.
Purtroppo ho riscontrato che "solo" con dosi così alte si ottiene una adeguata risposta A basse dosi (come consigliato) il Dimann Puro non funziona (nel mio caso) e si deve ricorrere agli antibiotici con (nel mio caso) sicure recidive.
Se potessi avere un V consiglio/parere.
Grazie
diminuendo la dose , tornavano dolori , bruciore alla minzione e pesantezza alla vescica. Domanda: so che è un zucchero semplice e "apparentemente" senza effetti collaterali. Tuttavia non ho informazioni sul danno che potrebbe causare ai reni dando un sovraccarico di lavoro visto la quantità anomala di cps di Dimann Puro.
Purtroppo ho riscontrato che "solo" con dosi così alte si ottiene una adeguata risposta A basse dosi (come consigliato) il Dimann Puro non funziona (nel mio caso) e si deve ricorrere agli antibiotici con (nel mio caso) sicure recidive.
Se potessi avere un V consiglio/parere.
Grazie
[#1]
Gentile lettore,
il nostro consiglio è quello di non pasticciarsi e di fare sempre riferimento per un eventuale cambio di terapia al suo urologo di riferimento.
Il D-mannosio è comunque uno zucchero semplice che viene riassorbito otto volte più lentamente del normale glucosio (lo zucchero che generalmente usiamo in cucina).
Una volta assorbito, questo non viene metabolizzato subito ma una buona parte, attraverso il sangue, è filtrato dai reni e poi espulso nelle vie urinarie.
Lì sembra possedere la proprietà di "attaccarsi" ai batteri ed infatti in presenza di D-mannosio i batteri, soprattutto l' Escherichia Coli, sembrano preferirlo ed insieme formano un’entità che viene eliminata più facilmente durante la minzione.
Le basi che giustificano l'azione di questo zucchero sono sostanzialmente queste.
Il D-mannosio esiste in commercio come estratto da legno di larice fermentato.
La forma di somministrazione più usuale è una polvere.
Dopo averlo preso si consiglia di aspettare circa un’ora e poi bisogna berci sopra molta acqua per "lavare" la vescica.
Il D-mannosio è indicato soprattutto come terapia di lungo termine.
Il miglioramento della situazione clinica, quando si presenta, è più significativo dopo circa tre mesi di terapia continuata.
Normalmente è sufficiente una dose di 50 mg al giorno.
La dose deve essere sempre aggiustata secondo l’età e la situazione clinica generale del paziente.
Attenzione ai diabetici dove si raccomanda di controllare regolarmente ed attentamente la glicemia.
Detto questo poi si ricordi sempre, come regola generale, prima di iniziare qualsiasi strategia terapeutica, di consultare il proprio medico di medicina generale e il proprio urologo di fiducia.
Un cordiale saluto.
il nostro consiglio è quello di non pasticciarsi e di fare sempre riferimento per un eventuale cambio di terapia al suo urologo di riferimento.
Il D-mannosio è comunque uno zucchero semplice che viene riassorbito otto volte più lentamente del normale glucosio (lo zucchero che generalmente usiamo in cucina).
Una volta assorbito, questo non viene metabolizzato subito ma una buona parte, attraverso il sangue, è filtrato dai reni e poi espulso nelle vie urinarie.
Lì sembra possedere la proprietà di "attaccarsi" ai batteri ed infatti in presenza di D-mannosio i batteri, soprattutto l' Escherichia Coli, sembrano preferirlo ed insieme formano un’entità che viene eliminata più facilmente durante la minzione.
Le basi che giustificano l'azione di questo zucchero sono sostanzialmente queste.
Il D-mannosio esiste in commercio come estratto da legno di larice fermentato.
La forma di somministrazione più usuale è una polvere.
Dopo averlo preso si consiglia di aspettare circa un’ora e poi bisogna berci sopra molta acqua per "lavare" la vescica.
Il D-mannosio è indicato soprattutto come terapia di lungo termine.
Il miglioramento della situazione clinica, quando si presenta, è più significativo dopo circa tre mesi di terapia continuata.
Normalmente è sufficiente una dose di 50 mg al giorno.
La dose deve essere sempre aggiustata secondo l’età e la situazione clinica generale del paziente.
Attenzione ai diabetici dove si raccomanda di controllare regolarmente ed attentamente la glicemia.
Detto questo poi si ricordi sempre, come regola generale, prima di iniziare qualsiasi strategia terapeutica, di consultare il proprio medico di medicina generale e il proprio urologo di fiducia.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Utente
"...il nostro consiglio è quello di non pasticciarsi e di fare sempre riferimento per un eventuale cambio di terapia al suo urologo di riferimento."...
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Purtroppo " l'urologo di riferimento" non ha informazioni diverse da quelle conosciute (e ripetute) nella Sua gentile risposta. Ne può dare informazioni sulle "alte dosi" di Mannosio e le sue eventuali e possibili conseguenze. La conoscenza di questo prodotto è ancora di breve durata. Quindi, a volte, il "fai da te" è dettato dalla disperazione e da 26 anni di tentativi falliti. Sono a conoscenza dei limiti della medicina ufficiale (testati sulla mia pelle innumerevoli volte) e dei limiti di informazione su " casi rari" (come il mio ) quindi, di conseguenza, si tenta altre strade anche "osando" sulla propria pelle al fine di arrivare ad un miglioramento della propria sintomatologia seppur modesta.
Grazie
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Purtroppo " l'urologo di riferimento" non ha informazioni diverse da quelle conosciute (e ripetute) nella Sua gentile risposta. Ne può dare informazioni sulle "alte dosi" di Mannosio e le sue eventuali e possibili conseguenze. La conoscenza di questo prodotto è ancora di breve durata. Quindi, a volte, il "fai da te" è dettato dalla disperazione e da 26 anni di tentativi falliti. Sono a conoscenza dei limiti della medicina ufficiale (testati sulla mia pelle innumerevoli volte) e dei limiti di informazione su " casi rari" (come il mio ) quindi, di conseguenza, si tenta altre strade anche "osando" sulla propria pelle al fine di arrivare ad un miglioramento della propria sintomatologia seppur modesta.
Grazie
[#3]
Esagerando le direi di non osare troppo:... è preferibile avere un bruciore alla minzione e pesantezza alla vescica che essere morti...!
Con tutti "i limiti della medicina ufficiale" non smetta comunque di chiedere un consiglio diretto al suo specialista di riferimento!
Con tutti "i limiti della medicina ufficiale" non smetta comunque di chiedere un consiglio diretto al suo specialista di riferimento!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13.6k visite dal 04/10/2018.
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