Operazione TUIP per collo vescicale (ipertrofia labbro posteriore): chiarimenti
Ho 47 anni e dopo aver convissuto per anni con infezioni ricorrenti (es. prostatiti e epididmiti) trattate con antibiotici e con una minzione insoddisfacente, ho ri-eseguito un controllo (ecografia) di prostata, reni e vescica e ho eseguito anche una uroflussimetria (che confermava i valori non buoni di quelle precedenti).
L'ultima flussometria ha i seguenti dati: tempo attesa 49 sec flusso max 11 ml/s tipo svuotamento 81. 6 flusso medio 5ml/sec. Il verdetto del medico è "(...) vescica con congruo riempimento e pareti ispessite. Flussi con curva polifasica per ausilio del torchio. Valori globalmente ridotti da OCU. RV modesto". L'ostacolo alla minzione (che è sempre molto ritardata alla partenza), mi ha detto il medico, non poteva però essere la prostata, poichè pur avendo essa un "boccio di adenoma sottocervicale" (di 20 mm) e "minute calcificazioni", essa è di dimensioni "(...)ai limiti superiori della norma".
Ho quindi effettuato una uretrocistoscopia per capire quale fosse l'ostacolo alla minzione ed il colpevole è il "collo della vescica" (probabilmente è una cosa congenita): "Agevole introduzione di strumento flessibile Storz 17 ch. Uretra anteriore indenne. Sfintere tonico. Modesta ipertrofia del vero Montanum. Collo vescicale di calibro ridotto e triangolare per ipertrofia del labbro posteriore. Vescica modestamente trasecolata, Meati in sede a fessura. Consiglio TUIP".
La mia domande sono queste:
1) per riaprire il collo della vescica con ipertrofia del labbro posteriore (come il mio) la TUIP è attualmente ancora la miglior tecnica operatoria oppure è meglio il laser (di quello più moderni)? Il chirurgo mi ha detto (se non capito male) che con la TUIP, oltre a scavare il collo, poi creerebbe anche una sorta di "imbutizzazione" incidendo la prostata ...ma forse ho capito male
2) Il rischio di eiaculazione retrograda è del 20% circa?
3) Quali differenti tecniche operatorie ci sono tra cui scegliere sempre all'interno nella stessa TUIP (es. ho letto di un solo taglio oppure di 2 o 3 tagli collocati in certe posizioni)?
4) I benefici sulla minzione si vedranno dopo qualche mese?
5) Rischi di recidive con la Tuip sono minori rispetto al laser quanto a cicatrizzazione? Le recidive avvengono entro un certe limite temporale passato il quale si può sperare di non averne?
Grazie
L'ultima flussometria ha i seguenti dati: tempo attesa 49 sec flusso max 11 ml/s tipo svuotamento 81. 6 flusso medio 5ml/sec. Il verdetto del medico è "(...) vescica con congruo riempimento e pareti ispessite. Flussi con curva polifasica per ausilio del torchio. Valori globalmente ridotti da OCU. RV modesto". L'ostacolo alla minzione (che è sempre molto ritardata alla partenza), mi ha detto il medico, non poteva però essere la prostata, poichè pur avendo essa un "boccio di adenoma sottocervicale" (di 20 mm) e "minute calcificazioni", essa è di dimensioni "(...)ai limiti superiori della norma".
Ho quindi effettuato una uretrocistoscopia per capire quale fosse l'ostacolo alla minzione ed il colpevole è il "collo della vescica" (probabilmente è una cosa congenita): "Agevole introduzione di strumento flessibile Storz 17 ch. Uretra anteriore indenne. Sfintere tonico. Modesta ipertrofia del vero Montanum. Collo vescicale di calibro ridotto e triangolare per ipertrofia del labbro posteriore. Vescica modestamente trasecolata, Meati in sede a fessura. Consiglio TUIP".
La mia domande sono queste:
1) per riaprire il collo della vescica con ipertrofia del labbro posteriore (come il mio) la TUIP è attualmente ancora la miglior tecnica operatoria oppure è meglio il laser (di quello più moderni)? Il chirurgo mi ha detto (se non capito male) che con la TUIP, oltre a scavare il collo, poi creerebbe anche una sorta di "imbutizzazione" incidendo la prostata ...ma forse ho capito male
2) Il rischio di eiaculazione retrograda è del 20% circa?
3) Quali differenti tecniche operatorie ci sono tra cui scegliere sempre all'interno nella stessa TUIP (es. ho letto di un solo taglio oppure di 2 o 3 tagli collocati in certe posizioni)?
4) I benefici sulla minzione si vedranno dopo qualche mese?
5) Rischi di recidive con la Tuip sono minori rispetto al laser quanto a cicatrizzazione? Le recidive avvengono entro un certe limite temporale passato il quale si può sperare di non averne?
Grazie
[#1]
La semplice incisione del collo vescicale è un intervento molto,più semplice e breve della disostruzione da ingrossamento prostatico, pertanto la tecnica utilizzata è meno influente e si può pensare di ottenere risultati sostanzialmente simili anche utilizzando sistemi diversi. Il fatto di eseguire una o più incisioni può essere deciso dall’operatore durante l’intervento in base all’aperture del collo vescicale che si riesce ad ottenere. Il risultato funzionale dell'intervento si apprezza in genere non prima di 40 giorni, cui si giunge dopo una fase di stabilizzazione graduale e piuttosto lenta. Tanto più si apre il collo vescicale, tanto più è probabile che si manifesti l’eiaculazione retrograda, pertanto un intervento troppo prudente rischierebbe di non ottenere risultati soddisfacenti dal punto di vista urinario, che sono ovviamente prioritari. L’operatore esperto sa comunque cercare un giusto compromesso. La recidiva è una possibilità abbastanza rara e dipende dalla qualità della cicatrizzazione interna, nel caso si manifesta già nell’arco di alcuni mesi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie del consulto,
quindi dovrò attendere 40 gg o forse mesi prima di avere benefici definitivi e si spera duraturi.
Ultima domanda: dopo quanto tempo (intendo con il massimo della prudenza e dunque senza forzare i tempi e senza la presenza di particolari complicazioni insorte dall'intervento, se cioè tutto fila liscio) sarà possibile guidare (...per molte ore al giorno) l'auto o andare in moto?
grazie
quindi dovrò attendere 40 gg o forse mesi prima di avere benefici definitivi e si spera duraturi.
Ultima domanda: dopo quanto tempo (intendo con il massimo della prudenza e dunque senza forzare i tempi e senza la presenza di particolari complicazioni insorte dall'intervento, se cioè tutto fila liscio) sarà possibile guidare (...per molte ore al giorno) l'auto o andare in moto?
grazie
[#5]
Utente
Ho effettuato l'operazione al collo vescicale (TUIP) a dicembre 2018 ed a giugno 2019 ho il secondo controllo (con flussimetria immagino).
Ad occhio, oggettivamente, il mitto è soddisfacente e continuo e senza il ritardo iniziale (prima forte e sempre presente). Da allora nessuna infezione vescicale "da mancato svuotamento" si è manifestata (prima erano cicliche) e non c'è più la sensazione di dover sforzare il muscolo vescicale per urinare. Eiaculazione conservata.
Chiedo...c'è un tempo di massima "standard" (...salvo rare eccezioni che in medicina credo esistano sempre) entro il quale la "cicatrizzazione anomala eccessiva" (quella che vanifica l'intervento) si manifesta o essa può avvenire anche dopo anni? Voglio dire dopo 6 mesi si può stare tranquilli o bisogna aspettare di più per gioire?
Da quel che ho capito la cicatrizzazione è diversa da persona a persona ma a me piacerebbe sapere il tempo passato il quale "cicatrizzazioni anomale" sono ormai difficili o impossibili. Lei parlò qui nella discussione di "alcuni mesi" per manifestarsi tale evento "sgradito" ma un max di tempo c'è (in assenza di tale evento) per star relativamente sereni?
Ad occhio, oggettivamente, il mitto è soddisfacente e continuo e senza il ritardo iniziale (prima forte e sempre presente). Da allora nessuna infezione vescicale "da mancato svuotamento" si è manifestata (prima erano cicliche) e non c'è più la sensazione di dover sforzare il muscolo vescicale per urinare. Eiaculazione conservata.
Chiedo...c'è un tempo di massima "standard" (...salvo rare eccezioni che in medicina credo esistano sempre) entro il quale la "cicatrizzazione anomala eccessiva" (quella che vanifica l'intervento) si manifesta o essa può avvenire anche dopo anni? Voglio dire dopo 6 mesi si può stare tranquilli o bisogna aspettare di più per gioire?
Da quel che ho capito la cicatrizzazione è diversa da persona a persona ma a me piacerebbe sapere il tempo passato il quale "cicatrizzazioni anomale" sono ormai difficili o impossibili. Lei parlò qui nella discussione di "alcuni mesi" per manifestarsi tale evento "sgradito" ma un max di tempo c'è (in assenza di tale evento) per star relativamente sereni?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.3k visite dal 25/09/2018.
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