Pollachiuria e fastidio all'inguine dx
Faccio brevemente un excursus della mia situazione. Dal settembre 2005 ho iniziato ad avere frequenza nella minzione. Recatomi da un urologo, mi ha agnosticato una prostatite, assegnandomi una cura antibiotica. Seguita la cura, tutto passato per circa un mese; poi i sintomi soo tornati. L'anno dopo mi son recato da un alto urologo, sospettando problemi alla vescica; ho assunto il vesiker (che l'urologo mi ha detto di sospenderesubito in caso di problemi); non so se è stato questo, ma ho avuto un preoccupante episodio di ritenzione e difficoltà urinaria con senso di pulsazione e dolore sordo al pube dx. Dopo l'assunzione di alcuni farmaci, la situazione si è per fortuna sbloccata, ma senza tornare mai alla noralità. Ho effettuato nel frattempo altri esami (uroflussometria, esami urodinamici, ecc.) senza mai capire effettivamente quale fosse il mio problema. Dopo aver assunto xatral 10 (per circa un anno) e valium (e continuo ad assumere) in seguito a prescrizione di un altro urologo, la situazione è immutata: la minzione ha una frequenza media di un'ora circa, e sento spesso stimolo ad urinare con l'espulsione di poca urina. La frequenza e il getto sono molto variabili, ma mai spontanei e normali. Devo spesso trattenere il respiro qualche attimo per sentire scendere il flusso urinario, e per svuotare il più possibile devo spingere con la pancia contraendo i muscoli anali. In tutto questo, il flusso è quasi sempre basso, ma variabile. Aggiungo che nell'ultima visita, l'urologo mi ha trovato una piccola ernia inguinale, secondo lui non da operare. Fatto sta che da qualche giorno, oltre al solito problema, avverto una sensazione di tensione all'inguine dx (non so se è un caso, ma al lato dx della prostata ho una grossolana calcificazione) e non so più che pesci pigliare...esami vari (anche invasivi e dolorosi; uno che ha riscontrato una congestione prostatica e una uretra con dei problemi), uroflusso dinamici, uroflussometrie...nulla che mi ha fatto capire cosa può essere...Aspetto qualche illuminazione...Grazie mille.
[#1]
Caro lettore,
per poter meglio capire la sua situazione clinica ci manca la diagnosi precisa fatta dopo gli esami invasivi da lei accennati .
E' importante sapere cosa le ha detto l'urodinamista che le ha fatto l'esame e, se ha fatto una uretrocistoscopia , come sembra, quale è stato il suo esito?
Detto questo poi si ricordi che sempre in questi casi ,senza una valutazione clinica diretta, via e-mail è impossibile formulare una risposta corretta e completa, cioè capire la causa del suo problema e dare quindi una indicazione precisa su quali passi successivi fare a livello diagnostico e terapeutico .
Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta un esperto urologo.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
per poter meglio capire la sua situazione clinica ci manca la diagnosi precisa fatta dopo gli esami invasivi da lei accennati .
E' importante sapere cosa le ha detto l'urodinamista che le ha fatto l'esame e, se ha fatto una uretrocistoscopia , come sembra, quale è stato il suo esito?
Detto questo poi si ricordi che sempre in questi casi ,senza una valutazione clinica diretta, via e-mail è impossibile formulare una risposta corretta e completa, cioè capire la causa del suo problema e dare quindi una indicazione precisa su quali passi successivi fare a livello diagnostico e terapeutico .
Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta un esperto urologo.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Gentile Dottore, Lei ha ragione sulla relatività di una disgnosi on line, ma scrivo per avere una pista orientativa, visto che finora nessuno si è espresso chiaramente sul mio problema, o, da urologo a urologo, le interpretazioni variavano anche sensibilmente.
In ogni caso, Le scrivo alcuni estratti di referti in ordine cronologico (di alcuni fatti più volte scrivo l'ultimo):
- Rx urografia + Cistouretrografia minzionale: Presenza di munerose e minute concrezioni calcaree nello scavo pelvico, di verosimile pertinenza prostatica. Flebolita dell'emiscavo pelvico a sinistra. [...]Non evidenti ostacoli lungo gli ureteri. Vescica modicamente improntata al fondo, da prosta aumentata di volume, a pareti regolari e ben distensibili. La fase minzionale documenta tratto stenotico dll'uretra bulbo-cavernosa, con discreta dilatazione a monte. Abbondante il residuo post-minzionale.
Uroflussometria: Flusso libero basso e prolungato enza residuo p.m. Alla monometria, vescica stabile con notevole aumento della sensibilità propriocettiva. Curve pressione-flusso che dimostrano lieve ostruzione ?-uretrale. Alla pro-? aumento pressorio a livello dell'uretra membranosa e del collo vescicale.
Cistoscopia: Mucosa uretrale diffusamente iperemica, riscontro di substenosi a carico della porzione bulbare, gh. prostatica congesta ma nei limiti per dimensioni. Mucosa vescicale ovunque sana.
Uroflussometria: Curva a morfologia ondulante, parametri uroflussometrici come da ostruzione/disfunzione delle basse vie urinarie.
- Ecografia: Vescica normodistesa, pareti esenti da alterazioni morfostrutturali. Lume omogeneo. Prostata: volume e margini regolari. Grossolana calcificazione si rileva a arico del lobo dx. Non significativo il residuo postminzionale.
Alla luce di queste letture, almeno miiacerebbe sapere su quale problematica concentrarmi.
Grazie mille per la disponibilità.
In ogni caso, Le scrivo alcuni estratti di referti in ordine cronologico (di alcuni fatti più volte scrivo l'ultimo):
- Rx urografia + Cistouretrografia minzionale: Presenza di munerose e minute concrezioni calcaree nello scavo pelvico, di verosimile pertinenza prostatica. Flebolita dell'emiscavo pelvico a sinistra. [...]Non evidenti ostacoli lungo gli ureteri. Vescica modicamente improntata al fondo, da prosta aumentata di volume, a pareti regolari e ben distensibili. La fase minzionale documenta tratto stenotico dll'uretra bulbo-cavernosa, con discreta dilatazione a monte. Abbondante il residuo post-minzionale.
Uroflussometria: Flusso libero basso e prolungato enza residuo p.m. Alla monometria, vescica stabile con notevole aumento della sensibilità propriocettiva. Curve pressione-flusso che dimostrano lieve ostruzione ?-uretrale. Alla pro-? aumento pressorio a livello dell'uretra membranosa e del collo vescicale.
Cistoscopia: Mucosa uretrale diffusamente iperemica, riscontro di substenosi a carico della porzione bulbare, gh. prostatica congesta ma nei limiti per dimensioni. Mucosa vescicale ovunque sana.
Uroflussometria: Curva a morfologia ondulante, parametri uroflussometrici come da ostruzione/disfunzione delle basse vie urinarie.
- Ecografia: Vescica normodistesa, pareti esenti da alterazioni morfostrutturali. Lume omogeneo. Prostata: volume e margini regolari. Grossolana calcificazione si rileva a arico del lobo dx. Non significativo il residuo postminzionale.
Alla luce di queste letture, almeno miiacerebbe sapere su quale problematica concentrarmi.
Grazie mille per la disponibilità.
[#3]
Caro lettore ,
da quei "frammenti di esami" che ci invia possiamo capire che i suoi disturbi possano essere causati da un problema "ostruttivo" forse a livello dell'uretra bulbo-membranosa.
Noi, da questa sede, non possiamo però fare alcuna diagnosi e, a questo punto, bisogna riconsultare il suo medico curante e con lui studiare la possibilità di avere una consulenza con un urologo esperto in chirurgia dell'uretra e sentire da lui un parere più mirato ed in diretta.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
da quei "frammenti di esami" che ci invia possiamo capire che i suoi disturbi possano essere causati da un problema "ostruttivo" forse a livello dell'uretra bulbo-membranosa.
Noi, da questa sede, non possiamo però fare alcuna diagnosi e, a questo punto, bisogna riconsultare il suo medico curante e con lui studiare la possibilità di avere una consulenza con un urologo esperto in chirurgia dell'uretra e sentire da lui un parere più mirato ed in diretta.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
[#5]
Gentile lettore,
ci tenga comunque aggiornati sui suoi futuri passi per capire la sua attuale situazione clinica, se lo desidera.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
ci tenga comunque aggiornati sui suoi futuri passi per capire la sua attuale situazione clinica, se lo desidera.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
[#6]
Utente
Gentilissimi,
è passato qualche anno e la mia situazione è stabilmente immutata. Il consulto con altri urologi specialisti non ha fatto altro che confondermi ulteriormente: chi ha parlato di ostruzioni, chi di un problema psicologico, chi di vescica iperattiva...Fatto sta che ad oggi non so cosa fare. Diciamo che statisticamente prevale l'idea di una tendenziale ostruzione con conseguente ipereattività della vescica. Ma dov'è questa ostruzione, se tutti la individuano in modo differente?
Ciò che posso dire è che vado in bagno da 10 a 15 volte al giorno (tra 1 e 2 ore), 2-3 anche di notte. Non ho dolori, ma il getto non è sempre forte, forse per le piccole quantità di urina. E' come se la vescica ad un minimo volume fosse iperreattiva: quando bevo molto lo stimolo diventa più imperioso, anche a volumi bassi (circa 200cc.).
Riporto gli ultimi referti:
Urodinamica: Vescica con note di iperattività a bassa soglia con ridotta capacità, compliance e conservata sensibilità propriocettiva. Nonostante le manovre provocative non si sono evidenziate fughe incontrollate delle urine. Lo studio minzionale mostra un'ostruzione cervico-uretrale di grado severo.
Uretrocistoscopia: Introduzione di camicia 17Ch con ottica 30 gradi. Introduzione agevole. Uretra peniena congesta facilmente sanguinante. Uretra bulbare ad atteggiamento lievemente spastico. Uretra membranosa normocompliante al passaggio dello strumento. Veru di aspetto normale. Collo vescicale di aspetto normale. Trigono con picchiettature emorragiche. Sbocchi ureterali in sede normoeiaculanti. Mucosa della base, parete posteriore e cupola con tortuosità e spyder vascolari. Non eteroformazioni endoluminali.
Confido in qualche indicazione. Grazie mille.
è passato qualche anno e la mia situazione è stabilmente immutata. Il consulto con altri urologi specialisti non ha fatto altro che confondermi ulteriormente: chi ha parlato di ostruzioni, chi di un problema psicologico, chi di vescica iperattiva...Fatto sta che ad oggi non so cosa fare. Diciamo che statisticamente prevale l'idea di una tendenziale ostruzione con conseguente ipereattività della vescica. Ma dov'è questa ostruzione, se tutti la individuano in modo differente?
Ciò che posso dire è che vado in bagno da 10 a 15 volte al giorno (tra 1 e 2 ore), 2-3 anche di notte. Non ho dolori, ma il getto non è sempre forte, forse per le piccole quantità di urina. E' come se la vescica ad un minimo volume fosse iperreattiva: quando bevo molto lo stimolo diventa più imperioso, anche a volumi bassi (circa 200cc.).
Riporto gli ultimi referti:
Urodinamica: Vescica con note di iperattività a bassa soglia con ridotta capacità, compliance e conservata sensibilità propriocettiva. Nonostante le manovre provocative non si sono evidenziate fughe incontrollate delle urine. Lo studio minzionale mostra un'ostruzione cervico-uretrale di grado severo.
Uretrocistoscopia: Introduzione di camicia 17Ch con ottica 30 gradi. Introduzione agevole. Uretra peniena congesta facilmente sanguinante. Uretra bulbare ad atteggiamento lievemente spastico. Uretra membranosa normocompliante al passaggio dello strumento. Veru di aspetto normale. Collo vescicale di aspetto normale. Trigono con picchiettature emorragiche. Sbocchi ureterali in sede normoeiaculanti. Mucosa della base, parete posteriore e cupola con tortuosità e spyder vascolari. Non eteroformazioni endoluminali.
Confido in qualche indicazione. Grazie mille.
[#7]
Da tutto quello che ci scrive, da questa postazione senza esame clinico diretto, difficile capire la sua vera situazione clinica e soprattutto farle una diagnosi precisa.
Il consiglio più corretto rimane quello di risentire il suo urologo od altro parere clinico da esperto e reale urologo.
Il consiglio più corretto rimane quello di risentire il suo urologo od altro parere clinico da esperto e reale urologo.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.2k visite dal 23/01/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.