Carcinoma prostatico
Buona sera!
Mio padre, 71 anni, tre anni fa (estate 2015) ha scoperto di avere un tumore alla prostata, gleason 3+4, psa 5.4. Contestualmente ha scoperto di avere un aneurisma all'aorta addominale. Essendo l'aneurisma molto grande e l'aorta pesantemente danneggiata, è stato necessario un intervento chirurgico di riparazione immediato. Si è quindi poi optato, quanto al tumore alla prostata, per la radioterapia, effettuata nella primavera del 2016. Rx torace e scintigrafia ossea negativi. A luglio del 2016 il psa era pari a 0,36. A ottobre dello stesso anno era salito a 0,58 e, per questo motivo, l'urologo gli prescrive l'Androcur 50mg. A gennaio 2017 il psa è pari a 0,12 e così sospende l'Androcur. Ad aprile il valore è nuovamente risalito a 0.46 e così l'urologo gli prescrive l'Enantone 11,25, una fiala ogni tre mesi. Ad agosto 2017 il psa è pari a 0.05. Ripete il psa dopo sei mesi, a marzo 2018, ed il valore è nuovamente salito a 0.12, così l'urologo aggiunge alla terapia con Enantone l'Androcur. A giugno 2018 il valore scende a 0.09 mentre ora, a settembre, è nuovamente salito a 0.18. Aggiungo che a marzo scorso mio padre ha effettuato anche il dosaggio della fosfatasi alcalina ed il valore è pari a 186 (range 90-330). L'urologo dice che, a questo punto, è necessaria una visita oncologica per valutare se è il caso di effettuare una chemioterapia. Vorrei sapere cosa pensate di tutta questa situazione e se credete che le scelte terapeutiche intraprese fino a questo momento sono state adeguate.
Cordiali saluti.
Mio padre, 71 anni, tre anni fa (estate 2015) ha scoperto di avere un tumore alla prostata, gleason 3+4, psa 5.4. Contestualmente ha scoperto di avere un aneurisma all'aorta addominale. Essendo l'aneurisma molto grande e l'aorta pesantemente danneggiata, è stato necessario un intervento chirurgico di riparazione immediato. Si è quindi poi optato, quanto al tumore alla prostata, per la radioterapia, effettuata nella primavera del 2016. Rx torace e scintigrafia ossea negativi. A luglio del 2016 il psa era pari a 0,36. A ottobre dello stesso anno era salito a 0,58 e, per questo motivo, l'urologo gli prescrive l'Androcur 50mg. A gennaio 2017 il psa è pari a 0,12 e così sospende l'Androcur. Ad aprile il valore è nuovamente risalito a 0.46 e così l'urologo gli prescrive l'Enantone 11,25, una fiala ogni tre mesi. Ad agosto 2017 il psa è pari a 0.05. Ripete il psa dopo sei mesi, a marzo 2018, ed il valore è nuovamente salito a 0.12, così l'urologo aggiunge alla terapia con Enantone l'Androcur. A giugno 2018 il valore scende a 0.09 mentre ora, a settembre, è nuovamente salito a 0.18. Aggiungo che a marzo scorso mio padre ha effettuato anche il dosaggio della fosfatasi alcalina ed il valore è pari a 186 (range 90-330). L'urologo dice che, a questo punto, è necessaria una visita oncologica per valutare se è il caso di effettuare una chemioterapia. Vorrei sapere cosa pensate di tutta questa situazione e se credete che le scelte terapeutiche intraprese fino a questo momento sono state adeguate.
Cordiali saluti.
[#1]
I valori del PSA sono comunque molto bassi, non ci pare il caso di pensare ora a terapie diverse od ulteriori. Dal nostro punto di vista l'Enantone (o simili) potrebbe anche essere sufficiente e magari somministrato in modo discontinuo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Dopo la radioterapia il PSA può non azzerarsi, poiché comunque la ghiandola rimane in sede, anche con la sua componente benigna, che continua a produrre PSA. Dopo la radioterapia leggiamo valori di 0,3-0,5 che devono essere presi come riferimento (il cosiddetto "nadir"). Ovvio è che se viene somministrata la terapia ormonale i valori possano scendere ulteriormente, poiché il farmaco blocca tutta la prostata, benigna e tumorale. In sintesi, forse noi avremmo atteso ancora un poco ad iniziare la terapia ormonale. D'ogni modo ora si è iniziata e si continua, come dicevamo - considerati i valori di PSA ancora bassi - si potrebbe pensare ad una terapia alternante, lasciando delle finestre temporali libere in cui si possa apprazzare l'andamento del PSA. Ovviamente questo approccio necessita di un controllo relativamente assiduo e della ripetizione del PSA ogni 4 mesi circa. Dal punto di vista psicologico comprendiamo che non sia il massimo, ma purtroppo al momento non vediamo alternative.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 10/09/2018.
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