Intervento ipb e carcinoma vescica

Gent. dott. mio padre è stato sottoposto circa un mesetto fa a adenomectomia prostatica mediante intervento chirurgico
a cielo aperto.Durante tale intervento l'urologo ha notato in vescica una piccolissima macchia scura che ha prelevato e fatto analizzare.
Dal'esame istologico purtroppo è risultato "Frammento grigiastro irregolare di cm 1,5x0.5x0,5. Carcinoma uroteliale papillare gradoII di ash.
Non si osserva invasione della lamina propria nè dei fascetti muscolari presenti nel prelievo".
Dopo l'intervento la minzione è tornata regolare
ma avverte bruciore che a detta dell'urologo dovrebbe dipendere da una irritazione da catetere (lo ha tenuto per 6 giorni).Inoltre ha
notato talvolta la presenza di un po' di schiuma nell'urina. A distanza di un mese esatto dall'intervento ha fatto un esame delle urine da cui è risultato:
tracce di muco pus e nel sedimento qualche leucocita mal conservato. Ora ha fatto 6 giorni di ciproxin 500mg al di' e il bruciore è
avvertito solo nelle ore serali ma è diminuito notevolmente. Deve ripetere l'esame delle urine?
Gradirei anche sapere se il decorso secondo lei è regolare o è il caso di fare ulteriori accertamenti.
Per il carcinoma in vescica gli è stato detto di fare una citoscopia e un'esame citologico delle urine a 3 mesi dall'intervento.Ma visto che è stata
una cosa scoperta per caso non visibile ne' da l'urografia nè da l'ecografia, mi chiedo se non si possa fare qualche controllo prima per vedere se ce ne
sono altri.
Ho sentito parlare di instillazioni intravescicali per ritardare la recidività,non è il caso di farle?
La ringrazio per le risposte che vorra' darmi. Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Giovanni Luca Giliberto Urologo, Andrologo 113 4
Gentilissimo utente,
il decorso dell'intervento è assolutamente regolare; pultroppo all'urologo può capitare di imbattersi, durante un'intervento di adenomectomia transvescicale, in una neoformazione vescicale che però non era stata segnalata all'ecografia ed all'urografia. Dall'esame istologico la neoplasia non è infiltrante e la cistoscopia a 3 mesi con il CTM va benissimo, l'urografia l'ha già fatta ed esclute ulteriori neoformazioni nell'alta via escretrice; si ricordi che deve eseguire anche i controlli di follow up per l'adenomectomia (uroflussometria, es urine,urinocoltura 1 e 3 mesi e PSA a 3 mesi). Per quanto riguarda le instillazioni endovescicali bisognerebbe valutare tutto dopo la prima cistoscopia di controllo, comunque ne parli con lo specialista di fiducia che lo segue.
Cordiali saluti ed a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott. GL Giliberto

Dott. G.L. Giliberto

[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Caro lettore 10489,

mi sembra che il programma previsto dall'Urologo sia abbastanza corretto. Io farei un esame citologico delle urine tra tre mesi prima della cistoscopia che dovrà decidere se fare delle istillazioni farmacologiche o meno
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
tutto davvero condivisibile.
Affettuosi auguri ed un cordialisismo saluto a Suo padre.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#4]
Utente
Utente
Gentili Dottori Buongiorno.
Sono passati 3 mesi.E' stata Fatta citologia urinaria:(Per tutti e tre i campioni è risultato:Rare cellule pavimentose delle basse e medie vie urinarie.Rarissimi granulociti disfatti)Giudizio diagnodtico negativo.
Fatta uroflussimetria:capacità vescicale ottima. ...(?) flussometrica nei limiti della norma.
Fatta uretrocistoscopia :Esame condotto con strumento flessibile. Esiti di adenomectomia. Vescica trasecolata con aree iperemiche, prevalentemente a livello della parete laterale sinistra.
Si consiglia - Ciproxin 500 1cp/die per 7 gg. al mese per 3 mesi.- Controllo citoscopico tra 3 mesi previa esecuzione di citologia urinaria.
Secondo l'urologo le aree iperemiche potrebbero essere un residuo di infiammazione post intervento ma non escluderebbe totalmente una neoformazione. Comunque non ritiene opportuno fare le instillazioni.
Secondo voi è possibile riscontrare una infiammazione dopo 3 mesi o l'urologo non voleva allarmarci?Cosa ne pensate degli esiti degli esami?
Inoltre ho letto che il carcinoma alla vescica è ereditario, infatti anche il nonno ne soffriva. Io e mio fratello dovremmo fare dei controlli di prevenzione?
Grazie ancora per le risposte che vorrete darmi.
Cordiali saluti. Rosaria
[#5]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi che le cose procedono nel verso giusto. Ancora condivisibile l'atteggiamento diagnostico e terapeutico dei Colleghi, improntato aprudenza e coscienza professionale. Per quanto riguarda i controlli in profilassi da effettuarsi in ambito famigliare nei portatori di carcinoma vescicale, è vero, se ne discute molto e spesso la decisisone di fare o non fare qualcosa (screening di minima ecografico e di laboratorio) è lasciata ai singoli esperti del settore. Chieda quindi ai Colelghi che hanno in cura il Suo papà, sapranno indirizzarLa.
Auguri per tutto. Cordialissimi saluti.
prof. Giovanni MARTINO
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

Leggi tutto