Dolore ai reni e necessità di urinare frequentemente
Salve dottori, vorrei esporre il mio problema per avere un vostro parere. Circa due settimane fa ho iniziato ad avvertire la necessità di urinare molto frequentemente, al termine della minzione sembrava come se la mia vescica non si fosse realmente svuotata. Il mio medico curante mi ha curato come se si trattasse di cistite, ho preso due bustine di monuril e 6 bustine di cistiflux. Niente è migliorato. Da premettere che non ho assolutamente bruciore durante la minzione. Dopo qualche giorno dal trattamento ho effettuato un urinocoltura che è risultata negativa e delle analisi delle urine i cui valori sono perfettamente nella norma.Nel frattempo lo stimolo alla minzione è diventato leggermente meno intenso(durante la prima settimana non riuscivo a dormire perché sembrava come se mi stesse per scappare, come se fossi incapace di trattenerla anche se in realtà poi c'era poco da espellere) ed è iniziato un dolore ai reni, che si espande verso l'inguine e che a volte mi provoca anche coliche intestinali. Il dolore è piuttosto costante, a volte scompare durante la giornata. Lo stimolo per la minzione è leggermente diminuito senza però scomparire del tutto. Così ho effettuato un'ecografia a reni e vescica sia piena che vuota, tutto nella norma. Anche l'utero è stato controllato ed è tutto nella norma. A questo punto di cosa potrebbe trattarsi?
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Gentile lettrice,
in questi casi non si esclude che i suoi sintomi siano uno strascico legati al precedente problema infiammatorio delle vie urinarie.
Detto questo le ricordo che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale:
1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;
2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;
3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;
4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.
Un cordiale saluto.
in questi casi non si esclude che i suoi sintomi siano uno strascico legati al precedente problema infiammatorio delle vie urinarie.
Detto questo le ricordo che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale:
1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;
2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;
3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;
4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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[#3]
Utente
Salve dottore, sono preoccupata perché i miei problemi non accennano a sparire nonostante sia passata un'altra settimana. Visti i risultati delle analisi il dottore non sa come procedere, continuo a sentire lo stimolo frequente e continuo di dover urinare e ne faccio anche in abbondanza. Da considerare che soffro di gonfiore addominale e sto avendo problemi intestinali. Normalmente da più di un anno mi sveglio un paio di volte a notte, ora con questo problema arrivo a svegliarmi fino a 5 volte.
[#4]
Bene ripetere una valutazione con il suo urologo di fiducia e con lui rivalutare la situazione con una ecografia dell’apparato uro-genitale ed indagine uroflussometrica registrata.
Fatto il tutto mi faccia sapere.
Ancora un cordiale saluto.
Fatto il tutto mi faccia sapere.
Ancora un cordiale saluto.
[#7]
Utente
Salve dottore, mi scuso per l'eccessivo disturbo. In questi giorni ho effettuato una visita urologica, il dottore mi ha informato del fatto che il mio problema è una poliuria che potrebbe essere dovuta sia alla pillola che ad un eventuale diabete. Per alleviare i sintomi mi ha prescritto cistalgan da assumere 2 volte al giorno per 5 giorni. Sono al quarto giorno e non mi sento affatto meglio. Continuo a sentire l'uretra contratta e l'urgenza di urinare. Ieri ho avuto un rapporto con il mio ragazzo e credo possa essere stato quello a scatenare nuovamente la sintomatologia. Non posso contattare l'urologo perché non ho recapiti. Cosa mi consiglia di fare? Dovrei astenermi dai rapporti? Prolungare l'assunzione di cistalgan? La situazione è diventata ormai insopportabile.
[#11]
Utente
Salve dottore , volevo aggiornarla sulla situazione e chiedere un'opinione. Mi sono recata da un urologo che mi ha fatto effettuare un tampone vaginale ed uretrale. Dal tampone vaginale è risultata la presenza di pseudomonas sensibile al principio attivo presente nel ciproxin. Mi ha così prescritto una cura di 10 giorni con ciproxin 2 compresse al giorno . Anche il mio ragazzo deve effettuare la stessa cura dato che ha iniziato ad avvertire fastidi dopo l'eiaculazione ed arrossamento del glande. ( Abbiamo avuto rapporti non protetti). Quel che mi chiedo è se gli antibiotici per via orale possano avere effetto a livello vaginale , inoltre per quale motivo se la mia infezione è vaginale, i fastidi li avverto a livello dell'uretra?
[#12]
Gentile lettrice,
un’antibiotico, anche preso per via orale, arriva in quasi tutti gli organi, vagina compresa; poi uretra e vagina sono due strutture anatomiche molto vicine e questo dato giustifica i suoi sintomi.
Un cordiale saluto.
un’antibiotico, anche preso per via orale, arriva in quasi tutti gli organi, vagina compresa; poi uretra e vagina sono due strutture anatomiche molto vicine e questo dato giustifica i suoi sintomi.
Un cordiale saluto.
[#15]
Utente
Salve dottore, volevo aggiornarla sulla mia situazione e chiedere un parere. Ho terminato la terapia con ciproxin da circa 15 giorni, al termine della cura non ho notato nessun miglioramento così da 15 giorni sotto consiglio dell'urologo ho iniziato ad assumere pelvilen. Per circa una settimana non ho avuto alcun fastidio, ma da circa 3 giorni è comparso nuovamente lo stimolo ad urinare e la sensazione di fastidio all'uretra. Il mio dottore non mi risponde e in ogni caso non mi sarà possibile vederlo fino alla prossima settimana. È possibile che l'antibiotico non abbia avuto il suo effetto? Sono ormai 2 mesi che "vivo" in queste condizioni e con la vita che conduco non è più sostenibile.
[#18]
Gentile lettrice,
da questa postazione purtroppo non riesco a capire il processo logico-clinico che ha portato i suoi medici di riferimento a dare questa indicazione ma si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione diagnostica mirata e poi terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
da questa postazione purtroppo non riesco a capire il processo logico-clinico che ha portato i suoi medici di riferimento a dare questa indicazione ma si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione diagnostica mirata e poi terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 3.7k visite dal 06/09/2018.
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