Calcoli

Mia moglie è attualmente ricoverata presso una struttura ospedaliera della città dove abito.
Premetto che l'ingresso è avvenuto tramite il pronto soccorso, a seguito di forti dolori lancinanti nella zona inguinale destra (dolori simili a spasmi intermittenti).A seguito accertamenti si constata la presenza di un calcolo di diametro 0,9 mmm posizionato nell'euretra.gli viene prescritta una visita specialistica interna alla struttura ospedaliera.
La struttura ospedaliera è priva di reparto urologia, pertanto mia moglie viene ricoverata (a seguito visita ambulatoriale condotta da specialistica urologo, presente in alcuni giorni della settimana all'interno dell'ospedale,il quale prescrive il ricovero e il trasferimento entro 48/72 ore presso centro specializzato )presso il reparto chirurgia. Gli vengono somminitrati antinfiammatori e antibiotici e idradazione in endovena,nelle prime 24 ore,poi successivamente sospesa la somministrazione antibiotica in endovena per passare a quella orale, a finchè il soggetto (mia mogle) possa deambulare per facilitare l'espulsione,questo e quello che è stato prescritto a mia moglie.
(E da precisare che attualmente mia moglie ha febbre e dolori al rene destro)
La domanda è la seguente: è possibile che il calcolo venga espulso da solo?
per quanto tempo mia moglie potra eventualmente rimanere in queste condizioni senza ricorrere all'intervento chirurgico?
Mi è stato detto che in emergenza potrebbero operare seguendo il metodo tradizionale, ovvero estraendo il calcolo con l'ausilio di una sonda.
ma non è lesivo come intervento? non è controproducente per un soggeto di soli 36 anni?
in considerazione del fatto che la struttura ospedaliera e priva di reparto urologico e possibile che lo stesso si adoperi per il trasferimento presso altre strutture?
E possibile richiederlo a piu strutture ,o ci sono limiti nel poter richiedere trasferimenti?
Certi di un vostro interessamento, vogliate gradire i mie piu cordiali e sinceri sluti.