Multiparametrica prostata
GentiLI Professori
Ultimamente dopo l'intervento di resezione prostatica tecnicamente riuscita ma con riscontro incidentale di microfocus di K prostatico Gleason 6(3+3) del materiale esaminato, mi e' stata chiesta una RM multiparametrica della prostata con la risposta che aggiungo alla presente chiedendovi dopo averla esaminata se ho bisogno di fare biopsie o eliminare completamente la prostata .grazie per la risposta e con cordialita vi saluto.
RM MULTIPARAMETRICA DELLA PROSTATA 3 TESLA
Diametri ghiandolari di mm 36 DT x mm 24 DAP x mm 33 DCC; volume ghiandolare approssimativo intorno ai 10 -15 cc.
Prostata dismorfica, in relazione alla recente TURP; in particolare, riscontro di profonda escavazione centrale alversante ventrale e superiore della ghiandola centrale. La stessa ghiandola centrale appare asimmetrica, conprevalenza dell'emisezione di sinistra, e conseguente impronta sul corrispondente versante dell'uretra al decorsointra-ghiandolare.
Disomogeneo intermedio - basso segnale T2 della zona di transizione, sede di piccole lacune ad aspettoconfluente a segnale cistico. ln tale contesto non si rilevano foci di iposegnale T2 a margini indistinti. PI-RADS v. 2 zona ditransizione: 2
Asimmetria delle emighiandole destra e sinistra alla zona periferica, con prevalenza della sinistra; conseguente asimmetria degli angoli retto-prostatici, il sinistro ipoespanso. Diffusamente alterato il segnale convenzionalé della ZP, con solo risparmio dei corni anteriori. All'iposegnale T2 a margini indistinti si associàno ipersegnale in DWI b140012000 e bassi valori di ADC; bassi valori di ADC interessano anche il corno anteriore di deltra alla base.
L'alterazione alle ZZPP PPMM e PPLL si estende in senso trasversale per poco più di 3 cm. Focus sub-centimetrico (7 mm) di più deciso ipersegnale in DWI si apprezza in sovraequatoriale sinistra, ZP PL; a tale livello, "bulging" del profilo capsulare (quest'ultimo nel complesso in ampio raccordo con il tessuto descritto -possibile ECE), impronta sul versante parietale anteriore dell'emisezione rettale corrispondente ed asimmetricarappresentazione del fascio neuro-vascolare. ln sovrapicale destra, ZP PM, nel contesto dell'area descritta, si rileva sovracentimetrico (13 mm)focus di impregnazione contrastografica precoce e vivace, asimmetrica. PI-RADS v.2
zona periferica: 5
Vescica scarsamente distesa.
Vescicole seminali simmetriche ed in asse, a contenuto di segnale prevalentemente fisiologico, elevato nelleacquisizioni a TR lungo. Cranialmente e medialmente al becco della vescicola seminate di destra si rileva millimetrica nodulazione dotata di spontaneo ipersegnale T1, di medio-basso segnale T2, da possibile piccola raccolta cistica - simil-cistica a contenuto corpuscolato..
Alcune nodulazioni linfatiche con caratteristiche maggiormente indicative per la natura reattiva si osservano a sede iliaca esterna ed inguinale bilateralmente, la maggiore in iliaca esterna a sinistra (maggior asse di 16 mm).
Ultimamente dopo l'intervento di resezione prostatica tecnicamente riuscita ma con riscontro incidentale di microfocus di K prostatico Gleason 6(3+3) del materiale esaminato, mi e' stata chiesta una RM multiparametrica della prostata con la risposta che aggiungo alla presente chiedendovi dopo averla esaminata se ho bisogno di fare biopsie o eliminare completamente la prostata .grazie per la risposta e con cordialita vi saluto.
RM MULTIPARAMETRICA DELLA PROSTATA 3 TESLA
Diametri ghiandolari di mm 36 DT x mm 24 DAP x mm 33 DCC; volume ghiandolare approssimativo intorno ai 10 -15 cc.
Prostata dismorfica, in relazione alla recente TURP; in particolare, riscontro di profonda escavazione centrale alversante ventrale e superiore della ghiandola centrale. La stessa ghiandola centrale appare asimmetrica, conprevalenza dell'emisezione di sinistra, e conseguente impronta sul corrispondente versante dell'uretra al decorsointra-ghiandolare.
Disomogeneo intermedio - basso segnale T2 della zona di transizione, sede di piccole lacune ad aspettoconfluente a segnale cistico. ln tale contesto non si rilevano foci di iposegnale T2 a margini indistinti. PI-RADS v. 2 zona ditransizione: 2
Asimmetria delle emighiandole destra e sinistra alla zona periferica, con prevalenza della sinistra; conseguente asimmetria degli angoli retto-prostatici, il sinistro ipoespanso. Diffusamente alterato il segnale convenzionalé della ZP, con solo risparmio dei corni anteriori. All'iposegnale T2 a margini indistinti si associàno ipersegnale in DWI b140012000 e bassi valori di ADC; bassi valori di ADC interessano anche il corno anteriore di deltra alla base.
L'alterazione alle ZZPP PPMM e PPLL si estende in senso trasversale per poco più di 3 cm. Focus sub-centimetrico (7 mm) di più deciso ipersegnale in DWI si apprezza in sovraequatoriale sinistra, ZP PL; a tale livello, "bulging" del profilo capsulare (quest'ultimo nel complesso in ampio raccordo con il tessuto descritto -possibile ECE), impronta sul versante parietale anteriore dell'emisezione rettale corrispondente ed asimmetricarappresentazione del fascio neuro-vascolare. ln sovrapicale destra, ZP PM, nel contesto dell'area descritta, si rileva sovracentimetrico (13 mm)focus di impregnazione contrastografica precoce e vivace, asimmetrica. PI-RADS v.2
zona periferica: 5
Vescica scarsamente distesa.
Vescicole seminali simmetriche ed in asse, a contenuto di segnale prevalentemente fisiologico, elevato nelleacquisizioni a TR lungo. Cranialmente e medialmente al becco della vescicola seminate di destra si rileva millimetrica nodulazione dotata di spontaneo ipersegnale T1, di medio-basso segnale T2, da possibile piccola raccolta cistica - simil-cistica a contenuto corpuscolato..
Alcune nodulazioni linfatiche con caratteristiche maggiormente indicative per la natura reattiva si osservano a sede iliaca esterna ed inguinale bilateralmente, la maggiore in iliaca esterna a sinistra (maggior asse di 16 mm).
[#1]
Quanto tempo è trascorso dall’intervento endoscopico? Abbiamo idea che questa risonanza magnetica sia male interpretabile per la presenza di artefatti infiammatori post-chirurgici. Ci andremmo molto cauti a trarre delle decisioni avventate.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile dr.Paolo
l'intervento endoscopico alla prostata e' avvenuto il 20/marzo/2018 quindi sono trascorsi 5 mesi . Il 21 agosto 2018 ho effettuato la risonanza multiparametrica alla prostata.
Il sei luglio 2018 ho avuto intervento bilaterale di ernie inguinali.Gli artefatti infiammatori penso che siano dovuti a questi ultimi interventi del 6 luglio grazie per la risposta
cordialmente saluto.
l'intervento endoscopico alla prostata e' avvenuto il 20/marzo/2018 quindi sono trascorsi 5 mesi . Il 21 agosto 2018 ho effettuato la risonanza multiparametrica alla prostata.
Il sei luglio 2018 ho avuto intervento bilaterale di ernie inguinali.Gli artefatti infiammatori penso che siano dovuti a questi ultimi interventi del 6 luglio grazie per la risposta
cordialmente saluto.
[#3]
In effetti di tempo ne è passato abbastanza e gli interventi per ernia non possono influire sulla prostata. Altri fattori necessari al giudizio sono i valori del PSA (che lei non ci riferisce) e l'esito della palpazione diretta. Pertanto solo con una valutazione diretta si può esprimere un giudizio sulla reale necessità di prelievi bioptici mirati.
[#6]
Quanto ci scrive è abbastaza criptico ... (!) comunque ci pare di intendere che vi sia stato un aumento del PSA negli ultimi mesi, seppure ancora entro i limiti di norma ed inferore ai valori pre-operatori. Non si percepiscono invece alterazioni evidenti alla palpazione, il generale l'aumento di consistenza è probabilmente correlato al recente intervento. La risonanza multiparametrica non evidenzia aree di franco sospetto, ma solo zone di alterazione presumibilmente infiammatoria (PIRADS 2). In termini esemplificativi, la risonanza non sarebbe stata in grado di cogliere il microfocolaio tumorale Gleason 6 presente nel tessuto asportato con l'intervento endoscopico. A questo punto sta al suo urologo curante decidere se sia già il caso di eseguire delle biopsie, ovvero proseguire con i controlli del PSA ogni 4-5 mesi.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.1k visite dal 29/08/2018.
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