Infezione alle vie urinarie da streptococco agalactiae

Salve Dottori,

mi è stata diagnosticata una infezione alle vie urinarie in quanto il referto cita lo streptococco agalactiae > 100000
L'antibiogramma mi suggerisce le molecole antibiotiche da usare:

penicillina G
levofloxacina
nitrofurantoina
Trimetoprim/sulfam

Dal giorno stesso in cui ho fatto l'analisi però ero già in cura con il Ciproxin, i primi 2 giorni a 500mg\day ma portati a 1 g\day + 2 supposte orudis 200mg\day a causa di un dolore che interessava (e interessa) l'epididimo destro.
Non presento febbre e nemmeno alcun tipo di perdita. Accuso però prurito moderato lungo l'uretra e un bruciore al meato le cui intensità però ammetto si sono ridotte nei giorni di moltissimo. Per quanta riguarda il fastidio all'epididimo non posso dire lo stesso trovando a volte verso sera il testicolo un po' gonfio.

La mia domanda riguarda l'antibiotico: non porrei la questione se non avessi trovato della documentazione in rete nella quale si sconsigliasse di usare il Ciproxin, nel senso che la molecola non sarebbe la prima scelta.

Non voglio entrare in contrasto con il medico e certamente non ho la competenza nemmeno per pormi domande ma desidererei avere un parere da voi esperti in quanto già anni fa ho avuto la stessa problematica e nonostante l'infezione fosse più evidente ma non rilevando alcun patogeno, il Ciproxin non aveva dato l'effetto sperato. Al pronto soccorso mi avevano dato poi il cefixoral e tutto si era risolto in poche ore.

grazie mille per l'attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Il batterio gram-positivo riscontrato non è fra i comuni agenti delle infezioni uro-genitali, tanto che molto spesso si tratta di semplice contaminazione esterna dovuta al passaggio dell'urina sulla superficie esterna dei genitali, dove invece questi batteri possono risiedere come ospiti innocui. Pertanto la prescrizione della terapia antibiotica deve essere fatta con ragionevolezza, in base al tipo ed alla localizzazione degli eventuali disturbi. Molto importante ad esempio è valutare la presenza di globuli bianchi nel sedimento dell'esame delle urine, cosa che lei nonci riferisce. A questo punto, anche se l'approccio è empirico, le diremmo di completare comunque la terapia già intrapresa e valutarne gli effetti. L'urocoltura sarà eventualmente da riperete dopo un paio di settimane.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille dottore per la sua risposta.
Dal referto ho anche batteri e leucociti negativi. Non so se ha attinenza con la Sua osservazione relativa ai globuli bianchi. Dal tampone invece negativo a gonorrea e clamydia. Il disturbo che lamento io è fastidio all'epididimo destro parte superiore. Niente febbre. Niente secrezioni purulente. Un po di bruciore e prurito rispettivamente al meato e uretra ma questo solo all'inizio. Permane la faccenda dell'epididimo che va e viene
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
In assenza di cellule infiammatorie nel sedimento, la coltura è assai facilmente falsamente positiva per contaminazione esterna. D'altronde non c'è da aspettarsi che in una infezione dell'epididimo debba per forza positivizzarsi l'urocoltura. quindi tutto sommato possiamo accettare la terapia antibiotica empirica. Non è però dtta che questa basti a risolvere immediatamente i fastidi, che potrebbero permanenre ancora per qualche tempo dopo la risoluzione dell'ipotetica infezione.