Dolore al testicolo sinistro persistente
Buonasera Signori
Vado ad esporVi il problema che mi assilla.
Sottoposto ad intervento di varicocelectomia bilaterale di III° grado a marzo del 2003, dopo un paio di settimane ho avvertito nuovamente dei forti dolori e mi sono recato al reparto di urologia da cui ero stato dimesso e mi sono stati prescritti degli antidolorifici, nel tempo il dolore è andato scomparendo fino a settembre dello stesso anno in cui ad una visita di controllo si "rileva una piccola formazione di qualche mm. nel solco tra la testa dell'epididimo e il didimo di sinistra (idatide ? cisti ?). Si consiglia l'uso di mutande contenitive". Poi i dolori sono andati nel tempo affievolendosi.
A guigno dell'anno successivo mi sottopongo ad un esame di ecocolordoppler testicolare sempre perche avverto nuovamente gli stessi sintomi dolorosi e viene rilevata unicamente una "piccola formazione ipoecoegea e vascolarizzata di 0,4 cm da riferire verosimilmente ad idatide del Morgani", mi viene prescritto dell'Aulin in due dosi giornaliere per cinque giorni, il dolore sparisce.
Infine arriviamo al 2006, ai primi del c.m. dopo aver fatto un viaggio in macchina e aver camminato per tutto il giorno comincio a sentire i primi lievi dolori, la scorsa settimana i doloro hanno cominciato a farsi insostenibili prepagandosi anche nella coscia sinistra, il testicolo sinistro mi duole e non riesco a toccarlo anche se non mi sembra particolarmente gonfio, mi faccio fare una richiesta di visita urgente dal mio medico e mi reco all'unita urologica dove sono stato operato, vengo visitato dall'assistente primario e rileva quanto segue: dolenzia testicolare sx senza disturbi minzionali, iperpiressia. Si segnala quanto segue: lieve ipotrofia testicolare sx, regolari esiti di varicocelectomia bilaterale, idatide testicolare sx palpabile e dolente alla palpazione (il dolore lamentato dal paziente è proprio localizzato in questo punto).Tutto il resto è nella norma. Il quadro clinico è compatibile con verosimile flogosi dell'idatite testicolare sx. a domicilio si consiglia terapia co Augmentin e Nimesulene. Da rivedere previa esecuzione dei seguenti esami: creatininemia, esame urine, urinocotura (da eseguire dopo almeno 10 giorni dal etrmine della terapia antibiotica), ecografia scrotale.
Ora dopo aver finito la cura non ho trovato nessun giovamento, i dolori si sono solo affievoliti per un paio di giorni per poi riacutizzarsi subito dopo, l'unico giovamento l'ho trovato assumendo una bustina di Brufen, un antidolorifico che prendo quando sento che mi stà per arrivare il mal di schiena di cui questo inverno sono stato vittima.
Cosa mi consigliate di fare visto che sono costretto a stare seduto costantemente con le gambe aperte ed evitare ogni più piccola forma di compressione del testicolo, attendere di sottopormi a tutti gli esami o ritornare dal dottore che mi ha visitato ? Posso aver problemi di scarsa circolazione ? Ho sentito di parecchia casi di nuovi interventi di varicocelectomia successivi alla prima operazione.
Grazie ancora per la disponibilità.
Vado ad esporVi il problema che mi assilla.
Sottoposto ad intervento di varicocelectomia bilaterale di III° grado a marzo del 2003, dopo un paio di settimane ho avvertito nuovamente dei forti dolori e mi sono recato al reparto di urologia da cui ero stato dimesso e mi sono stati prescritti degli antidolorifici, nel tempo il dolore è andato scomparendo fino a settembre dello stesso anno in cui ad una visita di controllo si "rileva una piccola formazione di qualche mm. nel solco tra la testa dell'epididimo e il didimo di sinistra (idatide ? cisti ?). Si consiglia l'uso di mutande contenitive". Poi i dolori sono andati nel tempo affievolendosi.
A guigno dell'anno successivo mi sottopongo ad un esame di ecocolordoppler testicolare sempre perche avverto nuovamente gli stessi sintomi dolorosi e viene rilevata unicamente una "piccola formazione ipoecoegea e vascolarizzata di 0,4 cm da riferire verosimilmente ad idatide del Morgani", mi viene prescritto dell'Aulin in due dosi giornaliere per cinque giorni, il dolore sparisce.
Infine arriviamo al 2006, ai primi del c.m. dopo aver fatto un viaggio in macchina e aver camminato per tutto il giorno comincio a sentire i primi lievi dolori, la scorsa settimana i doloro hanno cominciato a farsi insostenibili prepagandosi anche nella coscia sinistra, il testicolo sinistro mi duole e non riesco a toccarlo anche se non mi sembra particolarmente gonfio, mi faccio fare una richiesta di visita urgente dal mio medico e mi reco all'unita urologica dove sono stato operato, vengo visitato dall'assistente primario e rileva quanto segue: dolenzia testicolare sx senza disturbi minzionali, iperpiressia. Si segnala quanto segue: lieve ipotrofia testicolare sx, regolari esiti di varicocelectomia bilaterale, idatide testicolare sx palpabile e dolente alla palpazione (il dolore lamentato dal paziente è proprio localizzato in questo punto).Tutto il resto è nella norma. Il quadro clinico è compatibile con verosimile flogosi dell'idatite testicolare sx. a domicilio si consiglia terapia co Augmentin e Nimesulene. Da rivedere previa esecuzione dei seguenti esami: creatininemia, esame urine, urinocotura (da eseguire dopo almeno 10 giorni dal etrmine della terapia antibiotica), ecografia scrotale.
Ora dopo aver finito la cura non ho trovato nessun giovamento, i dolori si sono solo affievoliti per un paio di giorni per poi riacutizzarsi subito dopo, l'unico giovamento l'ho trovato assumendo una bustina di Brufen, un antidolorifico che prendo quando sento che mi stà per arrivare il mal di schiena di cui questo inverno sono stato vittima.
Cosa mi consigliate di fare visto che sono costretto a stare seduto costantemente con le gambe aperte ed evitare ogni più piccola forma di compressione del testicolo, attendere di sottopormi a tutti gli esami o ritornare dal dottore che mi ha visitato ? Posso aver problemi di scarsa circolazione ? Ho sentito di parecchia casi di nuovi interventi di varicocelectomia successivi alla prima operazione.
Grazie ancora per la disponibilità.
[#1]
Caro lettore 13297,
l'ipotesi del Collega ospedlaiero, e la sua terapia, potrebbe essere valida.
Io le consiglierei, però, di effettuare anche una ecografia testicolare per confermare l'ipotesi dignostica.
In genere sono fastidi abbastanza persistenti
cari saluti
l'ipotesi del Collega ospedlaiero, e la sua terapia, potrebbe essere valida.
Io le consiglierei, però, di effettuare anche una ecografia testicolare per confermare l'ipotesi dignostica.
In genere sono fastidi abbastanza persistenti
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile Utente,
si, potrebbe essere condivisibile la diagnosi di flogosi della Idatide del Morgagni. Non mi convince però la eccessiva entità della sintomatologia dolorosa, la coninuità dei segni e l'assoluta imprevidibilità degli episodi dolorosi. Attenzione a non sottovalutare la possibilità di una "torsione" dell'idatide: questa si che sarebbe una patologia degna dei segni e sintomi che riferisce.
Non direi invece che siamo di fronte ad una recidiva o persistenza del varicocele.
In ogni caso, un controllo ecografico ed ecocolorDoppler è tassativo, così come quello del liquido seminale.
Il testicolo sinsitro era ipotrofico già prima dell'intervento?
Non trascuri la situazione: una patologia come la Sua, ove fosse sicuramente ascrivibile a patologia dell'idatide di Morgagni, prevede un trattamento chirurgico di asportazione.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
si, potrebbe essere condivisibile la diagnosi di flogosi della Idatide del Morgagni. Non mi convince però la eccessiva entità della sintomatologia dolorosa, la coninuità dei segni e l'assoluta imprevidibilità degli episodi dolorosi. Attenzione a non sottovalutare la possibilità di una "torsione" dell'idatide: questa si che sarebbe una patologia degna dei segni e sintomi che riferisce.
Non direi invece che siamo di fronte ad una recidiva o persistenza del varicocele.
In ogni caso, un controllo ecografico ed ecocolorDoppler è tassativo, così come quello del liquido seminale.
Il testicolo sinsitro era ipotrofico già prima dell'intervento?
Non trascuri la situazione: una patologia come la Sua, ove fosse sicuramente ascrivibile a patologia dell'idatide di Morgagni, prevede un trattamento chirurgico di asportazione.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
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