All'attenzione del Dottor Piana.
Buongiorno Dottor Piana, faccio seguito ad un mio consulto di un paio di mesi addietro riguardante un risonanza magnetica della prostata negativa, due biopsie negative ma con presenza di displasie e una voluminosa ipertrofia prostatica. Vorrei gentilmente porle un quesito riguardante quest'ultima problematica.
Sono in "cura" con Forprost e Silodys 8 mg. Ho messo le virgolette perchè forse non è una vera e propria cura, nel senso che probabilmente (da quello che ho capito) questi farmaci tengono sotto controllo la sintomatologia ma non l'ipertrofia (mi corregga se sbaglio). Comunque sia, per ora l'urologo mi ha consigliato così. Durante la giornata non accuso alcun sintomo urinario e non ho risvegli notturni. Ma da qualche tempo ho notato che se per un motivo qualunque mi capita di alzarmi di notte (questo mi succede due o tre volte al mese e non penso sia collegato con la prostata) ho difficoltà ad urinare. Inizio con difficoltà e proseguo con un getto per nulla soddisfacente. Confesso che sono "spaventato" da una possibile ritenzione acuta.
Le chiedo:
1) Come mai di notte riscontro questa difficoltà dal momento che durante la giornata non accuso alcun sintomo?
2) E' il caso pian piano di cominciare a pensare ad un'eventuale Turp?
3) Non dovrei forse cominciare a curare diversamente questa ipertrofia?
4) La flogosi cronica (peraltro del tutto asintomatica) rilevata sia alla risonanza magnetica che alle biopsia non dovrebbe essere in qualche
modo trattata adeguatamente?
La ringrazio tantissimo per i consigli che vorrà darmi e le auguro una buona giornata.
Sono in "cura" con Forprost e Silodys 8 mg. Ho messo le virgolette perchè forse non è una vera e propria cura, nel senso che probabilmente (da quello che ho capito) questi farmaci tengono sotto controllo la sintomatologia ma non l'ipertrofia (mi corregga se sbaglio). Comunque sia, per ora l'urologo mi ha consigliato così. Durante la giornata non accuso alcun sintomo urinario e non ho risvegli notturni. Ma da qualche tempo ho notato che se per un motivo qualunque mi capita di alzarmi di notte (questo mi succede due o tre volte al mese e non penso sia collegato con la prostata) ho difficoltà ad urinare. Inizio con difficoltà e proseguo con un getto per nulla soddisfacente. Confesso che sono "spaventato" da una possibile ritenzione acuta.
Le chiedo:
1) Come mai di notte riscontro questa difficoltà dal momento che durante la giornata non accuso alcun sintomo?
2) E' il caso pian piano di cominciare a pensare ad un'eventuale Turp?
3) Non dovrei forse cominciare a curare diversamente questa ipertrofia?
4) La flogosi cronica (peraltro del tutto asintomatica) rilevata sia alla risonanza magnetica che alle biopsia non dovrebbe essere in qualche
modo trattata adeguatamente?
La ringrazio tantissimo per i consigli che vorrà darmi e le auguro una buona giornata.
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L'urologo ripone maggiore interesse nei disturbi urinari, più che nei diametri della prostata. Pertanto, quando la terpia medica non è sufficiente a compensare i disturbi in modo soddisfacente, si inizia a parlare di indicazioni operative. La terapia che lei sta seguendo è una delle più comuni associazioni, ovviamente l'efficacia, almeno teoricamente è riposta nella silodosina, l'altro prodotto è uno dei mille integratori alimentari che si trovano sugli scaffali del farmacista.
Specialmente dopo una certa età, la quantità di urina prodotta dai reni è maggiore durante la notte che durante il giorno. Questo è dovuto a meccanismi fisiologicamente non del tutto spiegabili (posizione sdraiata? variazioni della temperatura? il buio?). Questo giustifica in alcuni casi l'aumento della frequenza notturna (nicturia), ovviamente se c'è già qualche disturbo ostruttivo alla base, questo ne risulta amplificato.
Specialmente dopo una certa età, la quantità di urina prodotta dai reni è maggiore durante la notte che durante il giorno. Questo è dovuto a meccanismi fisiologicamente non del tutto spiegabili (posizione sdraiata? variazioni della temperatura? il buio?). Questo giustifica in alcuni casi l'aumento della frequenza notturna (nicturia), ovviamente se c'è già qualche disturbo ostruttivo alla base, questo ne risulta amplificato.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1k visite dal 20/07/2018.
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