calcolosi recidivante

Salve, ho quasi 59 anni, più o meno curo l’alimentazione, faccio attività fisica (corsa), peso 70kg. Mi rivolgo di nuovo a voi per un altro episodio di colica. Rifaccio un escursus della mia situazione:
30 GIUGNO 2016: due episodi di dolore basso ventre lato sinistro a distanza di 6-7 ore uno dall’altro, non molto forti, controllati con tachipirina, da ecografia effettuata in P.S. ospedale, è risultata seguente diagnosi: presenza di calcolo di 8 mm. calici inferiori rene sx. Si consiglia dieta mediterranea e bere molta acqua.
20 LUGLIO 2016: rifaccio ecografia con seguente diagnosi: Reni in sede con quota indenne. Indice cortico midollare nella norma. Microlite caliciale medi di sx. Non uropatia ostruttiva bilaterale. Vescica indenne. Prostata nei limiti. Terapia idripinica. Tisana con phillantus Niruri.
31 MAGGIO 2017: di nuovo ecografia per monitorare la mia situazione con seguente diagnosi: alte vie urinarie nella norma. Reni in sede, nella norma per dimensioni e morfologia. Assenza di dilatazione calico-pielica bilaterale, microspots ipercogeni bilateralmente, specie a sinistra senza segni di urostasi. Profilo capsulare conservato. Vescica distesa, assenza di formazioni litiasiche o proliferative endoluminali. Prostata modicamente aumentata di volume. RPM assente. Si consiglia di bere 1,5 litri di acqua al giorno.
30 APRILE 2018: altro episodio di colica, sempre lato sinistro, con un po’ di nausea, non molto forte, di circa 20 minuti, questa volta con urine di colore scuro, che man mano dopo la colica diventano chiare. Il mio medico curante ha fatto lo stick delle urine con risultato di sangue nelle stesse. Preoccupato, ho rifatto ecografia in data 08.05.2018 con diagnosi uguale alla precedente con l’aggiunta di: piccola formazione litiasica di 4 mm caliceale a sinistra. Prostata aumentata di volume, calcifica - RPM assente. L’urologo, tranquillizzandomi, mi ha riferito che sono un soggetto predisposto; ha trovato anche della renella diffusa, consigliandomi di bere molta acqua.
30 GIUGNO 2018: altro episodio di colica, sempre lato sinistro, non molto forte, controllato con tachipirina, di nuovo con urine scure, che diventano chiare dopo che la colica è passata.
Abuso della vostra gentile cortesia e disponibilità per sapere se, visto l’ultimo episodio di colica, devo di nuovo fare ecografia per monitorare l’apparato urinario o altro per liberarmi di questa renella/calcolo oppure devo abituarmi a convivere. Volevo aggiungere che l’acqua la bevo quasi tutti i giorni!!! Ho rilevavo anche che il periodo di coliche è più o meno sempre lo stesso, fine primavera, inizio estate. Lo so, sono stato un po’ prolisso, però volevo darvi più elementi per valutare e fare diagnosi. Vi ringrazio per quanto fate. Salutoni
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il ripetersi di coliche e fastidi, a fronte di un quadro ecografico poco significativo impone a nostro parere il completamento delle indagini con una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto. In particolare abbiamo dei dubbi sul destino di quel calcolo di 8 mm riscontrato all'interno del rene due anni orsono e mai più chiaramente descritto in seguito.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
salve, come consigliato da lei, ho fatto rx diretta renale con il seguente risultato: non evidenti formazioni litiasiche radiopache a livello delle logge renali e lungo il decorso delle vie urinarie bilateralmente. Fleboliti nella piccola pelvi bilateralmente.
ho fatto anche la URO TC S/MDC l’indagine eseguita con tecnica spirale multistrato, nelle sole condizioni basali, ha fatto apprezzare: reni in sede, regolari per morfologia e volume, senza evidenti calcoli né segni di urostasi; ureteri di normale calibro e decorso; presenza di multipli fleboliti pelvici; vescica normodistesa, esente da alterazioni parietali o endoluminali, dal consulto con l'urologo, mi ha prescritto una compressa di calcomev plus a mattina e una di spasmex a sera x 20 giorni, sospendere per 1 mese e poi riprendere per altri 20 giorni.
Volevo un suo parere, grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Con la certezza che non vi siano calcoli nelle vie urinarie, qualsiasi consiglio generaloe ha un suo significato. Noi non siamo così affezionati agli integratori ( che avrebbero un senso solo se assunti continuativamente, ma per quanto? ...) in genere ci limitaiamo a consigliare una abbondante idratazione ed un basso consumo di sale.
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Utente
Utente
Salve, ho quasi 60 anni, più o meno curo l’alimentazione, faccio attività fisica (corsa), peso 72 kg. Mi rivolgo di nuovo a voi per un altro episodio di colica.
21 FEBBRAIO 2019: mattina, episodio di colica lieve, controllato con tachipirina, urine non limpide, ore 18:00 dolore lieve, altra tachipirina, in serata dolore sempre più intenso/forte controllato con toradol fiala (guardia medica). Mattina del 22 febbraio 2019, durante minzione, espulsione piccolo calcolo.
27 MAGGIO 2019: - DOTT .X , ecografia vie urinarie (reni, vescica), reni non dilatati con micro litiasi bilaterale maggiore a destra, vescica regolare.
Dopo aver esposto la mia situazione, le mie domande e i miei dubbi:
-dalle ecografie fatte è sempre risultato il calcolo (4mm.) fianco sinistro, dalla UroTac, invece no, come mai? Evidentemente non era un calcolo, ma se così fosse, le diverse coliche avute erano dovute a cosa, in quanto dopo di loro ho fatto ecografia e il calcolo era ancora li?
-Dalla urotac si vede anche eventuale renella?
I fleboliti pelvici multipli cosa sono?
-La terapia datami il 19 luglio scorso, va bene per sciogliere eventuali residui o devo fare altro?
Sono stato un pò prolisso, però ho esposto tutta la mia situazione da due anni ad oggi con diverse ecografie fatte, dirette renali e UroTac, ora cosa devo fare?
L’ultima colica del 21.02.2019 può aver eliminato il famoso calcolino di 4 mm., che da ultima ecografia non viene menzionato e l’urologo mi ha riferito, però, che sono pieno di renella e devo bere molta acqua, nient’altro.
Però pur bevendo circa due litri di acqua al giorno, la renella è sempre lì, come mai?
L’acqua levissima va bene per il mio caso?
Vorrei, se possibile, vostri suggerimenti.
Grazie per quanto fate, saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
In linea di massima, la TAC è assai più sensibile dell’ecografia, permettendo di individuare con certezza concrezioni fino a 2-3 mm anche lungo il decorso dell’uretere, laddove l’ecografia ha un lungo tratto cieco . Come abbiamo più volte affermato, noi non crediamo molto alla renella intesa come sabbia più o meno ondeggiante nell’urina. Chi è geneticamente molto predisposto alla formazione di calcoli ha quasi sempre delle minuscole calcificazioni a placca sulle papille renali, dette placche di Randall , su queste in circostanze predisponenti si accrescono i calcoli veri e propri. In una situazione ad elevata recidiva di calcoli come la sua, almeno una volta andrebbero però effettuati esami di sangue ed urine diretti allo studio del metabolismo (calcio, fosforo, ac. urico, magnesio, ossalati, citrati, eccetera. Un nostro collega che si occupi di calcolosi od un nefrologo la sapranno eventualmente consigliare. Raramente si ottengono comunque risultati grossolanamente alterati.
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Utente
Utente
se lei nota nel colloquio, ho fatto sia rx diretta renale con il seguente risultato: non evidenti formazioni litiasiche radiopache a livello delle logge renali e lungo il decorso delle vie urinarie bilateralmente. Fleboliti nella piccola pelvi bilateralmente.
Ho fatto anche la URO TC S/MDC con il seguente risultato: l’indagine eseguita con tecnica spirale multistrato, nelle sole condizioni basali, ha fatto apprezzare: reni in sede, regolari per morfologia e volume, senza evidenti calcoli né segni di urostasi; ureteri di normale calibro e decorso; presenza di multipli fleboliti pelvici; vescica normodistesa, esente da alterazioni parietali o endoluminali.

Mi riferisco allo scorso mese di luglio 2018.
La microlitiasi bilaterale, invece, che mi hanno riscontrato nell'ecografia del 27 maggio u.s. si riferisce a calcoli di piccolissime dimensioni (3-4 mm.)?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
La radiografia è l’accertamento meno sensibile in assoluto. La TAC non si può ripetere troppo sovente per motivi non oncologici, comunque è molto più precisa dell’ecografia, che soprattutto in occasione di piccoli calcoli può incorrere in artefatti o false immagini.
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