Una presunta prostatite
Salve sono un ragazzo di 21 anni, vorrei esporvi il mio problema.
Nel mese di agosto accusando sintomi, quali bruciore durante e dopo
la minzione con minimo sanguinamento, mi è stata diagnosticata una cistite.
Per motivi di tempo e di lavoro non ho potuto effettuare esami delle urine ed urincultura per accertare il tutto,
ma con la cura antibiotica prescritta, 2 pastiglie di Ciproxin 250 mg al dì, la presunta cistite è guarita.
Circa un mese fa si ripresentano quasi gli stessi sintomi accusati mesi prima, ma questa volta senza nessun sanguinamento.
Rivolgendomi dal mio medico di famiglia, che nel frattempo è cambiato per cambio di residenza, ed esponendo il problema, lui esclude che si tratti di cistite
ma diagnosticherà una presunta prostatite. Mi prescriverà una cura antibiotica con Tavanic 500 mg al dì.
Per gli stessi motivi, di lavoro e studio, ho potuto fare gli analisi solo dopo la cura antibiotica, andata a buon fine, e non prima quando i sintomi erano molto evidenti.
Dalle analisi delle urine, urinucultura e dal PSA tutti i valori risultano normali.
Ma nonostante gli analisi escludano qualsiasi forma di infezioni o altro io continuo giornalmente ad accusare pesantezza a livello della vescica e un fastidio continuo al pene (all'uretra),
che si acutizza quando sono impossibilitato ad andare in bagno.
Al mio medico ho spiegato quanto suddetto ed ho anche spiegato che caratterialmente sono un tipo ansioso ed ho notato che questi sintomi si presentato soprattutto in periodo di esami o di forti stress.
Secondo il suo parere questa pesantezza e questo fastidio siano dovuti a fattori ansiosi poiché tendo a somatizzare stress a livello di vescica ecc e mi ha detto di prendere 2 pastiglie di Buscopan
quando comincio ad accusare questi fastidi.
Avendo notato che anche senza alcun tipo di stress, ed eliminando cibi e bevande, quali caffè ecc, (senza però aver provato a prendere il Buscopan),
il senso di pesantezza alla vescica e fastidio al pene continuano, chiedo a voi un parere sulla mia vicenda.
Confidando in una vostra risposta ringrazio e saluto cordialmente.
Nel mese di agosto accusando sintomi, quali bruciore durante e dopo
la minzione con minimo sanguinamento, mi è stata diagnosticata una cistite.
Per motivi di tempo e di lavoro non ho potuto effettuare esami delle urine ed urincultura per accertare il tutto,
ma con la cura antibiotica prescritta, 2 pastiglie di Ciproxin 250 mg al dì, la presunta cistite è guarita.
Circa un mese fa si ripresentano quasi gli stessi sintomi accusati mesi prima, ma questa volta senza nessun sanguinamento.
Rivolgendomi dal mio medico di famiglia, che nel frattempo è cambiato per cambio di residenza, ed esponendo il problema, lui esclude che si tratti di cistite
ma diagnosticherà una presunta prostatite. Mi prescriverà una cura antibiotica con Tavanic 500 mg al dì.
Per gli stessi motivi, di lavoro e studio, ho potuto fare gli analisi solo dopo la cura antibiotica, andata a buon fine, e non prima quando i sintomi erano molto evidenti.
Dalle analisi delle urine, urinucultura e dal PSA tutti i valori risultano normali.
Ma nonostante gli analisi escludano qualsiasi forma di infezioni o altro io continuo giornalmente ad accusare pesantezza a livello della vescica e un fastidio continuo al pene (all'uretra),
che si acutizza quando sono impossibilitato ad andare in bagno.
Al mio medico ho spiegato quanto suddetto ed ho anche spiegato che caratterialmente sono un tipo ansioso ed ho notato che questi sintomi si presentato soprattutto in periodo di esami o di forti stress.
Secondo il suo parere questa pesantezza e questo fastidio siano dovuti a fattori ansiosi poiché tendo a somatizzare stress a livello di vescica ecc e mi ha detto di prendere 2 pastiglie di Buscopan
quando comincio ad accusare questi fastidi.
Avendo notato che anche senza alcun tipo di stress, ed eliminando cibi e bevande, quali caffè ecc, (senza però aver provato a prendere il Buscopan),
il senso di pesantezza alla vescica e fastidio al pene continuano, chiedo a voi un parere sulla mia vicenda.
Confidando in una vostra risposta ringrazio e saluto cordialmente.
[#1]
Caro signore,
ben raramente nel maschi si osserva la cistite, il più delle volte è una prostato-cistite.
Dal momento che permangono sintomi anche dopo terapia antibiotica apparentemente congrua, nonostante gli esami siano negativi, le consiglio vista da uno specialista. Potrebbero (uso il condizionale visto che siamo via web) essere presenti foci infettivi/infiammatori che non danno segno sè sugli esami di laboratorio. La cosa va valutata in corso di visita.
Faccia sapere come vanno le cose se vuole
ben raramente nel maschi si osserva la cistite, il più delle volte è una prostato-cistite.
Dal momento che permangono sintomi anche dopo terapia antibiotica apparentemente congrua, nonostante gli esami siano negativi, le consiglio vista da uno specialista. Potrebbero (uso il condizionale visto che siamo via web) essere presenti foci infettivi/infiammatori che non danno segno sè sugli esami di laboratorio. La cosa va valutata in corso di visita.
Faccia sapere come vanno le cose se vuole
[#2]
Ex utente
La sintomatologia è praticamente la stessa accusata mesi addietro, ma senza nessun bruciore e sanguinamento durante la minzione.
Lei pensa che la cura di Tavanic 500 mg non sia stata adeguata per risolvere il problema??
L'assunzione di alcol (birra) potrebbe aver riportato eventualmete infiammazione a livello di prostato o vescica in precedenza guarita con la cura fatta??
Teoricamente con una cura adeguata antibiotica si dovrebbe poter risolvere la "ricaduta" avuta per una"distrazione"(assunzione di alcol)?
Grazie per la sua disponibilita
Lei pensa che la cura di Tavanic 500 mg non sia stata adeguata per risolvere il problema??
L'assunzione di alcol (birra) potrebbe aver riportato eventualmete infiammazione a livello di prostato o vescica in precedenza guarita con la cura fatta??
Teoricamente con una cura adeguata antibiotica si dovrebbe poter risolvere la "ricaduta" avuta per una"distrazione"(assunzione di alcol)?
Grazie per la sua disponibilita
[#3]
Caro signore,
alcoolici e birra e cibi èiccanti, fritti, insaccati, cioccolato non giovano ad infiammazioni prostatiche. Usa terapia antibiotica è di solito sufficiente a ristabilere le cose. Vada da un collega con fiducia, che di qua posso solo dire che è problema risolvibile, poichè non posso visitare.
alcoolici e birra e cibi èiccanti, fritti, insaccati, cioccolato non giovano ad infiammazioni prostatiche. Usa terapia antibiotica è di solito sufficiente a ristabilere le cose. Vada da un collega con fiducia, che di qua posso solo dire che è problema risolvibile, poichè non posso visitare.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.3k visite dal 16/01/2009.
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