Orchiectomia destra

Buongiorno a tutto lo staff di Medicitalia, quest'oggi vorrei avere delucidazioni in merito all'orchiectomia con protesi testicolare che mi è stata proposta ieri in quanto i dolori cronici associati a orchiepididimiti recidivanti (con precedenti esplorazioni testicolari d'urgenza che hanno riscontrato malformazione ed asportazione parziale dell'epididimo, portatore di fibrosi cistica e agenesia totale del deferente dx e piccolo idrocele a sinistra) che da ormai 4 anni hanno abbassato la qualità della mia vita ed ogni 3/4 giorni torno in PS per questi dolori associati a vomito e febbre. Una volta firmato il consenso informato e l'accettazione del ricovero proprio oggi mi sono venuti dei dubbi che vorrei esporre:
1. Per quanto riguarda l'impianto della protesi c'è rischio di rigetto? Se si come si può ovviare a questo problema?
2. Durante l'intervento è necessario il catetere vescicale? (Lo chiedo perché ho la fobia)
3. Ci sono metodi per tutelare il testicolo controlaterale? Se si come si possono evitare imprevisti?
4. I tempi di recupero al 100% quali sono?
Ultima notizia ma non meno importante ho eseguito criosconservazione del liquido seminale (15 pailette) in 3 prelievi differenti
In attesa di riscontro porgo distinti saluti.
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 57k 1.2k
Gentile lettore,

decisione finale da prendere sempre con il suo urologo di fiducia e con lui discutere per bene i suoi dubbi e le sue paure.

Da questa postazione possiamo sintetizzare:
al quesito 1: sì "c'è il rischio di rigetto”;
al quesito 2 : no, non è necessario il catetere vescicale;
al quesito 3 : no, non ci sono metodi per tutelare il testicolo controlaterale;
al quesito 4 : generalmente , se non ci sono particolari problemi post-chirurgici “i tempi di recupero al 100% “ si avvicinano ai 15-20 giorni.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare indicazioni corrette e mirate e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Risposta utile1
Utente
Utente
La ringrazio, molto chiaro ed esauriente
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