Sintomi prostatici laser o embolizzazione
Gentili Colleghi,
sono un medico internista di 66 anni con sintomi di ipertrofia prostatica: in maniera incostante da 4-5 anni ho presentato mitto scarso, talvolta minzione imperiosa, 1 minzione notturna.
Da 1 anno i sintomi sono in peggioramento: 2-3 minzioni notturne (queste anche con attesa e minzione difficoltosa), minzioni frequenti anche durante il giorno con volumi di 150-200 ml. Occasionalmente minzione imperiosa con perdita di qualche goccia di urina.
Ho fatto una ECT addome che evidenza impronta vescicale da prostata aumentata (diametro trasverso 57 mm). PSA e routine normali.
Sono in trattamento con Tamsulosin 1 c die con beneficio solo parziale, specie sul mitto, ma la situazione attuale non mi consente una vita sociale normale: al massimo ogni 2 ore e mezza devo urinare.
A questo punto mi aspetto nel futuro la necessità di un qualche provvedimento.
Considerati gli attuali risultati e complicanze della terapia con laser, mi sono anche documentato sulla embolizzazione arteriosa che il Nice, da aprile 2018, ha inserito come terapia di elezione per l’ipertofia prostatica benigna previa attenta selezione dei pazienti fatta da urologo e radiologo.
https://www.nice.org.uk/guidance/IPG611/chapter/1-Recommendations
https://www.nice.org.uk/guidance/ipg611/evidence/overview-final-pdf-4840939693
Chiedo una cortese valutazione delle possibili modalità di selezione dei pazienti candidabili alla embolizzazione in base alla vostra esperienza visto che nella mia regione è ancora molto limitata.
Molte grazie dell’attenzione e complimenti per il vostro qualificato lavoro di supporto a noi pazienti.
sono un medico internista di 66 anni con sintomi di ipertrofia prostatica: in maniera incostante da 4-5 anni ho presentato mitto scarso, talvolta minzione imperiosa, 1 minzione notturna.
Da 1 anno i sintomi sono in peggioramento: 2-3 minzioni notturne (queste anche con attesa e minzione difficoltosa), minzioni frequenti anche durante il giorno con volumi di 150-200 ml. Occasionalmente minzione imperiosa con perdita di qualche goccia di urina.
Ho fatto una ECT addome che evidenza impronta vescicale da prostata aumentata (diametro trasverso 57 mm). PSA e routine normali.
Sono in trattamento con Tamsulosin 1 c die con beneficio solo parziale, specie sul mitto, ma la situazione attuale non mi consente una vita sociale normale: al massimo ogni 2 ore e mezza devo urinare.
A questo punto mi aspetto nel futuro la necessità di un qualche provvedimento.
Considerati gli attuali risultati e complicanze della terapia con laser, mi sono anche documentato sulla embolizzazione arteriosa che il Nice, da aprile 2018, ha inserito come terapia di elezione per l’ipertofia prostatica benigna previa attenta selezione dei pazienti fatta da urologo e radiologo.
https://www.nice.org.uk/guidance/IPG611/chapter/1-Recommendations
https://www.nice.org.uk/guidance/ipg611/evidence/overview-final-pdf-4840939693
Chiedo una cortese valutazione delle possibili modalità di selezione dei pazienti candidabili alla embolizzazione in base alla vostra esperienza visto che nella mia regione è ancora molto limitata.
Molte grazie dell’attenzione e complimenti per il vostro qualificato lavoro di supporto a noi pazienti.
[#1]
Caro Collega,
l'embolizzazione dell'adenoma prostatico, procedura di radiologia endovascolare e non urologica, è tuttora da considerarsi abbastanza sperimentale, considerata la casistica limitata, in Italia certamente molto bassa, tanto che noi non ne abbiamo mai avuto notizia. Si tratta di un approccio suggestivo, può essere che in futuro possa vedere una fortunata espansione. La realtà attuale è però questa, non sappiamo quanto possa essere produttivo approfondire il discorso, a meno che tu abbia traccia di qualche Collega radiologo interventista che vi si dedichi. Sappiamo comunque che si tratta di una procedura delicata, per la ultra-selettività dell'embolizzazione, necessita inoltre di un periodo di cateterizzazione successivo non propriamente breve,. A fronte di questo, oggi noi urologi possiamo proporre procedure laser di vario tipo, rapidamente efficaci e ormai basate su una vastissima casistica internazionale.
Cordiali saluti
l'embolizzazione dell'adenoma prostatico, procedura di radiologia endovascolare e non urologica, è tuttora da considerarsi abbastanza sperimentale, considerata la casistica limitata, in Italia certamente molto bassa, tanto che noi non ne abbiamo mai avuto notizia. Si tratta di un approccio suggestivo, può essere che in futuro possa vedere una fortunata espansione. La realtà attuale è però questa, non sappiamo quanto possa essere produttivo approfondire il discorso, a meno che tu abbia traccia di qualche Collega radiologo interventista che vi si dedichi. Sappiamo comunque che si tratta di una procedura delicata, per la ultra-selettività dell'embolizzazione, necessita inoltre di un periodo di cateterizzazione successivo non propriamente breve,. A fronte di questo, oggi noi urologi possiamo proporre procedure laser di vario tipo, rapidamente efficaci e ormai basate su una vastissima casistica internazionale.
Cordiali saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Caro Dott. Pinna,
molte grazie della sollecita e qualificata risposta.
Ero rimasto favorevolmente colpito dall'autorevolezza dell'istituto che ha rilasciato le raccomandazioni per l'utilizzo in elezione della embolizzazione nell'ipertrofia prostatica benigna in termini di sicurezza ed efficacia ed ho visto che in Italia stanno nascendo diversi centri in cui la si comincia a fare, sia nel pubblico che nel privato.
Penso che solo una stretta collaborazione tra Urologo e Radiologo interventista possa generare risultati favorevoli come quelli descritti dalla letteratura, pensiamo, solo come esempio, alla criticità della selezione dei pazienti ed al trattamento delle complicazioni....
Evidentemente, la cosa richiede ancora tempo e, nel frattempo, trovo molto giusto il tuo suggerimento di non abbandonare la vecchia via per la nuova.
Ancora grazie e buon lavoro.
molte grazie della sollecita e qualificata risposta.
Ero rimasto favorevolmente colpito dall'autorevolezza dell'istituto che ha rilasciato le raccomandazioni per l'utilizzo in elezione della embolizzazione nell'ipertrofia prostatica benigna in termini di sicurezza ed efficacia ed ho visto che in Italia stanno nascendo diversi centri in cui la si comincia a fare, sia nel pubblico che nel privato.
Penso che solo una stretta collaborazione tra Urologo e Radiologo interventista possa generare risultati favorevoli come quelli descritti dalla letteratura, pensiamo, solo come esempio, alla criticità della selezione dei pazienti ed al trattamento delle complicazioni....
Evidentemente, la cosa richiede ancora tempo e, nel frattempo, trovo molto giusto il tuo suggerimento di non abbandonare la vecchia via per la nuova.
Ancora grazie e buon lavoro.
[#4]
Buongiorno,
L'embolizzaione e' sicuramente tecnica relativamente giovane ma sta assumendo sempre più consensi nel panorama delle opzioni terapeutiche che possono essere offerte al paziente con adenoma prostatico sintomatico. Di sicuro e' la tecnica meno invasiva e con i minori effetti collaterali. Essendo tecnica relativamente nuova possiede ovviamente minori dati scientifici a lungo termine rispetto ad opzioni terapeutiche eseguite da più tempo.
Ci sono tuttavia centri in Italia che possiedono gia' una buonissima casistica e che riportano buonissimi risultati anche a distanza. Le consiglio di rivolgersi ad uno di questi centri per parlare direttamente con l'operatore che sapra' metterla' al corrente della propria esperienza e risultati.
L'embolizzaione e' sicuramente tecnica relativamente giovane ma sta assumendo sempre più consensi nel panorama delle opzioni terapeutiche che possono essere offerte al paziente con adenoma prostatico sintomatico. Di sicuro e' la tecnica meno invasiva e con i minori effetti collaterali. Essendo tecnica relativamente nuova possiede ovviamente minori dati scientifici a lungo termine rispetto ad opzioni terapeutiche eseguite da più tempo.
Ci sono tuttavia centri in Italia che possiedono gia' una buonissima casistica e che riportano buonissimi risultati anche a distanza. Le consiglio di rivolgersi ad uno di questi centri per parlare direttamente con l'operatore che sapra' metterla' al corrente della propria esperienza e risultati.
Dr. Tommaso Lupattelli
Specialista in radiologia e radiologia interventistica
Specialista in chirurgia vascolare
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9.5k visite dal 27/06/2018.
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