Rigonfiamento zona pubica a sinistra

Buongiorno gentili Urologi
intendo far presente questo, che (non da ora, ma da anni) presento un pò di rigonfiamento in zona pubica a sinistra, diciamo a 2 - 3 cm dalla base del pene, con angolo a 45 °, per dire, in zona laterale insomma. Preciso questo, che questo rigonfiamento rispetto alla zona destra che è piana, non è sempre uguale, a volte lo noto e altre volte no, ad esempio a volte stando sdraiato non si nota nulla. Anche al tatto, mi pare che questa zona premendo un pò la si avverta un pò più "dura", mentre dall'altro lato è morbido, però a volte pure questa zona sinistra, si presenta morbida, non è sempre uguale, insomma. Sospettando che fosse un'ernia, un paio di anni fa feci presente la questione al mio medico, il quale (quella volta...) mi visitò proprio, facendomi abbassare gli slip, poi disse una cosa tipo che non era ernia e che era che, sempre se non ho capito male, che nella fase della crescita il "peduncolo" o "funincolo" o nome simile, non lo so, o non si era collegato, o non era cresciuto o era andato di traverso...insomma un discorso che (specie ora) mi suona molto vago e se voi avete capito a cosa poteva il mio medico riferirsi, magari vi pregherei di spiegarmelo, grazie. Poi ebbi sempre un paio di anni fa la visita dall'urologo al quale chiesi se c'era ernia, lui mi visitò e mi disse che non era ernia, però ricordo che non insistetti a chiedere, cioè chiesi solo se lì avevo un'ernia, e la spiegazione si fermò lì. Cosa potrebbe essere a vostro avviso, da quello che ho riferito? ed è cosa su cui si dovrebbe / potrebbe intervenire?
Grazie, sempre
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Come può ben immaginare, a distanza e nell'impossibilità di una valutazione diretta, non è possibile esprimere alcun giudizio. L'ipotesi teorica di una punta d'ernia sarebbe la più comune, ma se due Colleghi l'hanno esclusa, non abbiamo motivo per non fidarci. Se è una cosa che si porta dietro da molto tempo e non le arreca fastidio, potrebbe davvero essere qualcosa di molto banale, legato ai muscoli addominali, alle loro fasce ed alle loro inserzioni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno dottor Piana
e grazie per la risposta. In effetti senza visonare, capisco che è difficile esprimersi con sicurezza.
Volevo chiederle, nell'ipotesi meno piacevole che fosse una punta di ernia, dovrei avvertire dolore o una forma di fastidio particolare, tale che non mi passerebbe inosservato? e sempre in caso punta ernia, si terrebbe lì in osservazione o andrebbe subito operata?
Non sento male, e sono diversi anni che me ne sono accorto, l'unica cosa è che al tatto in alcune occasioni avverto che è un pò più indurita ( e lievemente gonfia rispetto a zona dx ); per dirle, adesso che sono seduto e con l'addome dritto, insomma a 90 ° rispetto alle gambe, la zona dx e sx appaiono uguali e anche se spingo col dito, sento morbido uguale, se però mi stendo, allora al tatto appare un pochino più indurita, non so se questa osservazione può suggerire qualche idea..
Si i Suoi due Colleghi, dissero non ernia (2 anni fa), ricordo un particolare, che il mio Medico mi visito con me in piedi (mi fece levare gli slip), mentre l'Urologo, non so se perchè ero già steso in lettino per altri esami, mi palpò la zona con me disteso....
Cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Per valutare la presenza di una punta d’ernia bisogna visitare il paziente in piedi ed invitandolo a tossire mentre si palpa la zona inguinale. D’ogni modo, una puccola punta d’ernia può essere totalmente priva di sintomi e non vi è alcuna indicazione chirurgica.
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Utente
Utente
Salve a tutti
e Grazie dottor Piana, quindi anche se fosse una punta di ernia, non sarebbe preoccupante e nessun intervento
Saluti cordiali
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Utente
Utente
Salve Dottore
qui ci sono delle novità, purtroppo,nel senso che notando in questi ultimi giorni che c'è un pò questo rigonfiamento quando sto in piedi, mi sono da solo abbastanza convinto che qualcosa non è a posto e che ci potesse esere un'ernia inguinale (il rigonfiamento a sx nella bassa zoina pubica) e poco fa sono andato dal mio medico che ora pure lui ha parlato di ernia inguinale, da verificare, non ha posto urgenze (da me sollecitato a sapere) però ha disposto visita chirurgica per patologia erniaria. Mi viene da chiedere come un paio di anni fa non mi parlò di ernia ma di "funincolo", spero che non sia stata sottovalutata la questione quella volta, forse sarà stata in fase minima e non degna, questo non lo so, spero che questo tempo non sia stato fatale, dico per la patologia. Non è che sento male, sento "smuovere" qualcosa ogni tanto e una "puntina" ogni tanto. Lui il medico mi ha parlato come se niente fosse, ma per me la cosa è preoccupante. Volevo chiedere una cosa, ma poi il chirurgo che visita, non dovrebbe richiedere non so una ecografia della zona, della parete addominale, per completare la diagnosi? il mio medico non l'ha richiesta, ora.
L'idea di operarmi mi "terrorizza", ma so bene che per l'ernia non c'è altro rimedio. Come funziona in genere, cioè potrebbe anche dirmi che non è particolarmente urgente nel senso che non succede niente di aggravante se si attende un pò e si tiene monitorata la situazione? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
E' assolutamente inutile star qui a baloccarsi tra le ipotesi, abbiamo comunque dei dubbi che si possa trattare di qualcosa di grave o addirittura "fatale", come lei dice senza il minimo senno. Sentiamo cosa ne dice il chirurgo generale, senza timori esagerati ed assurde paranoie.
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Utente
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Salve Dottore
beh, devo correggere il senso di ciò che intendevo riferire, con quel "fatale". Il termine è drammatico, ma non volevo significare "fatale" per la vita - questo lo capisco e lo spero (!) - me è nel contesto del mio ragionamento, cioè intendevo dire che il fatto che un paio di anni fa non rilevarano ernia (spero, devo pensare a ragione) non abbia pregiudicato qualcosa ora.
Per dirla con termini assai banali, solo per dare l'idea, che quella volta non si sia voluto prosciugare una piccola pozzanghera ed ora ci ritroviamo un lago..giusto per rendere l'idea in modo grossolano, ovvio! ma speriamo non sia così!
Buona serata
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Utente
Utente
Dottore salve, oggi ho avuto la visita chirurgica e il Chirurgo ha confermato ernia inguinale, a dire il vero sono rimasto un pò interdetto e non ho avuto il riflesso di chiedergli alcune cose, cioè alcune gliele ho chieste ma solo di una cosa importante me ne sono accorto dopo...mi spiego, lui mi ha visitato in piedi palpandomi sotto da destra verso sinistra facendomi tossire ogni tanto, mi ha detto che l'ernia è bilaterale anche se sul lato per cui ero andato, il sx, è più pronunciata..mi ha addirittura messo in intervento chirurgico programmato urgenza C, mi ha detto sarà tra 4 - 5 mesi (in un ospedalino nell'entroterra)..sono rimasto perplesso su questo fatto che mi ha detto ernia bilaterale, poi però nel foglio ha scritto;
" Giunge per ernia inguinale sinistra....nega farmacoallergie....IPB in terapia...Viene messo in lista attesa per intervento di alloplastica inguinale sinistra in anestesia locale in regime DH". So che non è sua stretta competenza e mi scuso, poi Le chiederò una cosa di Sua pertinenza, però questo fatto che a parole il Chirurgo ha detto bilaterale e scritto a sinistra, mi ha un pò confuso. Forse che se è piccola non intervengono? ma quando "aprono", già che ci sono, non le potrebebro fare entrame cioè i due lati?? mah! Ovviamente solo leggendo il foglio fuori dell'ospedale, me en sono accorto, altrimenti glielo avrei chiesto. Non potrei chiedere - penso io da profano - una ecografia della parete addominale che sentenzi a dovere come stanno le cose, se la devono operare solo a sinistra o bilateralmente?
Detto questo, poichè io ho problemi di IPB, in una logica di intervento di IPB, ci sono problemi se uno ha avuto una operazione di ernia? c'è conflitto tra i due interventi? cosa sarebbe meglio fare prima, l'intervento per ipertrofia prostatica, o per ernia?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Sostanzialemnte le ernie si operano quando danno fastidio o quando sono a rischio di complicazioni. Nel suo caso ci pare si manifesti a mala pena solo la prima condizione ... Pertanto il chirurgo ha pensato (almeno dal suo punto di vits) che sia opportuno chiudere la porta più grande. Se dovessero essere operate indistintamente tutte le ernie inguinali non ci sarebbero chirurghi e letti d'ospedale abbastanza!
Oggigiorno praticamente tuti gli intervent per IPB sono eseguiti per via endoscopica, pertanto - anche se mai fosse - la precedente chirurgia erniaria non avrebbe alcuna rilevanza.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottor Piana
la Sua spiegazione sul comportamento del chirurgo è logica, in effetti io non ho particolari fastidi un pò come a volte come un senso di pesantezza avrà fatto la sua valutazione e cioè che è da operare, non mi è molto chiaro (ma magari cercherò di tornare 2 minuti in quell'ambulatorio e farmi spiegare) il fatto che mi ha detto che qualcosa c'è pure sul lato destro, e capire perchè una volta che "aprono" già che ci sono non "rattoppino" entrambi i lati. Sperò di capirne di più.
Sul rapporto Ernia e interventi IPB, è chiarissimo quello che scrive, e ci credo che oramai gli interventi sono praticamente quasi tutti endoscopici, io però ero rimasto alle parole che mi disse l'urologo diversi anni fa, ovvero mi disse che nel mio caso, quando sarà il caso di fare intervento per IPB, nel mio caso l'ottimale sarebbe quella tradizionale "a cielo aperto"; poi se in questi anni ha cambiato idea, ancora non lo so. Quindi il mio quesito era ponendo la condizione "estrema" di intervento a cielo aperto: ci sarebbero "conflitti"e controindicazioni nel caso uno avesse già subito intervento per ernia?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gli interventi a cielo aperto per ingrossamento prostatico sono diventati rarissimi e perlopiù riservati ad ingrossamenti fuori misura o rare complicazioni, situazioni che si incontrano in meno dell'1% dei casi.
In chirurgia, la posizione del "dato che ci siamo ..." non è sempre così razionalmente applicabile. Il buon senso dice invece che è opportuno fare solo quanto strettamente indispensabile.
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Utente
Utente
Grazie dottore
dovrei dire bene se ad oggi le operazioni tradizionali di prostata a "cielo aperto" sono meno del 1 %, e sarebbe pure sciocco porsi già tra quel 1 %, anche se - con sorriso di traverso - devo dire che spesso si è verificato che se c'era 1 caso, beh quello era io....quando avevo neanche 3 anni e sbagliarono buste analisi in ospedale e venne fuori che dovevo morire per leucemia, che in realtà non avevo, quanti errori del genere? penso espero pochi, e non sto a dire delle conseguenze drammatiche che in famiglia portò la notizia...nei militari un collega aviere con una pallina da tennis da rimbalzo a circa 3 mt mi centrò esattamente l'orecchio - io ero estraneo al gioco, lui tirava la pallina contro un muro ma quella volta rimbalzò storta, io ero solo lì' nella zona - lacerandomi la membrana timpanica; se prova miliardi di volte, non ci riesce più, e Le assicuro che sarebbe bastato che l'impatto fosse stato spostato di 1 cm in qualsiasi direzione, e non avrei subito danno al timpano...e il monitor che mi han fatto cadere c'entrandomi il 5 metatarso causandomi danno al piede.....e potrei continuare..per cui sono razionale, ma spesso la jella ci ha visto bene, con me, purtroppo, quindi quel 1 % che cita...
Va beh tornando completamente sul pezzo, dottore, i risultati che si ottengono con chirurgia enodoscopica per IPB, suppongo col laser, sono sovrapponibili a quelli con la tradizionale a cielo a perto? nelle varie ecografie di anni fa il volume prostata era sempre più o meno sui 100 cc, poi una volta feci una eco transrettale e li mi pare si parlasse di totale quasi 140 cc...ora e già da un pò prendo pure la dutasteride, non so il volume attuale, penso quello discrimini la tipologia di intervento, non è così?
Una serena domenica
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
I risultati sono sostanzialmente gli stessi, con netta riduzione dei rischi di sanguinamento, dei tempi di cateterismo e ricovero. Non modificati sono invece i tempi di stabilizzazione post-operatoria che si assestanno mediamente sui 30-40 giorni.
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Utente
Utente
Bene dottore, grazie, buongiorno
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