Prostatite giovanile- cura e diagnosi
Salve a tutti, avrei bisogno di un consulto. Ho 22 anni (quasi 23) e sono alto 1.83. Dopo un leggero bruciore durante la minzione e post-eiaculazione ho deciso di recarmi dall'urologo che mi ha diagnosticato, dopo la palpazione della prostata ed ecografia, una congestione prostatica. Mi ha prescritto ciproxin per 10 giorni e supposte topster. Inizialmente i sintomi erano alleviati se non del tutto spariti ma nell'ultimo giorno di cura e nei giorni successivi alla fine della cura i sintomi sono tornati ed anche leggermente peggiorati.
Mi sono risentito con l'urologo e mi ha consigliato di effettuare spermiocoltura e tampone uretrale per verificare eventuali infenzioni batteriche, nonostante io abbia appena finito la cura antibiotica.
È possibile effettuare questi esami se la cura è appena terminata? (precisamente il giorno 3 luglio)
Partendo dal fatto che non è un dolore lacinante ma piuttosto un fastidio, è veramente necessario effetturare un esame invasivo e doloroso come il tampone uretrale o posso cominciare facendo spermiocolturao o nel caso urinocoltura?
Mi sono risentito con l'urologo e mi ha consigliato di effettuare spermiocoltura e tampone uretrale per verificare eventuali infenzioni batteriche, nonostante io abbia appena finito la cura antibiotica.
È possibile effettuare questi esami se la cura è appena terminata? (precisamente il giorno 3 luglio)
Partendo dal fatto che non è un dolore lacinante ma piuttosto un fastidio, è veramente necessario effetturare un esame invasivo e doloroso come il tampone uretrale o posso cominciare facendo spermiocolturao o nel caso urinocoltura?
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Gentile lettore,
le valutazioni colturali possono essere fatte, per evitare falsi negativi, dopo almeno 15 giorni dalla fine dell'antibioticoterapia.
Il tampone uretrale, se fatto in ambiente aggiornato e dedicato, non è un'indagine invasiva, esistono infatti "tamponcini" uretrali che sono molto più piccoli dei tamponi vaginali che purtroppo molte volte vengono utilizzati invece di quelli uretrali.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica diretta rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
le valutazioni colturali possono essere fatte, per evitare falsi negativi, dopo almeno 15 giorni dalla fine dell'antibioticoterapia.
Il tampone uretrale, se fatto in ambiente aggiornato e dedicato, non è un'indagine invasiva, esistono infatti "tamponcini" uretrali che sono molto più piccoli dei tamponi vaginali che purtroppo molte volte vengono utilizzati invece di quelli uretrali.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica diretta rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 06/06/2018.
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