Bruciore zona ano-scrotale

Tenterò di essere conciso.

Ecco i miei sintomi.
Difficoltà nella minzione. Il getto (piuttosto debole) deve essere quasi “spinto” e poi quando è pronto ad uscire, sembra quasi voler tornare indietro.
A quel punto, mi prende un bruciore interno e un lieve dolore che dall’inguine arriva al fianco destro e/o sinistro ove si localizza sotto alle costole quasi sul retro schiena e a volte permane anche dopo la minzione che comunque sembra per lo più parziale.
Infatti nel corso della giornata sono costretto a ricorrervi più volte pur bevendo nella norma (circa un litro e mezzo di acqua al giorno)
Se per causa di forza maggiore sono costretto a ritardare la minzione, nel momento della stessa, questo diviene piuttosto acuto tanto da costringermi a sospenderla temporaneamente.

Il pene è costantemente arrossato, ma non in maniera regolare. Presenta zone chiare a fianco a zone più rossastre che si concentrano soprattutto attorno alla fessura di uscita dell’urina e intermamente ad essa.

La minzione è poi piuttosto difficoltosa dopo il rapporto sessuale.
Dopo l’eiaculazione il fastidio e il bruciore sono intensi e l’urina sembra non riuscire a trovare la via d’uscita. Nonostante lo stimolo e la spinta, non esce nulla.
A volte debbo attendere anche un’ora o più prima di riuscire.

Un altro sintomo è il senso di tensione e di pesantezza, nella zona compresa fra lo scroto e l’ano e a livello dei testicoli.
E’ come una presenza fastidiosa, non propriamente dolorosa che però è costante.

Durante il rapporto, il fastidio aumenta e interferisce con l’erezione stessa.
Se anche riesco a mantenerla, sono spesso sul punto di eiaculare. Ho difficoltà a trattenermi quasi come se dovessi urinare, ed è una sensazione veramente fastidiosa. Un senso di bruciore che mi accompagna durante il rapporto.

Ho avuto un unico episodio di emospermia (una piccola traccia di sangue tipo capillare) circa un anno e mezzo fa ma i controlli hanno dato fortunatamente esito negativo.
Ho fatto le analisi delle urine e lo spermiogramma circa un anno fa, e sono risultati negativi.

Il mio medico curante mi ha prescritto una cura antibiotica a base di Levoxacin 500, coadiuvata da altri farmaci: Serpens, Mictasone e Mobic.
Dopo questa cura che mi ha prescritto per un tempo piuttosto lungo, mi ha detto di prendere un farmaco (di cui ora non ricordo il nome) che agisce sulla muscolatura che comanda lo sfintere involontario della vescica. In questo modo secondo lui, una volta risolta l’infiammazione, dovrei agevolare lo svuotamento che comunque anche in epoca passata debbo dire non è mai stato particolarmente rapido.

Credo sia importante riferire anche che tempo fa con la mia partner con la quale c’è reciproca fedeltà e ultradecennale conoscenza, ho avuto rapporti anali non protetti da profilattico.
Di comune accordo abbiamo “esplorato” questa nuova esperienza. E’ possibile che, nonostante le accortezze, i miei problemi siano dovuti ai batteri presenti nel tratto anale?

Un’ultima cosa.
Anche nella eiaculazione, da sempre, ho avuto livelli di “getto” molto modesti. Praticamente lo sperma fuoriesce anzicchè uscire a getto.

Ringraziando per la cortese risposta, invio cordiali saluti.
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
caro lettore 10775,

lei ha descritto con dovizia di particolari il quadro clinico di una Prostatite-Prostatodinia, cioè uno stato infiammatorio della prostata che determina o si associa ad una gamma molto varia di sintomi.
Il suo medco sembra aver ben inquadrato la patologia e la terapia
segua i suoi consigli
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Pozza, ho letto il Suo prezioso consulto e naturalmente La ringrazio anche per la solerzia, oltre al fatto che in parte mi ha tranquillizzato.
Nel frattempo ho provveduto ad effettuare dietro consiglio del medico curante anche una ecografia che ha dato fortunatamente esito negativo. Solo un rene più piccolo dell'altro per probabile congenicità ma nessun problema a vescica e prostata.
Si direbbe quindi una prostatite e naturalmente proseguirò la cura di antibiotici prescritta.
Avrei però a questo punto piacere di capire le cause di questa infezione.
Può essere stata causata dalla pratica del coito anale non protetto da profilattico?
La prego di chiarirmi questo punto ed eventualmente di consigliarmi su quali possano essere i rimedi (... a parte quello più radicale di astenermi da ciò!)
Come Le ho già scritto infatti non ho rapporti con altre persone che non siano mia moglie e presto sempre molta attenzione (forse troppa) all'igiene personale e ai contatti nei bagni pubblici.

Grazie per la risposta.
Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
si potrebbe esserne la causa
meglio usare il preservativo

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com