Flusso minzione
Salve
Soffro da ormai più di un anno di prostatite, e leggo spesso che tra i sintomi più frequenti ci sia l'indebolimento del flusso minzionale. Mi chiedevo quindi: in base a cosa si stabilisce se il flusso è debole o meno? Si definisce debole in quanto a chi lo avverte balza all'occhio la differenza? Si tratta di una differenza sostanziale con un "ordinario" flusso? Per intenderci, molto scolasticamente: l'urina esce poca, lentamente, come un rubinetto non funzionante? O si tratta di una cosa su cui soltanto un occhio ben allenato può farci caso? La domanda mi perseguita da settimane. Avendo sovente atteggiamenti psicotici al riguardo (la prostatite ha aumentato dubbi e insicurezze), mi chiedevo... "La faccio bene oppure no?"
Grazie per l'attenzione!
Soffro da ormai più di un anno di prostatite, e leggo spesso che tra i sintomi più frequenti ci sia l'indebolimento del flusso minzionale. Mi chiedevo quindi: in base a cosa si stabilisce se il flusso è debole o meno? Si definisce debole in quanto a chi lo avverte balza all'occhio la differenza? Si tratta di una differenza sostanziale con un "ordinario" flusso? Per intenderci, molto scolasticamente: l'urina esce poca, lentamente, come un rubinetto non funzionante? O si tratta di una cosa su cui soltanto un occhio ben allenato può farci caso? La domanda mi perseguita da settimane. Avendo sovente atteggiamenti psicotici al riguardo (la prostatite ha aumentato dubbi e insicurezze), mi chiedevo... "La faccio bene oppure no?"
Grazie per l'attenzione!
[#1]
Salve
capisco il suo dubbio anche perché uno non ha dei valori di riferimento.
Esiste un esame semplicissimo che si chiama uroflussometria che permette in pochi minuti di quantizzare la forza del nostro flusso che viene misurato in ml/ secondo, si tratta di fare effettivamente pipì dentro l’imbuto collegato a un trasduttore a sua volta collegato un pc che processa il segnale, spesso viene fatta in totale privacy essendo ormai dotati quasi tutti gli apparecchi di meccanismo wireless
capisco il suo dubbio anche perché uno non ha dei valori di riferimento.
Esiste un esame semplicissimo che si chiama uroflussometria che permette in pochi minuti di quantizzare la forza del nostro flusso che viene misurato in ml/ secondo, si tratta di fare effettivamente pipì dentro l’imbuto collegato a un trasduttore a sua volta collegato un pc che processa il segnale, spesso viene fatta in totale privacy essendo ormai dotati quasi tutti gli apparecchi di meccanismo wireless
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
[#2]
Utente
Grazie per la risposta!
Anche il dottore mi chiese se il flusso fosse normale... lì per lì mi venne spontaneo dire che mi sembrava tutto a posto, poi il dubbio. A questo punto però credo avrebbe dovuto consigliarmi questa uroflussometria a prescindere... Magari non l'ha fatto perché, ecco, stiamo sempre lì... magari contava sul fatto che mi sarebbe balzata all'occhio la differenza!
Alla prossima visita, chiederò.
Anche il dottore mi chiese se il flusso fosse normale... lì per lì mi venne spontaneo dire che mi sembrava tutto a posto, poi il dubbio. A questo punto però credo avrebbe dovuto consigliarmi questa uroflussometria a prescindere... Magari non l'ha fatto perché, ecco, stiamo sempre lì... magari contava sul fatto che mi sarebbe balzata all'occhio la differenza!
Alla prossima visita, chiederò.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 22/05/2018.
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