Vie seminali infiammate

Dopo oramai sei mesi di agonia,mi è stato riscontrato :
Vie seminali ingrossate
varicocele di primo grado (dicono influente)
apididimo e prostata ..chi dice lievemente ingrossati chi nei limiti....
chi dice prostatite abatterica ..chi ipertrofia prostatica....

La mia storia è semplice....Dicembre 2017...a seguito di un rapporto sento come un gonfiere nel durante..sulla parte sx dell inguine....
Dopo un giorno iniziano i dolori...dall inguine al testicolo sx....

In primis faccio un ecografia inguinale e testicoli....
e qui un tecnico mi diagnostica epididimo ingrossato. ...e cisti su testicolo sx...

Mi reco da un urogolo..e questi mi smentisce quasi in toto l eco ...facendone opportunamente un altra....
Da qui risulta un ipertrofia prostatica...con vie seminali infiammate. ...
A tale diagnosi ci sono da prendere integratori ...per l ipertrofia...

i dolori susseguono e quindi vado in ospedale...
da qui altro urologo altra diagnosi...
l ipertrofia non c è le vie seminali ingrossate si...ma miracolosamente dice che l epididimo sta bene e non ci sono cisti...
Alche ' per lui è PROSTATITE....
esami di batteri subspermiocultura non evidenziano...nulla ...alche' abatterica...

la terapia stavolta antibiotici ed antinfiammatori....

passa un mese ....i dolori ci sono se cammimando urto sul testicolo sx....o se sto seduto...se continuo ad urtare..s infiamma il dolore...
in più dopo il sesso...dopo un 15 min..o più. .mi iniziano delle fitte alla base del pene.

Adesso mi chiedo ...come posso fare ad avere una diagnosi certa...e una terapia valida...

e cmq non ho dolore durante la iaculazione..ne se sto urinando...
ma cmq il flusso dell urina è meno forte d un tempo....

secondo voi è ipertrofia..e' prostatite..cos è?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
GHentile lettore,

una diagnosi mirata e certa in queste situazioni cliniche complesse ed ingarbugliate solo un bravo ed esperto andrologo, dopo valutazione clinica in diretta, gliela può fare.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica reale rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
la domanda però adesso è un attimo più mirata. ...
prostatite e ipertrofia...mi è stato dato antibiotico associato a flaminase...

passati 7 giorni nessun riscontro positivo...

pertanto premesso che alla spermiocultura non vi sono batteri....

ha senso continuare con gli antibiotici? ...

io oramai non ci credo più che il problema sarà risolto...spero solo in un miracolo. ..
.ma almeno non vorrei intaccare altri organi con il bombardamento di questi medicinali...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Visto che ha le indagini colturali bene ora risentire in diretta il suo specialista di riferimento; sarà lui ad indicarle poi la strada da seguire e se si può sospendere l'antibiotico-terapia.
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Utente
Utente
Dott Beretta
Premetto che l antibiotico mi è stato dato post risultati culturali...poiché a detta dell urologo puo' capitare che non sia evidenziato un virus.

Dopo tanti mesi di agonia ,ciò che ho capito è che nel campo dell urologia si va per tentativi senza un qualcosa di certo. ..si va più o meno per esclusione.
Purtroppo per me che sono paziente non è una bella cosa apprendere ciò.
Sono ad ogni modo costretto a capire leggere ed informarmi magari per confrontarmi in diretta con l urologo per cercare insieme la via della salvezza ...semmai esista.
Nessuno può giustamente opinare il lavoro altrui...ma personalmente...non credo sia bello bombardare di medicinali senza una sicura diagnosi. ...ma del resto questi sono pensieri di una persona frustata da dolori ....
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Sono questi i pensieri con cui deve confrontarsi con il suo specialista di fiducia.
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Utente
Utente
non voglio disturbarla oltre...solo per dirle che al mio urologo le mie perplessità sono state esternate...ma la risposta è che in ambito mondiale. ..una prostatite abatterica non è risolvibile in modo sicuro...si brancola nel buio...
Saluti dott Beretta
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Non "si brancola nel buio" ma può essere corretto dire che "...una prostatite abatterica non è sempre risolvibile in modo sicuro..."
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