Ipertrofia verum montanum, discreta impronta prostatica mediana e simmetrica
G.mi dottori,
vi ringrazio per il consulto e per l'aiuto che potrete darmi. Vi scrivo perchè ormai da novembre a seguito di una infiammazione uro-seminale dovuta a un'eccessiva attività sessuale ho spesso bisogno di urinare. L'infiammazione Iniziale mi dava dolore all'uretra e alla punta del pene poi piano piano è rimasta solo una frequenza minzionale eccessiva con urgenza (ogni 2 ore circa) e di notte o ogni 4/5 ore. Tutto iniziò il 2 novembre 2017 con dolore forte all'uretra e alla punta del pene scatenatisi poco dopo un orgasmo. Riporto qui i referti di tutte le analisi che ho fatto nella speranza che possiate più o meno spiegarmi cosa ho:
Esame delle urine 16/12/2017: tutto negativo
Ecografia transrettale e sovrapubica 31/01/2018: L'esame evidenzia una ghiandola prostatica di volume normale con numerose calcificazioni a carico di entrambe i lobi. Esiti di pregresse Flogosi. Vescica normo distesa a pareti regolari con residuo post minzionale valutabile in 100cc.
Uroflussometria 07/02/2018: Voiding time: 53s - Flow time TQ 27s - Time to max Flow TQmax 8s - Max Flow rate Qmax 21.4 ml/s - Average Flow Rate Qave 9.5 ml/s - Voided Volume Vcomp 261ml ..........................Flusso in 2 tempi con ?(urolici, molici, modici, non si capisce) ai limiti, lieve residuo post minzionale valutabile in 40cc.
Uretrocistografia retrograda e minzionale 23/04/2018:
Non si rilevano alterazioni parietali organiche a carico della vescica le cui pareti si distendono regolarmente all'introduzione del contrasto.
Presenza di una discreta impronta prostatica mediana e simmetrica.
Nella fase preminzionale pronta apertura del collo vescicale con formazione di un discreto cono minzionale. Ipertrofia del verum montanum. Regolare deflusso dell'urina iodata a carico della quale non si rilevano apprezzabili alterazioni organiche fisiologica.
Fisiologico il residuo postminzionale.
da novembre ho preso di tutto: dal ciproxin al tavanic, dal deprox al prostamol, dal cistalgan al omnic e fermenti lattici, insomma le terapie complete per infiammazione prostatica le ho seguite tutte. Ora mi rimane: urgenza minzionale specie se bevo un litro, bisogno di urinare ogni 2 ore massimo, viaggi in auto infernali (come se la macchina scatenasse l'urgenza). Una minzione nottura dopo 4/5 ore fissa. Eiaculazione senza schizzo, poco sperma e subito dopo l'orgasmo glande che diventa paonazzo (un rosso rosa anomalo) per circa un minuto per poi tornare normale. Sperma di colore normale ma poco e spesso un po separato dal liquido prostatico. Sperma che rimane dentro l'uretra e che viene espulso con la successiva minzione. Sperma quasi assente se si presentano masturbazioni quotidiane (poche gocce). Non capisco se devo sospendere l'attività sessuale per mesi oppure se questa non c'entra nulla con la guarigione. In ogni caso erezioni forti ogni tanto solo al mattino e spesso anche al mattino erezioni presenti ma non perfette.
RingraziandoVi molto per l'aiuto vi saluto
onestamente a quanto racconta sembra essere affetto da una modesta stenosi uretrale o del meato
con tutti i limiti del consulto on line e sperando di non peccare di presunzione sarei propenso a proporre una
uretro cistoscopia in sedazione per uno studio accurato di tuta l'uretra..dal meato al collo vescicale
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
la ringrazio molto per la consulenza e, se non le sembro eccessivamente sfacciato, vorrei farLe alcune domande:
Ma esattamente "discreta impronta prostatica mediana e simmetrica" che cosa significa? c'è un'ipertrofia? la prostata spinge sulla vescica? o è segno di infiammazione? o non vuol dire nulla ed è una frase di rito per dire che sta bene?
e invece: "Ipertrofia verum montanum" che cosa significa? riguarda il collicolo seminale? è ipertrofico perchè infiammato? e la soluzione a questa ipertrofia è un operazione?
Vorrei infine aggiornarLa sulla situazione. A seguito di un astinenza di circa 15 giorni il flusso è leggermente migliorato (non so se dipenda dal catetere che hanno inserito per l'uretrocistografia). Certo lo stimolo a urinare c'è sempre, la mattina meno intenso e alla sera fisso (non insopportabile ma c'è). L'ultima eiaculazione ha avuto regolare schizzo anche se il liquido seminale non era molto denso, e il glande si è si arrossato, ma meno del solito. A seguito di questa eiaculazione per circa 3 giorni sono stato quasi bene poi da ora piano piano lo stimolo a urinare sta tornando. Quindi in pratica l'eiaculazione se effettuata ogni 15/20 giorni sembrerebbe per qualche giorno rilassare la zona, se invece il tempo si abbrevia l'infiammazione potrebbe acutizzarsi.
Una cosa è certa così non si puo' andare avanti.....
ringraziandovi per tutto quanto potrete fare, nelle possibilità di consulto a distanza ovviamente, vi porgo cordiali saluti
Quanto da Lei descritto sembra di suggerire una situazione infiammatoria e pertanto sarebbe utile una spermiocoltura.
Per quanto riguarda la giusta ipotesi del collega ,lei riferisce di aver eseguito una uretrocistografia retrograda e minzionale ma nel referto non vedo cenno della descrizione dell'uretra che sarebbe decisamente utile.
I dati riferiti alla prostata danno un quadro tipico da prostatite cronica ( v. calcificazioni, ipertrofia del veru montanum).
Inoltre il residuo post-minzionale che varia come volume ma sempre presente e i dati uroflussometrici confermano la diagnosi di patologia cronica della prostata.
A mio personale avviso ,una volta appurato che non esiste un'infezione in atto (che casomai si dovrà trattare) si dovrebbe procedere ad una TURP (resezione trans-uretrale della prostata-
Dr. eduard bercovich
La ringrazio molto per la chiara consulenza, credevo che la TURP fosse indicata per l'ipertrofia prostatica non immaginavo si potesse utilizzare anche per una prostatite cronica. Credevo con che con opportune attenzioni la prostatite cronica poteva piano piano arretrare fino a scomparire, ma sto vedendo sulla mia pelle che è pura utopia...probabilmente è come dice Lei, mi rimane solo il dubbio del fatto che essendo la zona perennemente e cronicamente infiammata potrebbe peggiorare a seguito di una resezione (sapevo che gli interventi vanno effettuati senza infiammazione, ma questa infiammazione è cronica, non se ne va mai, al massimo si affievolisce ma di base rimane li fissa).
Grazie in ogni caso per l'aiuto datomi fin ora
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