Dolore perineale
Buongiorno scrivo per chiedervi un consulto circa un dolore che mi da fastidio da ormai alcuni anni. É un dolore che va e viene ma da gennaio circa è diventato piu persistente. Sento un dolore nella zona perineale soprattutto in erezione, a gambe chiuse o da seduto. Soprattutto in erezione mi sembra come se il perineo fosse molto gonfio e duro, é una cosa normale dovuta all'erezione o vi é un problema? Perché poi torna ad sgonfiarsi e sembrerebbe tutto nella norna.Inoltre ultimamente ho notato che l'eiaculazione avviene in maniera più lenta, non saprei come spiegarmi meglio. A volte inoltre dopo eiaculazione sento un forte bruciore al prepuzio.
Elencati i sintomi devo dire che gia 3 anni fa feci esami e visite urologiche che però non riscontrarono nessuna anomalia, esami urine, colturale dello sperma, ecografia prostatica sovrapubica. Il problema è che é difficile stabilire la diagnosi perché le possibili cause sono molteplici. Infatti soffro di spondilolistesi e 6 anni fa mi sono operato per scivolamento della vertebra e mi hanno inserito una placca. Cio potrebbe far pensare ad una nevrosi al livello perineale. Inoltre ho dolore a volte al livello inguinale ed il medico ha pensato si trattasse di pubalgia. E soffro anche di emorroidi o forse ragadi, visto che a volte c'è sangue esterno nelle feci (ho fatto gli esami non vi é sangue occulto) e sento un po di dolore al passaggio delle feci e alterno periodi di stipsi a periodo di colite. Tuttavia il gastroenterologo disse che non c'erano ragadi o emorroidi secondo lui ma forse poteva essere un polipo(?).
Comunque ora sto rifacendo di nuovo analisi urine, sperma e Psa.
Come dovrei agire in seguito secondo voi? Perché la mia paura e che se tali esami non porteranno a niente mi ritroverò come in passato con un nulla di fatto ma sta volta sento che il dolore aumenta (anche quando cammino a volte sento dolore perineo/ano) rispetto alle altre volte che si affievoliva.
Inoltre un' ultima cosa il medico mi ha prescritto ecografia testicolare dicendo che nel database era la cosa piu vicina al perineo e mi ha detto al limite di specificare la zona al momento dell'esame. Ma secondo voi é fattibile? Non vorrei perdere tempo e soldi per un esame che non serve. Grazie.
Elencati i sintomi devo dire che gia 3 anni fa feci esami e visite urologiche che però non riscontrarono nessuna anomalia, esami urine, colturale dello sperma, ecografia prostatica sovrapubica. Il problema è che é difficile stabilire la diagnosi perché le possibili cause sono molteplici. Infatti soffro di spondilolistesi e 6 anni fa mi sono operato per scivolamento della vertebra e mi hanno inserito una placca. Cio potrebbe far pensare ad una nevrosi al livello perineale. Inoltre ho dolore a volte al livello inguinale ed il medico ha pensato si trattasse di pubalgia. E soffro anche di emorroidi o forse ragadi, visto che a volte c'è sangue esterno nelle feci (ho fatto gli esami non vi é sangue occulto) e sento un po di dolore al passaggio delle feci e alterno periodi di stipsi a periodo di colite. Tuttavia il gastroenterologo disse che non c'erano ragadi o emorroidi secondo lui ma forse poteva essere un polipo(?).
Comunque ora sto rifacendo di nuovo analisi urine, sperma e Psa.
Come dovrei agire in seguito secondo voi? Perché la mia paura e che se tali esami non porteranno a niente mi ritroverò come in passato con un nulla di fatto ma sta volta sento che il dolore aumenta (anche quando cammino a volte sento dolore perineo/ano) rispetto alle altre volte che si affievoliva.
Inoltre un' ultima cosa il medico mi ha prescritto ecografia testicolare dicendo che nel database era la cosa piu vicina al perineo e mi ha detto al limite di specificare la zona al momento dell'esame. Ma secondo voi é fattibile? Non vorrei perdere tempo e soldi per un esame che non serve. Grazie.
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Talora lo strenuo tentativo di ricondurre tutti i problemi ad un'unica causa può essere vano e controproducente. Nel variegato elenco di manifestazioni che lei ci riferisce ve ne sono alcune che potrebbero essere ricondotte ad una causa neurologica, altre ad una più banale irritazione prostatica, verosimilmente favorita da una condizione intestinale non perfetta. Per il versante neurologico, realisticamente non vi sono in effetti accertamenti che possano inequivocabilmente evidenziare e chiarire qualcosa. Purtroppo anche per il versante prostatico non vi è molto di più, è ben noto che in queste situazioni disturbi anche intensi si accompagnano perlopiù ad accertamenti poco o per nulla alterati. La soluzione più verosimile è affidarsi ad un nostro Collega che unisca pazienza e sensibilità e con il quale lei intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 17/04/2018.
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