Prostatite e infiammazione vescica
Salve,
Ho 27 anni e da circa 5 anni combatto contro prostatiti e infiammazioni varie. Mi spiego meglio, 5 anni fa avvertendo bruciore dopo la minzione ho fatto dei controlli.L'esame antibiogramma liqu. seminale evidenziava numerose colonie di enterococcus faecalis e staphylococcus aureus resistenti.L'ecotomografia prostatica trans-rettale ha riportato:porzione centrale della ghiandola occupata da una piccola formazione fibroadenomatosa ad ecostruttura omogenea, labbro posteriore del collo vescicale irregolare per la presenza di alcune frange iperecogene(edema?), il resto nella norma. La terapia ai tempi è stata ciproxin che però non portò nessun beneficio.
Dopo altri consulti e terapie a base di altri antibiotici tipo mictasone o di ciproxin a maggior dosaggio ho avuto problemi gastrointestinali come reflusso, gastrite con dovute analisi(radiografie e colonscopia) e terapie (gaviscon, omeprazen, etc.)e che ancora oggi avverto.Essendo poi vegetariano da 8 anni i dottori mi hanno consigliato una dieta con molte fibbre.
Con il passare degli anni e lasciando passare un pò di tempo da una terapia all'altra nelle analisi successive si alternavano momenti dove erano assenti batteri nell'urinocoltura e nella spermiocoltura ad altri dove erano presenti batteri diversi dai loro precedenti.
Negli anni i consulti con medici differenti sono stati diversi, le spermiocolture e le urinocolture innumerevoli dando sempre gli stessi risultati. Nessuna terapia ha mai portato a risultati positivi per il mio dolore post minzione, facendomi abituare ormai al bruciore tanto da far caso quando esso non era presente, e direi una decina di volte in 5 anni!
In questo periodo ho cominciato ad avvertire bruciore alla vescica persistente , una sensazione di peso e un'aumento delle minzioni giornaliere, il bruciore post minzione che prima era breve ora dura un pò di più e il flusso soprattutto verso la fine della minzione è ad intermittenza. Come se non bastasse mi è stata riscontrata una micosi sul pene che sto curando con gentamicina crema e fluconazolo compresse. Dopo l'ennesima urinocoltura e spermiocoltura risultate negative l'urologo ha effettuato tamponi uretrali dove sono state riscontrate numerose colonie di staphylococcus aureus e mi ha fatto un'ecografia alla vescica dove appare normale tranne che per numerose frange al collo (quelle che avevo anche 5 anni fa) e 3 calcificazioni nella prostata (probabilmente per le troppe prostatiti).
Per curare il batterio ho assunto Avalox 400 ma non ha dato alcun risultato, il bruciore alla vescica persiste durante tutta la giornata, e quello post minzione anche. Il mio "attuale" urologo dice che sinceramente non sa cosa fare, l'unica cosa che mi ha prescritto è Uticran integratore alimentare a base di mirtillo!!!
Ormai credo di essere un caso più unico che raro!
Vorrei sapere cosa ne pensate e quale tipo di terapia potrebbe rivelarsi utile a questo punto.
grazie in anticipo.
Ho 27 anni e da circa 5 anni combatto contro prostatiti e infiammazioni varie. Mi spiego meglio, 5 anni fa avvertendo bruciore dopo la minzione ho fatto dei controlli.L'esame antibiogramma liqu. seminale evidenziava numerose colonie di enterococcus faecalis e staphylococcus aureus resistenti.L'ecotomografia prostatica trans-rettale ha riportato:porzione centrale della ghiandola occupata da una piccola formazione fibroadenomatosa ad ecostruttura omogenea, labbro posteriore del collo vescicale irregolare per la presenza di alcune frange iperecogene(edema?), il resto nella norma. La terapia ai tempi è stata ciproxin che però non portò nessun beneficio.
Dopo altri consulti e terapie a base di altri antibiotici tipo mictasone o di ciproxin a maggior dosaggio ho avuto problemi gastrointestinali come reflusso, gastrite con dovute analisi(radiografie e colonscopia) e terapie (gaviscon, omeprazen, etc.)e che ancora oggi avverto.Essendo poi vegetariano da 8 anni i dottori mi hanno consigliato una dieta con molte fibbre.
Con il passare degli anni e lasciando passare un pò di tempo da una terapia all'altra nelle analisi successive si alternavano momenti dove erano assenti batteri nell'urinocoltura e nella spermiocoltura ad altri dove erano presenti batteri diversi dai loro precedenti.
Negli anni i consulti con medici differenti sono stati diversi, le spermiocolture e le urinocolture innumerevoli dando sempre gli stessi risultati. Nessuna terapia ha mai portato a risultati positivi per il mio dolore post minzione, facendomi abituare ormai al bruciore tanto da far caso quando esso non era presente, e direi una decina di volte in 5 anni!
In questo periodo ho cominciato ad avvertire bruciore alla vescica persistente , una sensazione di peso e un'aumento delle minzioni giornaliere, il bruciore post minzione che prima era breve ora dura un pò di più e il flusso soprattutto verso la fine della minzione è ad intermittenza. Come se non bastasse mi è stata riscontrata una micosi sul pene che sto curando con gentamicina crema e fluconazolo compresse. Dopo l'ennesima urinocoltura e spermiocoltura risultate negative l'urologo ha effettuato tamponi uretrali dove sono state riscontrate numerose colonie di staphylococcus aureus e mi ha fatto un'ecografia alla vescica dove appare normale tranne che per numerose frange al collo (quelle che avevo anche 5 anni fa) e 3 calcificazioni nella prostata (probabilmente per le troppe prostatiti).
Per curare il batterio ho assunto Avalox 400 ma non ha dato alcun risultato, il bruciore alla vescica persiste durante tutta la giornata, e quello post minzione anche. Il mio "attuale" urologo dice che sinceramente non sa cosa fare, l'unica cosa che mi ha prescritto è Uticran integratore alimentare a base di mirtillo!!!
Ormai credo di essere un caso più unico che raro!
Vorrei sapere cosa ne pensate e quale tipo di terapia potrebbe rivelarsi utile a questo punto.
grazie in anticipo.
[#1]
Gentile lettore,
nel suo lungo iter ha verificato l'impatto sulla sua sintomatologia di farmaci della famiglia degli alfa-litici (alcuni nomi: Mittoval, Omnic, Xatral, etc)?
nel suo lungo iter ha verificato l'impatto sulla sua sintomatologia di farmaci della famiglia degli alfa-litici (alcuni nomi: Mittoval, Omnic, Xatral, etc)?
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#3]
Si potrebbero. Questi farmaci non sono antibiotici, ciè non combattono infezioni, ma hanno l'obiettivo di "rilassare" la muscolatura della prostata e della base della vescica, impattando positivamente sulla sintomatologia. Alcuni di questi farmaci hanno come effetto sessuale collaterale l'eiaculazione retrograda/aneiaculazione (all'orgasmo lo sperma non esce dalla punta del pene ma può in parte o totalmente refluire in vescica per il rilassamento del collo vescicale). Ma questo effetto collaterale è del tutto reversibile alla sospensione del farmaco.
Consideri comunque che non la sto invitando a usare autonomamente questi farmaci, ma a discutere con il suo urologo del loro potenziale ruolo nel suo caso.
Ci faccia sapere.
Consideri comunque che non la sto invitando a usare autonomamente questi farmaci, ma a discutere con il suo urologo del loro potenziale ruolo nel suo caso.
Ci faccia sapere.
[#4]
Utente
La ringrazio molto, e a giorni consulterò il mio medico per avere maggiori informazioni.
Volevo chiederle a cosa può essere dovuta questa infiammazione e il bruciore persistente. Forse a queste frange del collo vescicolare (che non so neppure bene cosa siano)o alla presenza dello staphylococcus aureus che mi è stato riscontrato qualche settimana fa attraverso i tamponi uretrali,alla micosi oppure all'insieme di questi fattori con l'aggiunta di prostatite cronica?
grazie ancora.
Volevo chiederle a cosa può essere dovuta questa infiammazione e il bruciore persistente. Forse a queste frange del collo vescicolare (che non so neppure bene cosa siano)o alla presenza dello staphylococcus aureus che mi è stato riscontrato qualche settimana fa attraverso i tamponi uretrali,alla micosi oppure all'insieme di questi fattori con l'aggiunta di prostatite cronica?
grazie ancora.
[#5]
Utente
L'urologo mi ha fatto fare un Uroflussometria che è risultata per lui nella norma, anche dopo avergli anticipato che è stata una minzione particolare vista la grande durata e l'aver tenuto l'urina per molto tempo la mattina dell'esame. Risultato:mi ha detto di farmi vedere da un dermatologo!!!sempre per il prurito al pene e poi di tornare da lui.
Sconfitto ho capito che il medico, scusate il termine, "non sapeva che pesci prendere" e ho cambiato specialista.
I risultati della visita sono ben altri. Prima di tutto mi ha detto che il mio flusso non sembra di un ragazzo della mia età ma di una persona di cinquant'anni, perchè è ad intermittenza e relativamente debole vista la forza che dovrebbe avere il mio muscolo. Inoltre ha evidenziato del tenesmo rettale durante l'esplorazione.
Quindi un'ipotetica diagnosi è che avendo il muscolo rettale poco dilatato questo può essere spesso infiammato e di conseguenza infiamma la prostata che ormai ha un'infiammazione cronica e la vescica con relativi problemi, minzioni frequenti, pesantezza pelvica, e bruciori prima e dopo la minzione con sgocciolamento e intermittenza finale.
Mi ha consigliato di farmi vedere da un proctologo per valutare se fosse il caso di effettuare una dilatazione rettale e poi di tornare da lui per un'altra uroflussometria.
Vorrei sapere cosa pensate di questa diagnosi.
grazie
Sconfitto ho capito che il medico, scusate il termine, "non sapeva che pesci prendere" e ho cambiato specialista.
I risultati della visita sono ben altri. Prima di tutto mi ha detto che il mio flusso non sembra di un ragazzo della mia età ma di una persona di cinquant'anni, perchè è ad intermittenza e relativamente debole vista la forza che dovrebbe avere il mio muscolo. Inoltre ha evidenziato del tenesmo rettale durante l'esplorazione.
Quindi un'ipotetica diagnosi è che avendo il muscolo rettale poco dilatato questo può essere spesso infiammato e di conseguenza infiamma la prostata che ormai ha un'infiammazione cronica e la vescica con relativi problemi, minzioni frequenti, pesantezza pelvica, e bruciori prima e dopo la minzione con sgocciolamento e intermittenza finale.
Mi ha consigliato di farmi vedere da un proctologo per valutare se fosse il caso di effettuare una dilatazione rettale e poi di tornare da lui per un'altra uroflussometria.
Vorrei sapere cosa pensate di questa diagnosi.
grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.7k visite dal 08/01/2009.
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