La fonte principale
Buon giorno, le volevo chiedere se le mai capitato un caso particolare come il mio e se esistono soluzioni concrete. Sono una ragazzo di 25 anni e da circa 7 anni soffro di un dolore al fianco DX molto molto fitto, di intensità variabile....il dolore si manifesta spesso nei fine settimana quando provo a rilassarmi un po', nel tempo ho tamponato con toradol e borse di acqua calde, negli ultimi tempi sta peggiorando e si manifesta almeno 5 o 6 volte seppur 8 in un mese, è un dolore che parte tipo pulsazione dal rene DX e man mano si infiamma portandomi anche dolori a lato appendice e scombussolamenti e malesseri addominali....come fosse un gonfiore addominale...ma la fonte principale di dolore parte dal rene e si propaga nel lato destro addominale...in casi di dolore estremo il punto principale di dolore e lato addominale ma sull'ultima costola DX lato interno, ho indagato con una Tac Multi-Slice con contrasto, al Cardarelli di Napoli e mi hanno diagnosticato un vaso anomale al rene DX, successivamente ho effettuato ecografie e urografie ed il risultato e' stato di un ingrossamento al rene DX altezza bacino, come il bacino ricevesse una pressione e pertanto manda in sofferenza il rene...tanti urologi mi hanno detto che l'operazione chirurgica e' inutile visto che sarebbe come sparare una mosca con un cannone, quindi mi hanno detto di tenermi il dolore purtroppo, c’è chi mi dice che non ci sono problemi un futuro, c’è chi mi dice che prima o poi vado incontro a gravi problemi, e' un fattore genetico, un qualcosa nato con me ed è azzardato operare visto le scarse possibilità di successo, non c'e', ne presenza di calcoli ne problemi appendice, il rene va in sofferenza causa la pressione di questo bacinetto co sto vaso anomalo....ogni uno dice qualcosa di diverso....ma il dolore nel tempo sta progredendo sia come intensità e come numero di manifestazioni, quando prendo le Toradol accompagnate da una fonte di calore piazzata sul lato DX addominale...per intenderci tra l'appendice e la costola, il dolore svanisce di intensità, come il calore rilassasse l'infiammazione e la pressione, lasciandomi dopo un po' di tempo circa 2 ore un forte indebolimento e un senso di stanchezza con addominali doloranti e un malessere gastrointestinale, come se l'infiammazione renale coinvolgesse anche il colon, noto che spesso e compromesso anche il mio intestino, visto che quando si manifesta il problema vado tante volte (3-4 volte) in bagno svuotandomi l’intestino e in quel periodo di insofferenza produco molto aria, dimenticavo di dirle che la sofferenza mi provoca stimoli urinari che in fondo sono di entità liquide scarse...ineffetti e' solo un forte stimolo ma poca urina...spesso anche in fase acute vado in bagno anche 7-10 volte al giorno
Questa anomalia potrebbe essere dovuta anche a stati emotivi? Stress? Alimentazione? Chiedo una delucidazione in merito. Grazie di cuore. Salvatore
Questa anomalia potrebbe essere dovuta anche a stati emotivi? Stress? Alimentazione? Chiedo una delucidazione in merito. Grazie di cuore. Salvatore
[#1]
Gentile Salvatore,
leggendo la sua mail considererei due ipotesi:
1. vaso anomalo che occasionalmente determina uno scompenso della pevi renale con colica conseguente; in questo caso una scintigrafia renale conn test al diuretico potrebbe dare qualche informazione;
2. una ipermobilità renale, cioè un rene che tende a muoversi verso il basso passando da disteso all'impiedi; questa possibilità può essere indagata con una urografia fatta da disteso ma con lastre scattate anche nella stazione eretta.
Sono certo che i Colleghi Urologi che l'hanno valutata hanno considerato queste ipotesi; cosa le hanno detto in merito?
leggendo la sua mail considererei due ipotesi:
1. vaso anomalo che occasionalmente determina uno scompenso della pevi renale con colica conseguente; in questo caso una scintigrafia renale conn test al diuretico potrebbe dare qualche informazione;
2. una ipermobilità renale, cioè un rene che tende a muoversi verso il basso passando da disteso all'impiedi; questa possibilità può essere indagata con una urografia fatta da disteso ma con lastre scattate anche nella stazione eretta.
Sono certo che i Colleghi Urologi che l'hanno valutata hanno considerato queste ipotesi; cosa le hanno detto in merito?
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Edoardo Pescatori, in merito alle sue ipotesi, il seccondo caso non lo ha mensionato mai nessuno è la prima volta che lo sento, nel primo caso le diro' che l'ultima ecografia fatta risale a 1 mese fa è le detto le seguenti diciture.... Rene dx-sx: morfovolumetricamente nei limiti, superficie regolare. Nefroparenchima ed ecostruttura regolare; a carico del rene dx si asservasi osserva ectasia calicopielica di medio grado. Alitiasico. Assenza di ectasia del tratto prossimale dell'uretere, mentre sia la vescica, fegato, colecisti,milza,pancreas si presentano in condizioni normali.
Nel 2003 ho fatto un TC ADDOME SUP.e INF. (senza e con mdc) = a dx l'arteria renale circonda anteriormente il giunto ureterale...entrambi i reni conservano una fisiologia funzionalità cn vie ecretrici non dilatate, fisiologico l'indice cortico-miduollare
Nel 2002 Feci un urografia e detto le seguenti diciture...Ombre renali in sede morfovolum. nei limiti.
Non immagini di calcoli urinari x-opachi.
Eliminazione in tempo normale ad a buona concentrazione del m.d.c. bilateralmente, con morfologia calico-pielo-ureterale conservata a sx, mentre a dx ipertono del giunto pielouretale, con calicopielectasia di lieve grado, senza alterazioni organiche caliciali;i gruppi caliciali e la pelvi presentano aspetto come da compressione estrinseca (reperto ecografico peraltro silente per formazione occupanti spazio).
Nel 2002 ho fatto anche un ecografia addome completo e si segnala al carico del rene dx una netta ectasia del bacinetto e di tutti i calici, non sembrerebbe dilatato il tratto prossimale dell'uretere.Poi segue una Ecotomografia renale bilaterale e dice che c'è una presenza di ectasia del bacinetto che si presenta come ptosico, ectasia del primo tratto prossimale dell'uretere di dx,
Infine Dott. non ricordo causa che non la trovo +, c'era uns referto che accertava la presenza di un vaso anomalo al rene dx.
Ora secondo una sua ipotesi una scintigrafia renale potrebbe essere valida?consideri che io non l'ho mai fatta, ma la mia domanda è perchè succede di tanto in tanto questa manifestazione di dolore..e va via con il calore? perchè mi compromette anche l'apparato gastrointestinale? Come diceva lei il dolore è quella di una colica e può durare anche 2 giorni, come puo' sparire entro mezzagiornata, quindi per farla breve lei è il primo che mi da ipotesi veramente valide....secondo lei e' un qualcosa che potrà peggiorare, operabile? risolvibile? come dovrei procedere per i prossimi passi....la ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi e le chiedo la gentilezza di illuminarmi una strada.....anche seguendo qualche consiglio..io vivo a Napoli ma molto spesso per lavoro resto anche molti giorni a Roma....quindi se mi darebbe delle delucidazioni...le sarei davvero grato....Eloquaci saluti Salvatore Romano.
Nel 2003 ho fatto un TC ADDOME SUP.e INF. (senza e con mdc) = a dx l'arteria renale circonda anteriormente il giunto ureterale...entrambi i reni conservano una fisiologia funzionalità cn vie ecretrici non dilatate, fisiologico l'indice cortico-miduollare
Nel 2002 Feci un urografia e detto le seguenti diciture...Ombre renali in sede morfovolum. nei limiti.
Non immagini di calcoli urinari x-opachi.
Eliminazione in tempo normale ad a buona concentrazione del m.d.c. bilateralmente, con morfologia calico-pielo-ureterale conservata a sx, mentre a dx ipertono del giunto pielouretale, con calicopielectasia di lieve grado, senza alterazioni organiche caliciali;i gruppi caliciali e la pelvi presentano aspetto come da compressione estrinseca (reperto ecografico peraltro silente per formazione occupanti spazio).
Nel 2002 ho fatto anche un ecografia addome completo e si segnala al carico del rene dx una netta ectasia del bacinetto e di tutti i calici, non sembrerebbe dilatato il tratto prossimale dell'uretere.Poi segue una Ecotomografia renale bilaterale e dice che c'è una presenza di ectasia del bacinetto che si presenta come ptosico, ectasia del primo tratto prossimale dell'uretere di dx,
Infine Dott. non ricordo causa che non la trovo +, c'era uns referto che accertava la presenza di un vaso anomalo al rene dx.
Ora secondo una sua ipotesi una scintigrafia renale potrebbe essere valida?consideri che io non l'ho mai fatta, ma la mia domanda è perchè succede di tanto in tanto questa manifestazione di dolore..e va via con il calore? perchè mi compromette anche l'apparato gastrointestinale? Come diceva lei il dolore è quella di una colica e può durare anche 2 giorni, come puo' sparire entro mezzagiornata, quindi per farla breve lei è il primo che mi da ipotesi veramente valide....secondo lei e' un qualcosa che potrà peggiorare, operabile? risolvibile? come dovrei procedere per i prossimi passi....la ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi e le chiedo la gentilezza di illuminarmi una strada.....anche seguendo qualche consiglio..io vivo a Napoli ma molto spesso per lavoro resto anche molti giorni a Roma....quindi se mi darebbe delle delucidazioni...le sarei davvero grato....Eloquaci saluti Salvatore Romano.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.1k visite dal 05/01/2009.
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