tumore alla prostata
gentili medici buonasera,
alcuni mesi fa a mio nonno di età 75 è stato diagnosticato un tumore maligno alla prostata di grado molto avanzato-La biopsia prostatica ha rilevato tumore in ogni punto della prostata (così mi è stato spiegato dal dottore) Il suo PSA si aggira tra i 30 e i 40 (non ricordo bene il numero esatto). Abbiamo eseguito tutti gli accertamenti necessari come tac e scintigrafia ossea e fortunatamente non hanno rilevato metastasi e per ora il tumore si trova ancora all'interno della prostata. I dottori ci hanno dato campo libero per decidere se preferiamo l'intervento (ricovero 15 gg in ospedale) o terapia (per 40 gg dovrebbe recarsi tutti gg all'ospedale).
Premettendo che mio nonno soffre anche di pressione bassa e di diabete secondo voi quale potrebbe essere la strada più corretta da prendere? quali sarebbero i benefici e gli effetti collaterali di entrambi??? il dottore a proposito dell'operazione ci ha fatti non poco preoccupare dicendoci che il rischio è molto alto e quindi potrebbe anche non farcela. Attualmente mio nonno sta bene, esce, si reca in campagna è autonomo.. Possibile che nonostante il suo ottimo stato di salute rischia cosi tanto??
alcuni mesi fa a mio nonno di età 75 è stato diagnosticato un tumore maligno alla prostata di grado molto avanzato-La biopsia prostatica ha rilevato tumore in ogni punto della prostata (così mi è stato spiegato dal dottore) Il suo PSA si aggira tra i 30 e i 40 (non ricordo bene il numero esatto). Abbiamo eseguito tutti gli accertamenti necessari come tac e scintigrafia ossea e fortunatamente non hanno rilevato metastasi e per ora il tumore si trova ancora all'interno della prostata. I dottori ci hanno dato campo libero per decidere se preferiamo l'intervento (ricovero 15 gg in ospedale) o terapia (per 40 gg dovrebbe recarsi tutti gg all'ospedale).
Premettendo che mio nonno soffre anche di pressione bassa e di diabete secondo voi quale potrebbe essere la strada più corretta da prendere? quali sarebbero i benefici e gli effetti collaterali di entrambi??? il dottore a proposito dell'operazione ci ha fatti non poco preoccupare dicendoci che il rischio è molto alto e quindi potrebbe anche non farcela. Attualmente mio nonno sta bene, esce, si reca in campagna è autonomo.. Possibile che nonostante il suo ottimo stato di salute rischia cosi tanto??
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Dopo i 70-75 anni le indicazioni all'intervento diventano discutibili per vari motivi, personalmente siamo sempre piuttosto dubbiosi, in particolare se vi sono dei problemi concomitanti, come molto spesso accade. Il diabete ad esempio è uno di questi. La radioterapia esterna potrebbe essere una buona soluzione alternativa, eventualmente appoggiata anche da una terapia ormonale di blocco androgenico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
In cosa consiste questa terapia ormonale di blocco androgenico?? Quande sedute dovrebbe fare?? Seguendo questa strada quante possibilità ha di guarire??? Quali sono i benefici e quali potrebbero essere gli effetti collaterali?? Ribadisco che lui ad oggi sta molto bene fisicamente tanto da non dimostrare la sua età. Ci dispiacerebbe tanto se questa terapia lo ammazzi pian piano fisicamente. Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 06/03/2018.
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