Prostatite cronica

Gentili dottori Vi chiedo delucidazioni cercando di sintetizzare una via crucis lunga anni.
Il tutto è iniziato circa 5 anni fa. quando si presentarano bruciori forti alla minzione. Appuntamento dall urologo, mi viene diagnostica prostatite senza preoccuparsi specificare di che tipo di cura, e tutto bene x 1 anno.
Dopo di che ricaduta, cambio ovviamente urologo e dopo accertamenti e viene fuori ueeaplasma. Una serie di cicli antibiotico x debellare l ureoaplasma mi provoca però il sorgere di altri batteri comuni. Quindi antibiotici su antibiotici fino ad negativizzare la situazione. Ora però permangono dolori e forse bruciori, tra cui a vescica piena stando seduto, a volte durante l eiaculazione e la minzione.
Mi potete dare lumi al riguardo di ciò. Sono molto affranto e dispiaciuto x la superficialità iniziale a scapito della mia salute.
Vi ringrazio.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

una prostatite cronicizzata può dare questi sintomi che possono purtroppo periodicamente ripresentarsi.

Le ricordo che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottore la ringrazio per la risposta e i consigli da lei apportatomi. Le chiedo una delucidazione al riguardo.. Negativizzata la situazione, se ho capito bene la prostatite da batterica si è tramutata in abatattirica? Almeno se Lei mi desse la conferma starei più tranquillo. Sarebbe il male minore a mio avviso, sapendo di non convivere con qualche batterio.
La ringrazio per la sua grande professionalità e disponibilità.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Se tutte le valutazioni colturali sono negative un'infiammazione della prostata diventa abatterica, cioè senza la presenza di batteri.
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Utente
Utente
La ringrazio dottore x le delucidazioni e i consigli.
Grazie x mettere la sua scienza a disposizione della comunità.
Saluti.
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Utente
Utente
Gentilissimo Dot. Beretta, mi scusi, ma ricollegandomi alla Sua ultima chiarificazione, mi pervade un dubbio sul significato di cronicità batterica. Mi spiego. Una volta debellato definitivamente uno più batteri con svariati cicli di antibiotici, il termine di cronicità batterica può essere discutibile..? Non riesco a capirlo. A differenza della cronicità abatterica alla quale si convive dopo magari una infezione curata male.
Non so se sono riuscito a rendere il senso della domanda.
La ringrazio per l attenzione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
No; non è riuscito a rendere il senso della domanda!
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Utente
Utente
Dottore io intendo, presumo sbagliando per cronicità batterica una infezione dove gli antibiotici non riescono a debellare l infezione. Invece seppur non semplicemente in codesta situazione si può intervenire con successo con mirate terapie, negativizzando la situazione. E qui nasce la mia confusione.
a differenza di una situazione abatterica cronica con la quale si cerca al meglio, di convivere datosi che la medicina non ha soluzione definitiva.
Mi scusi la mia ignoranza, ma spero di essere stato più chiaro.
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Utente
Utente
Dottore, oggi sono usciti gli esami di routine, la spermiocultura è uscita positiva allo staffilocco aureo. Era stato curato in passato con successo e le ultime spermioculture erano uscite tutte negative. Come è possibile?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Domanda la sua da un milione di euro; da questa postazione e senza la possibilità di una valutazione clinica diretta a noi è impossibile capire la sua reale situazione clinica ma , se microrganismo riscontrato, sarà sicuramente presente anche il relativo antibiogramma da seguire.

Senta ora in diretta sempre il suo urologo di fiducia.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie dottore.
Domani visita antibiogramma alla mano.
Speravo aver superato la fase batterica, in quanto le ultime spermiocultere nell ultimo anno, richieste perché pignolo, erano risultate tutte negative.
Escluderebbe la contaminazione del campione, o è una cosa possibile che avvenga perché soggetto?
Grazie di nuovo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
La contaminazione del campione è sempre possibili, valuti bene come lo ha raccolto .
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Utente
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Grazie Dottore
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