Litotrissia
Buongiorno, in seguito ad una colica renale ho scoperto di avere una idronefrosi di II grado in quanto il posizionamento del calcolo di 10 mm ostruiva il deflusso dell'urina. Con urgenza sono stato sottoposto ad un intervento in anestesia locale (epidurale) per il posizionamento di uno stent per mettere in sicurezza il rene (ho fatto terapia antibiotica) e mi è stato detto che avrei dovuto tenere lo stent per almeno 3 settimane e poi essere sottoposto a litotrissia per la polverizzazione del calcolo. Mi è stato detto che era necessario aspettare questo tempo perché lo stent permette di dilatare le vie altrimenti il laser non sarebbe riuscito ad entrare. Dopo 1 mese e mezzo sono stato sottoposto in anestesia totale alla litrotissia ma l'intervento non ha ottenuto il risultato previsto. Mi è stato detto che le vie non sono sufficientemente dilatate e la presenza dell'edema non ha permesso di raggiungere il calcolo correttamente che è stato polverizzato solo parzialmente in una piccola parte. Pertanto mi è stato reinserito lo stent e mi è stato detto che lo dovrò tenere un altro mese, 1 mese e mezzo ed essere sottoposto ad un altro intervento di litotrissia. Mi hanno detto che non è possibile stabilire prima se si è creato lo spazio necessario per inserire lo strumento. E' una situazione normale? Ho delle alternative? E nel caso in cui le vie non fossero dilatate a sufficienza tra un altro mese che alte alternative ho? Ringrazio anticipatamente per la risposta. Cordiali saluti.
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Caro utente,
è possibile. In alcuni casi l'uretere non è abbastanza compliante, ovvero non permette di essere dilatato adeguatamente per il passaggio dello strumentario. In tali casi non bisogna forzare la procedura ma fare esattamente come nel suo caso, quindi posizionare uno stent e aspettare. In questo periodo, verosimilmente, ci si auspica che l'edema si riduca e che la prossima volta si possa accedere al calcolo.
Se non dovessero essere possibile, si valuteranno eventuali alternative che non sono comunque prevedibili da questa postazione multimediale. Ogni calcolo e ogni paziente sono una storia a se.
Cordialità
è possibile. In alcuni casi l'uretere non è abbastanza compliante, ovvero non permette di essere dilatato adeguatamente per il passaggio dello strumentario. In tali casi non bisogna forzare la procedura ma fare esattamente come nel suo caso, quindi posizionare uno stent e aspettare. In questo periodo, verosimilmente, ci si auspica che l'edema si riduca e che la prossima volta si possa accedere al calcolo.
Se non dovessero essere possibile, si valuteranno eventuali alternative che non sono comunque prevedibili da questa postazione multimediale. Ogni calcolo e ogni paziente sono una storia a se.
Cordialità
Dr. Alessandro Izzo
www.studiomedicoizzo.it
dott.alessandro.izzo@gmail.com
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Utente
Buongiorno dott. Izzo, innanzitutto la ringrazio per la risposta. Ciò che non mi è stato chiarito sono le cause possibili dell'edema. Mi hanno prescritto una terapia antiffiammatoria che mi accingo ad iniziare ma non conoscendo le cause dell'infiammazione mi interrogo sulla sua efficacia. Inoltre visto che il mio uretere è stato definito letteralmente "brutto e malconcio" mi piacerebbe capire come mai è in queste condizioni, quali sono le possibili cause che lo rendono tale. Grazie per la pazienza. Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 17/01/2018.
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