Adenocarcinoma della prostata
Ho 68 anni. Non ho mai avuto problemi di tipo urologico. In seguito al PSA 6,3 mi hanno suggerito di effettuare biopsia prostatica. Questa è la diagnosi: Adenocarcinoma della prostata, grado 7 (3+4) di Gleason.
Estensione della neoplasia: B=30% C=80% G=15% della zona transizionale destra.
A)D)E)F) Tessuto prostatico con aspetti iperplastici, aree di atrofia e flogosi cronica aspecifica.
SCINTIGRAFIA OSSEA TOTAL BODY : non ha evidenziato focolai d'iperaccumulo del tracciante di possibile significato patologico secondario.
Cosa è possibile fare? Debbo proprio ricorrere all' asportazione totale o parziale, oppure radioterapia?
Mi hanno parlato della radiochirurgia. Sono molto confuso. Grazie
Estensione della neoplasia: B=30% C=80% G=15% della zona transizionale destra.
A)D)E)F) Tessuto prostatico con aspetti iperplastici, aree di atrofia e flogosi cronica aspecifica.
SCINTIGRAFIA OSSEA TOTAL BODY : non ha evidenziato focolai d'iperaccumulo del tracciante di possibile significato patologico secondario.
Cosa è possibile fare? Debbo proprio ricorrere all' asportazione totale o parziale, oppure radioterapia?
Mi hanno parlato della radiochirurgia. Sono molto confuso. Grazie
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La radioterapia alla sua età potrebbe essere la scelta ideale. Per un paziente con rischio intermedio di extracapsularità(Gleason 7, iPSA di 6,3), i risultati clinici sono sovrapponibili a quelli dell'intervento chirurgico. Con metodiche quali la RT conformazionale gli effetti collaterali sono abbastanza contenuti, che possono essere ulteriomente minimizzati con la IMRT/IGRT o Tomoterapia, metodiche ancora più sofisticate e accurate.
Anche la Brachiterapia, dopo valutazione della funzionalità minzionale e la valutazione delle dimensioni della prostata, può essere una opzione minimamente invasiva ed ugualmente efficace. Dell'intervento ne avrà già parlato l'urologo di riferimento. Chieda eventualmente anche un colloquio con un radioterapista, se decide di ponderare l'opzione non chirurgica o se questa non è percorribile per rischi dettati da contesutali co-morbidità(cardiopatia, diabete, ecc).
Prima di scegliere si informi, è un suo diritto.
Anche la Brachiterapia, dopo valutazione della funzionalità minzionale e la valutazione delle dimensioni della prostata, può essere una opzione minimamente invasiva ed ugualmente efficace. Dell'intervento ne avrà già parlato l'urologo di riferimento. Chieda eventualmente anche un colloquio con un radioterapista, se decide di ponderare l'opzione non chirurgica o se questa non è percorribile per rischi dettati da contesutali co-morbidità(cardiopatia, diabete, ecc).
Prima di scegliere si informi, è un suo diritto.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 24/12/2008.
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