Riabilitazione erettile dopo prostatectomia radicale

Ho 52 anni e il 5 novembre sono stato sottoposto ad una prostatectomia radicale per adenocarcinoma.Per fortuna tutto è andato per il meglio ,il tumore era circoscritto all'interno dell'organo e il PSA a distanza di un mese ha un valore di 0,002 . L'incontinenza urinaria mi da fastidio solo alla sera quando sono più stanco e tutto sembra andare per un lento ma continuo miglioramento. Il Chirurgo che mi ha operato mi ha prescritto il Cialis da assumere a distanza di 48 ore per un periodo indeterminato e comunque fino alla prossima visita di controllo(12 febbraio) . La mia domanda è : Perchè devo assumere ancora questo farmaco ,che tra l'altro mi provoca mal di testa e dolori muscolari, anche se dopo l'assunzione di 10 pastiglie a tuttoggi non ho avuto alcuna erezione ne diurna ne notturna anche in presenza di stimoli sessuali sia visivi che tattili ? L'intervento è stato eseguito con taglio retropubico e con tecnica nerve sparring DX .Se, come ho letto,il fascio nervoso destro anche se risparmiato è ancora sotto shock e quindi non riceve impulsi dal cervello che senso ha assumere questo tipo di farmaci senza che essi habbiano effetto ? Forse ho qualche altro tipo di lesione ? Tengo a precisare che prima dell'intervento la mia vita sessuale era perfettamente normale e senza nessun problema e che per me il ritorno ad una attività sessuale regolare e senza aiuto di farmaci riveste una certa importanza.Ringrazio per l'attenzione che vorrete prestarmi .Buone feste.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Egregio signore,
lei pone domande cui noi abbiamo risposto con congressi e circa 1200 articoli. Per cui provo a riassumere.
Il cialis tende conservare la muscolatura del pene, che potrebbe andare incontro a fenomeni di fibrosi dopo prostatectomia radicale, proprio per fenomeni di schoc al fascio.
Non è ben chiaro se questa riabilitazione sia veramente collegata ad una più pronta ripresa erettile, ma sicuramente è collegaqta ad un migliore mantenimento della struttura penienea. Il mio consiglio è quello di chiedere al suo urologo se può usare farmaci similari al cialis, che non le diano tali sintomi.
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Utente
Utente
Ho già provato anche il Viagra con risultati peggiori,comunque se gli effetti collaterali si limitano a questi sintomi e non a danni peggiori posso anche sopportarli in virtù di un mantenimento della struttura del pene. Grazie della chiara risposta.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Caro lettore ,

oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Cavallini, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Utente
Utente
Grazie per il consiglio
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

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Utente
Utente
ho letto con interesse l'articolo che mi ha consigliato e se fosse possibile vorrei avere dei pareri sull'utilizzo del vacuum anche se non ne ho ancora parlato con il mio urologo . Attualmente continuo ad assumere il cialis a distanza di 48 ore circa ma con scarsi risultati (modico aumento del volume del pene solo durante lo sforzo per l'evacuazione). con piacere vi terrò informati della mia evoluzione (sperando che ci sia).Grazie per il Vostro interessamento.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Caro lettore,

l'utilizzo del Vacuum device nelle problematiche post-chirurgiche a seguito di una patologia oncologica hanno oggi una indicazione limitata e mirata soprattutto dopo l'introduzione dei vari farmaci vasodilatatori per via intracavernosa od orale.

L'indicazione ad utilizzare un tale dispositivo deve però sempre essere studiata e consigliata solo dall'urologo o dall'andrologo che la stanno seguendo in diretta.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

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Utente
Utente
Grazie ed a risentirci.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

comunque le ripeto , se lo desidera, ci tenga aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
[#10]
Utente
Utente
Grazie, non mancherò.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Egregio signore,
noto dalle sue parole una certa ed ovvia fretta. La funzione sessuale migliora spontaneamente fino a 4 anni dopo l' intervento, ma comunque un anno è ritenuto sufficiente prima di passare a rimedi più drastici dell' atttuale. Ne parli pure apertamente col suo urologo, che il più (prostatectomia radicale) è fatto.
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Utente
Utente
In effetti la mia situazione clinica (valore PSA e incontinenza urinaria) dopo l'intervento sembra procedere verso una positiva evoluzione.L'unico fronte dove non ho ancora migliorato è proprio quello erettile, ma forse ho troppa fretta ,dei miglioramenti su questa funzione mi farebbero stare meglio anche sotto l'aspetto psicologico avviandomi verso quella senzazione di integrità che attualmente non riesco ancora a sentire.Come sopra ,grazie per le vostre risposte che contribuiscono a capire meglio il mio problema.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Caro lettore ,

lei ha capito molto bene quale è uno dei fattori più importanti per risolvere diversi difficili problemi e cioè la dimensione psicologica che non deve mai essere dimenticata perchè decisiva per superare qualsiasi difficoltà, anche quelle che si presentano sul versante "salute".

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com


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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473 2
caro lettore,

il problema della "certezza" di aver risparmiato il tronco nervoso durante prostatectomia radicale si ha solo dopo aver visto delle erezioni spontanee o indotte da 5PDE-i ( Viagra, Cialis, Levitra).
Se questi farmaci non funzionano io consiglio di utilizzare le iniezioni intracavernose con Caverjet che possono consentire una adeguata attività sessuale-
A 52 anni, con un corretto desiderio sessuale, non escluderei anche ipotesi chirurgiche protesiche che garantiscono una spontaneità ed efficacia ottimale
veda su www.erezione.org qualche notizia in piu
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Grazie ed un Augurio di buon 2009 a tutti.Vi terrò informati sull'evoluzione del mio caso.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
egregio signore,
mi permetta di ricordarle prima che chiuda l' anno che esistono tecniche di rinforzo della atrtività dei farmaci che sta usando mediante uso di carnitine o alfa litici, da usare a seconda delle risultanze in mano al suo urologo
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Utente
Utente
Grazie per il suggerimento .
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