Uno dei frammenti analizzati sono state rilevate cellule, classificabili come adenocarcinoma,

Buongiorno.
Sono prossimo ai sessanta anni e finora sono sempre stato in buona salute, se si eccettuano i leggeri fastidi derivanti dall'ipertrofia prostatica.
A seguito di crescita dei valori PSA (7,74 ng/ml e free 1,02 ng/ml 13%) sono stato sottoposto a biopsia prostatica.
In uno dei frammenti analizzati sono state rilevate cellule, classificabili come adenocarcinoma, per un'estensione di 1 - 2 mm, grado 2 secondo Gleason.
L'urologo consiglia una revisione dei vetrini istologici e una risonanza magnetica con bobina endorettale da eseguirsi tra un mese, a cicatrizzazione della prostata avvenuta.
Successivamente si valuterà la terapia che può prevedere HIFU preceduta da TURP oppure prostatectomia radicale, ipotesi che mi spaventa non poco per i possibili effetti collaterali (impotenza e incontinenza).
Non nascondo di essere un po' agitato e preoccupato per i possibili sviluppi della situazione, anche perché, per non creare allarmismi, per il momento ho scelto di non parlarne in famiglia, tenendo tutte le proccupazioni dentro di me.
Ritenete che l'approccio sia sufficientemente cautelativo o c'è qualche altra via da percorrere?
Vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto cordialmente.
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Egregio signore,
capisco la sua agitazione, ma è in ottime mani. Passi un sereno Natale (sembra roba piccola) e sappia dire.
[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

la presenza di cellule assimilabili ad adenocarcinoma con grado di differenziazione così basso ( Gleason2) nell'ambito della prostata paradossalmente dovrebbe essere visto come un fatto positivo perchè la scoperta di tale forma di neoplasia poteva non essere così agevole e magari la avrebbe magari costretta a ripetute biopsie prima di poter stabilire ( magari dopo anni) la causa dell'aumento dei valori di PSA.
Una neoplasie con tale grado di Gleason mostra ridotte capacità invasive e la probabilità di una diffusione extraprostatica molto bassa.
La prostatectomia radicale rappresenta la soluzione chirurgica più ovvia.
Oggi l'incidenza di complicanze significative si sta abbassando e l'intervento diventa assai meno invasivo di quanto si possa ritenere.
A Torino, esiste una ottima scuola urologica alle Molinette cui poter fare riferimento con serenità
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
Utente
Utente
Innanzitutto Vi ringrazio per l'attenzione e per la celerità nella risposta.
Se fosse possibile vorrei sapere qual'è la Vostra opinione sulla tecnica HIFU che, perlomeno a parole, si dichiara innovativa, poco invasiva e con buoni risultati.
E' in una fase sperimentale o si può già considerare, almeno in qualche caso, una valida alternativa alla prostatectomia radicale?
Vi ringrazio ancora e Vi auguro Buone Feste.
[#4]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

si tratta di una tecnica non ancora consolidata nella sua efficacia che può essere proposta magari in casi simili al suo.
Senta chi la ha suggerita.
cari saluti
[#5]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
La Radioterapia ha uguale risultato in termini di controllo biochimico e di sopravvivenza assoluta alla chirurgia radicale. Non la sottopone a rischi chirurgici e non è sperimentale come l'HIFU, (che ad oggi si riserva più per le recidive da radioterapia).
Tecniche come la Tomoterapia o la IMRT consentono di ridurre gli effetti collaterali, gia moderati con le tecniche standard, al minimo.
Ci pensi, se non vuole sottoporsi ad un intervento chirurgico, che comunque, considerando l'età, è sempre la scelta proposta in prima istanza.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#6]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
il mio suggerimento è quyello di fare riferimento al collega che l' hà così ben inquadrata fino ad ora. Saprà lui darle tutte le indicazioni di merito.
[#7]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Nessuna polemica, solo considerazioni tra colleghi.
Buon natale
[#8]
Utente
Utente
Ringrazio tutti per l'attenzione e la cortesia. Vi terrò informati sui futuri sviluppi.
Cordiali saluti e auguri per l'anno nuovo.
[#9]
Utente
Utente
Buongiorno a tutti.
Ritorno per un aggiornamento della situazione.
E’ stata operata una revisione dei vetrini e sono stato sottoposto a Risonanza magnetica con bobina transrettale.

Dalla Revisione dei Vetrini è emerso un punteggio Gleason superiore a quello precedentemente diagnosticato: presenza di un “focolaio di adenocarcinoma (<1 mm) Gleason score 6 (3+3). La lesione è presente su un solo frustolo”.

Il referto della Risonanza Magnetica è molto più complesso ed articolato; cerco di sintetizzarne il contenuto:
- Prostata con dimensioni aumentate ed aspetto lievemente globoso (diametro cm 5 x 3.7 x 5.2), nella porzione centrale si documenta un adenoma dal diametro massimo di 4.5 cm.
- Assenza di significative disomogeneità a livello della porzione periferica posteriore, fatta eccezione per la presenza di alcune aree di ipointensità in T2 più evidenti in sede basale bilateralmente che potrebbero essere in parte espressione di aree di iperplasia fibroleimiomatosa e in parte imputabili al tessuto evolutivo già diagnosticato mediante biopsia.
- Successivamente alla somministrazione del mezzo di contrasto si documenta un’accentuata impregnazione di godolinio in corrispondenza dell’adenoma, prevalentemente in sede posteriore mediana paramediana e in corrispondenza della porzione periferica posteriore in sede equatoriale paramediana destra.
- In corrispondenza dell’apice prostatico non si documentano evidenti alterazioni di segnale con caratteristiche di focalità.
- Capsula prostatica priva di significative irregolarità.
- Vescichette seminali con morfologia e intensità di segnale regolare.
- Vescica con pareti regolari e lume libero.
- Nel tessuto adiposo peri prostatico e peri rettale non sono documentabili immagini riferite a linfonodi.

Purtroppo il mio urologo è momentaneamente assente e per altre tre settimane non potrà visionare i due documenti.

Alla luce di tutto questo mi domando se l’ipotesi prospettatami (un intervento poco invasivo) sia ancora praticabile (TURP seguita da HIFU o brachiterapia)
Ringrazio per l’attenzione e la pazienza.
Cordiali saluti
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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