Calcolosi renale

Buonasera dottori, sono alla 24esima settimana della mia seconda gravidanza e già da anni soffro di calcolosi renale e fi reflusso uretrale sinistro. Durante la prima gravidanza sono stata benissimo ma ora mi ritrovo ad aver avuto due coliche prima a destra e poi a sinistra nel giro di 7 gg. Sono corsa al pronto soccorso perché impaurita visto il mio stato di gravidanza , ed entrambe le volte sono stata trattenuta un giorno intero, e trattata con flebo di antidolorofici .
Ieri al momento delle dimissioni l urologo mi ha detto che in gravidanza é normale avere i reni dilatati e che visto che so di avere questi problemi devo bere tantissimo, e al momento del bisogno se nn resisto posso prendere tachipirina 1000.
Ora vi scrivo mentre avverto un principio di colica, somo a letto con la borsa dell' acqua calda e spero di riuscire a risolverla cosi a casa.
Mi domando...dovrò vivere i miei ultimi tre mesi di gravidanza cosi? Cosa mi consigliate? E sopratutto in tutto ciò il mio bambino risente di qualcosa? Devo stare un po di piu a riposo ?tra un mese dovrei pure traslocare e ho gia i brividi!Ho paura anche di un parto prematuro sinceramente.
Vi ringrazio in anticipo
Buona serata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Le manifestazioni della calcolosi utinaria in gravidanza sono problematiche, poichè sia le possibilità diagnostiche che terapeutiche sono molto limitate. Dal punto di vista diagnostico è possibile solo eseguire delle ecografie, che come noto hanno dei limiti in particolare quando si tratta di calcoli di piccole dimensioni in transito verso la vescica. Non è ovviamente possibile,eseguire la TAC, unico accertamento inequivocabile per chiarire la presenza,la posizione e le dimensioni di eventuali calcoli. Considerati i precedenti, nel suo caso il sospetto è evidente. Se il calcolo viene individuato, sono da discutere le indicazioni alla sua rimozione endoscopica. Si tratta comunque di situazioni delicate che devono essere gestite da professionisti con particolare esperienza in questo tipo di interventi, poichè non si puó far conto sulla guida radiologica che è invece essenziale in queste procedure. In tutti gli altri casi, oppure quando a sintomi gravi (coliche recidivanti, febbre) non corrispondono evidenti riscontri di calcolosi operabile, si pone rimedio inserendo una endoprotesi dell'uretere (detta anche stent o doppio j) od in alternativa uno scarico diretto del rene attraverso il fianco (nefrostomia percutanea, da mantenere fino a parto espletato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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