Clamidia e streptococco agalactiae

Buongiorno,

ho un grade problema che non accenna ad andarsene e chiedo un consulto.
in giugn, causa un rapporto non protetto ho preso la clamidia (riscontrata con tampone uretrale) soliti sintomi quali bruciore e perdite giallastre
curata con antibiotici sembrava passata. dopo un mese ho rifatto il tampone ed è risultatao negativo!
dopo un mese ho cominciato ad accusare nuovamente fastidio e bruciore interno ma verso la punta del glade..e non all'interno del canale urinario. ho rifatto il tampone risultato: streptocotto agalactiae, tutto il resto negativo curo con augmentin e sembrava passato tantè che ho avuto rapporti non protetti con la mia ragazza, dopo circa due settimane inizia anche lei ad avere perdite biancastre e bruciore durante la minzione, dolori anche durante i rapporti.
alla fine di un rapporto iniziano a comparirmi pustole su tutto il pube ed una piccola irritazione con crosticine sul glande.
la mia ragazza di fa il tampone e risulta anche lei positiva allo streptococco+candida (che io non ho mai avuto)
qui inizia la nuova cura x entrambi e prendo bassado x 1 settimana + una crema anti micotica da mettere sul glande.
preciso che da un mese non abbiamo rapporti sessulai di nessun tipo, ora ho finito la cura ma il fastidio è tornato + di prima e ho anche delle macchie sul glande.
tornerò ovviamente a fare il tampone ma non riesco a trovare una cura efficace
sicuramente avrò preso la candida da lei
la mia domanda è : un anno fa ho avuto molti problemi alle tonsille avendo placche una volta al mese ma risultato negativo al tampone, può essere tutto collegato? e può una fortse causa stress far emergere lo streptococco?
qualce sarebbe la cura migliore considerando che ho già preso 3 antibiotici diversi e bassado? ho paure che il virus sviluppi resistenza

ringraziando per la disponibilità porgo disitnti saluti
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Egergio signore,
la situazione mi pare alquanto complessa. Per quanto posso pensare le suggererirei di parlare col collega che l' ha in cura per eventuali indagini prostatiche. Il tutto con beneficio di inventario, anche perchè le cure fatte mi paiono congrue.