Cistite continua da due settimane

Salve, vi scrivo perché da due settimane ormai ho costantemente una “febbricola” fissa a 37 che talvolta raggiunge anche i 37,5 gradi come mi è successo oggi. Tutto questo lo avverto, insieme a del bruciore durante la minzione da appena alzata che poi si allevia con il passare delle ore e bevendo acqua, da quando domenica 12 novembre ho avuto una forte cistite con qualche perdita di sangue. Avevo avuto rapporti solo negli ultimi tre giorni e probabilmente sarà stato questo a causarla, oltre alla scarsa igiene intima. Inoltre avevo bevuto alcool e bevuto pochissima acqua in quei giorni. Ho continuato ad avere questa cistite nei giorni a seguire, quindi avevo deciso di bere due litri d’acqua al giorno ma non ha funzionato, così ho preso due bustine di monuril a distanza l’una dall’altra di 24 ore ovviamente. All’inizio sembrava tutto okay come se quasi quasi fosse scomparsa, ma dopo un paio di giorni torna di nuovo in maniera più leggera. Nel frattempo quella febbre è sempre rimasta. Non ho fatto più nulla, lo scorso weekend sono tornata nella mia città e tra sbalzi di temperatura e abbigliamento molto leggero per il periodo ho anche preso un po’ di freddo, causandomi mal di gola, tosse e ancora più stanchezza. Per concludere oggi ho portato le mie urine in ambulatorio, le ho fatte analizzare e sembrano essere tutti valori normali con assenza di batteri, glucosio ecc. a parte il fatto che i leucociti sono 20-24. Ho parlato con il mio medico curante, mi ha consigliato si fare un urinocoltura nei giorni a venire, cosa che farò. Il problema è che ho seriamente paura di questa febbre. Oggi ho anche avvertito mal di testa e dolori nel basso ventre e un po’ nell’addome in generale. Inoltre, fra un paio di giorni mi arriverà anche il ciclo. Vi prego di rispondermi, perché non ce la faccio più a stare così. Sono anche una persona ansiosa e credo sempre di avere tutte le malattie del mondo, ho sbagliato però a non analizzare le mie urine prima. Secondo voi cosa può essere? C’entrano malattie sessualmente trasmissibili o altro? Mi sono accertata a prescindere che il mio partner non abbia nulla per quanto riguarda malattie sessualmente trasmissibili, quindi la cosa sembrerebbe impossibile. Per favore illuminatemi, non riesco più a tollerare questo stato di non salute. Grazie mille
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettrice,

sembra essere entrata in un tunnel di ansie e paure inutili.

Quello che ci racconta sembra essere una situazione clinica che ricorda molto un problema infiammatorio delle vie urinarie, vescica compresa.

Aspettiamo l'esito dell'urinocoltura che deve essere comunque fatta ad almeno 14 giorni dalla fine della precedente antibioticoterapia che mi pare si è auto-somministrata.

Sulle malattie sessualmente trasmissibili, se il partner non ne ha denunciate ed è una persona onesta, non dovrebbe avere particolari timori comunque, se dubbi, ne riparli con il suo urologo di fiducia e con lui studi eventualmente un adeguato percorso diagnostico e poi terapeutico.

Non continui a pasticciare!

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Cistite

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