Tumore prostatico

Buongiorno, ho 71 anni , dal 2002 sono in cura per un neoplasia vescicale, ultimo intervento di turb fine 2013 con esito istologoco G2 pt1 . Di recente ho terminato il ciclo completo di terapia endovescicale con BCG senza presenza di recidive da almeno 4 anni. Oggi ho ritirato il referto di una biposia proistatica consigliatami dal mio urologo per sospetta neoplasia prostatica in cui è riportato quanto segue:
in 1 - 3 - 5 parenchima prostatico indenne da neolasia e sede di multifocale ed intensa floglosi cronica riacutizata ed ascessualizzata.
in 4 parenchina prostatico sede di PIN di alto grado
in 2 adenocarcinoma acinare della prostata con somma di GLESON paria a 7 ( 3+4 con cmpromissione paria a circa il 40 % del materiale esaminato.
in 6 7 8 9 10 11 12 parenchima prostatico indenne da neoplasia e sede di multifocale ed intensa flogosi cronica riacutizzata ed ascessualizzata..
Riporto per ulteriore informazione sul casi:
i valori di Psa.
in data 7/7 / 2017 psa 2.36 free 0,29 libero % 12
in data 22/6/2017 psa 2,87 free 0,31 libero % 11
Iin data 27 /3 /2017 psa 2,35 free 0,33 libero % 14
in data 24 /5/2017 psa 2,78
Maggio 2017 i marcatori tumorali era cosiì CEA < 0,50 CA 125 6,40 CA19.9 5,83
Tac Totalbody cone senza contarso di fine settembre non evidenzia alterazioni solo la presenza di qualche millimetrico linfonodo in sede mediastinica ma che il medico mi dice irrilevanti.
Vorrei cortesemente sapere come mai nonostante i bassi livelli di psa è statao poi rioscontrata la presena della neopalsia prostatica. Quali gravità presenta tale tipo di tumore e come mi devo comportare, nel senso che sia necessario che mi debba sottoporre alla prostatectomia radicale come unica soluzione e con quali risultati come prospettiva di vita futura.
Grazie resto in attesa e porgo distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Il PSA é purtroppo un marcatore tumorale di cattiva qualità, ma a tutt'oggi non sono ancora disponibili valide alternative. Non sappiamo cosa abbia spinto comunque il suo urologo a consigliare la biopsia (possiamo immaginare la percezione di una irregolarità sospetta alla palpazione diretta), d'ogni modo questa ha portato ad una diagnosi precoce di tumore, di piccole dimensioni e ad aggressività bassa/intermedia. Questa situazione merita un trattamnto attivo che é da scegliere di comune accordo tra paziente e specialista in base alle possibilità a disposizione. L'intervento, oggi prevalentemente eseguito per via laparoscopica, dopo i 70 anni diventa gradualmente più discutibile per vari motivi legati alle condizioni generali evalla presenza di eventuali altri problemi di salute. Le alternative possibili sono la radioterapia esterna, la brachiterapia (radioterapia interna) e l'applicazione di ultrasuoni focalizzati (HIFU). Tutte queste possibilità devono essere discusse in base ai loro vantaggi, svantaggi e reale disponibilità logistica nell'area di residenza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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