Dai calcoli ai reni ad un’emorragia interna post operatoria. Emoglobina in discesa.
Mi scuso per la terminologia inadatta in cui esporrò i fatti, ma non conosco bene il vocabolario medico.
Il caso riguarda mio fratello, 25 anni, 1.70 metri, fumatore. Gli è stata diagnosticata una tendenza congenita alla formazione di calcoli renali (in famiglia non ci sono altri casi).
Si è provato prima con una tecnica sperimentale che non prevede incisioni…
Tuttavia, come avevano previsto, a causa della presenza di un diverticolo il macchinario non è riuscito ad arrivare dove avrebbe dovuto ed hanno operato nel modo tradizionale, nella stessa giornata.
Lo rimandano a casa con 2 tubicini di drenaggio. Le cose sembrano andare bene, finché non inizia ad avere problemi ad urinare. Al pronto soccorso, gli dicono che i grumi di sangue bloccano il passaggio all’urina. Ma che poteva risolvere bevendo di più o col catetere.
Due lunedì fa andò a togliere il drenaggio, solo 1 dei 2 tubi a causa di alcune complicazioni. Inizia a perdere sangue in grosse quantità (hanno stimato più di mezzo litro solo nella sacca del drenaggio). Con un filo ed acqua (non ho davvero la minima idea di come si chiami la tecnica) hanno sbloccato la fuoriuscita di sangue dal drenaggio (bloccata dai grumi).
Torna a casa esausto. Il 1 novembre il drenaggio si riempie nuovamente di sangue. Quando la cosa si placa ipotizziamo che il drenaggio si fosse nuovamente bloccato, era così, viene un infermiere a casa che gli sblocca tutto con la tecnica usata precedentemente in ospedale.
Venerdì scorso doveva togliere l’altro tubo del drenaggio. Non lo tolgono perché si andava incontro al weekend e ci sarebbe stato poco personale per intervenire in caso di complicazioni. A casa gli sale una febbre molto alta.
Smette di urinare, la mattina di sabato lo portano in pronto soccorso, attende tutto il giorno ed alla fine lo ricoverano.
Lunedì decidono di togliergli il drenaggio supponendo che sia la causa della febbre (?), poi gli fanno la tac (ha una reazione allergica al contrasto), scoprono un’emorragia ad intermittenza e lo operano d’urgenza…
Gli spiegano che la causa dell’emorragia potrebbe essere che il suo corpo si era adeguato alla malformazione del diverticolo e che quindi aveva reagito male quando i medici avevano operato sullo stesso (?), non so se il diverticolo lo avessero tolto o l’hanno tolto successivamente o se non l’hanno toccato affatto né a cosa fosse esattamente dovuta l’emorragia interna…
L’operazione sembra essere andata bene. Gli dicono di non muovere la gamba destra per 24h.
Il giorno dopo gli sale la febbre fino a raggiungere picchi di 39.8.
Gli somministrano tachipirina ed antibiotici per combattere eventuali infezioni, fisiologiche per aiutarlo ad urinare ed antidolorifici perché sono tornati anche i dolori.
Ieri sono tornate le coliche.
I valori dell’emoglobina continuano a scendere, da 9.3 (dopo la 2ª operazione) a 7.4 ieri sera. Quale può essere la causa? È normale o è possibile ci sia un’altra emorragia?
Che accertamenti si possono fare? Come possiamo agire?
Il caso riguarda mio fratello, 25 anni, 1.70 metri, fumatore. Gli è stata diagnosticata una tendenza congenita alla formazione di calcoli renali (in famiglia non ci sono altri casi).
Si è provato prima con una tecnica sperimentale che non prevede incisioni…
Tuttavia, come avevano previsto, a causa della presenza di un diverticolo il macchinario non è riuscito ad arrivare dove avrebbe dovuto ed hanno operato nel modo tradizionale, nella stessa giornata.
Lo rimandano a casa con 2 tubicini di drenaggio. Le cose sembrano andare bene, finché non inizia ad avere problemi ad urinare. Al pronto soccorso, gli dicono che i grumi di sangue bloccano il passaggio all’urina. Ma che poteva risolvere bevendo di più o col catetere.
Due lunedì fa andò a togliere il drenaggio, solo 1 dei 2 tubi a causa di alcune complicazioni. Inizia a perdere sangue in grosse quantità (hanno stimato più di mezzo litro solo nella sacca del drenaggio). Con un filo ed acqua (non ho davvero la minima idea di come si chiami la tecnica) hanno sbloccato la fuoriuscita di sangue dal drenaggio (bloccata dai grumi).
Torna a casa esausto. Il 1 novembre il drenaggio si riempie nuovamente di sangue. Quando la cosa si placa ipotizziamo che il drenaggio si fosse nuovamente bloccato, era così, viene un infermiere a casa che gli sblocca tutto con la tecnica usata precedentemente in ospedale.
Venerdì scorso doveva togliere l’altro tubo del drenaggio. Non lo tolgono perché si andava incontro al weekend e ci sarebbe stato poco personale per intervenire in caso di complicazioni. A casa gli sale una febbre molto alta.
Smette di urinare, la mattina di sabato lo portano in pronto soccorso, attende tutto il giorno ed alla fine lo ricoverano.
Lunedì decidono di togliergli il drenaggio supponendo che sia la causa della febbre (?), poi gli fanno la tac (ha una reazione allergica al contrasto), scoprono un’emorragia ad intermittenza e lo operano d’urgenza…
Gli spiegano che la causa dell’emorragia potrebbe essere che il suo corpo si era adeguato alla malformazione del diverticolo e che quindi aveva reagito male quando i medici avevano operato sullo stesso (?), non so se il diverticolo lo avessero tolto o l’hanno tolto successivamente o se non l’hanno toccato affatto né a cosa fosse esattamente dovuta l’emorragia interna…
L’operazione sembra essere andata bene. Gli dicono di non muovere la gamba destra per 24h.
Il giorno dopo gli sale la febbre fino a raggiungere picchi di 39.8.
Gli somministrano tachipirina ed antibiotici per combattere eventuali infezioni, fisiologiche per aiutarlo ad urinare ed antidolorifici perché sono tornati anche i dolori.
Ieri sono tornate le coliche.
I valori dell’emoglobina continuano a scendere, da 9.3 (dopo la 2ª operazione) a 7.4 ieri sera. Quale può essere la causa? È normale o è possibile ci sia un’altra emorragia?
Che accertamenti si possono fare? Come possiamo agire?
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Apprezziamo la sua buona volontà, ma la sua descrizione ci permette di capire molto poco delle procedure cui è stato sottoposto suo fratello. L'unica cosa evidente è che sono ancora in corso delle complicazioni emorragiche e la quantità di emoglobina nel sangue si avvicina al livello in cui diventano opportune delle trasfusioni. L'interpretazione ed ancora di più il giudizio su una situazione certamente complessa impongono la conoscenza del caso con un dettaglio purtroppo impossibile a distanza, a meno che lei sappia riferirci qualcosa di molto più preciso, cosa che dubitiamo, quantomeno in questo momento.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie Dr Piana,
mi spiace non essere in grado di spiegar meglio la situazione, sia per la limitazione dei caratteri disponibili che per le informazioni in mio possesso.
In effetti si parlava di trasfusione già da un paio di giorni, ma si è deciso di attendere.
Fortunatamente stamattina il quadro clinico sembra essere migliorato. L’emoglobina è risalita. C’è speranza che non ci sia un’emorragia.
mi spiace non essere in grado di spiegar meglio la situazione, sia per la limitazione dei caratteri disponibili che per le informazioni in mio possesso.
In effetti si parlava di trasfusione già da un paio di giorni, ma si è deciso di attendere.
Fortunatamente stamattina il quadro clinico sembra essere migliorato. L’emoglobina è risalita. C’è speranza che non ci sia un’emorragia.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 11/11/2017.
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