Prostatite? gocciolamento post minzione
Buongiorno,
vi presento il quadro clinico e cosa è successo nel frattempo.
Ho 30 anni e ho riscontrato problemi (ho letto molto comuni) di gocciolamento post minzione (3/5/7 minuti dopo).
Mi son recato da un urologo il quale mi ha diagnosticato una prostatite e mi ha dato la seguente terapia:
Antibiotico Levoxacin per 10 gg
Permixson per 90 gg
dopo 10 gg che è finito l'antibiotico ho fatto l'esame delle urine e urinocultura + l'esame dello spermiocultura dopo 7gg
gli esiti dell'esame delle urine da mitto intermedio del 6/10 per la voce: germi non esigenti, hanno esito NEGATIVO
gli esiti dell'esame delle urine da mitto intermedio del 13/10 per la voce: germi non esigenti, hanno esito STREPT.AGALACTIAE (gr.B) 1000 UFC/ml, il relativo esame di spermiocultura NEGATIVO
sono tornato a fare la visita di controllo, (non mi ha controllato la prostata), guardando gli esami mi ha prescritto per debellare il batterio:
AGUMENTIN per 10 gg, finito l'antibiotico dopo 10 gg dovrei ripetere tutti gli esami
mi ha prescritto rapporti protetti per 1 mese e la stessa terapia per la mia compagna che va fatta in contemporanea.
La mia compagna non volendo prendere un antibiotico senza alcuna visita si è recata dalla sua ginecologa.
La sua ginecologa ha specificato che non è anche Urologa quindi non vuole screditare il mio specialista, però è primaria del reparto di ginecologica e ha asserito:
il batterio ha una carica molto bassa, può essere che si sia contaminato il campione; non è trasmissibile con rapporti sessuali quindi non vede il motivo di avere rapporti protetti; è assolutamente inutile che la mia compagna faccia l'antibiotico e ha espresso dubbi anche sulla mia somministrazione.
Ora mi trovo molto in difficoltà, in quanto non so come muovermi se cambiare lo specialista oppure no, vi chiedo cortesemente:
1 - è normale che il mio specialista non avesse la mia cartella clinica e mi ha chiesto che medicinali mi avesse prescritto? io ovviamente non avevo con me il referto della visita e ho dovuto chiamarlo da casa per sapere se devo continuare ad assumere o meno il permixson (ha confermato il proseguo della cura)
2 - è normale che lo specialista alla seconda visita di controllo non abbia nemmeno controllato la prostata ma solo letto gli esami e prescritto l'antibiotico?
3 - è corretto che devo fare l'antibiotico? (in 30 anni ho preso solo un antibiotico, agumentin, quindi non vorrei prenerne un altro se non strettamente necessario)
4 - se dovessi fare l'antibiotico è vero che deve farlo in contemporanea la mia compagna o no?
scusate se sono stato prolisso, vi ringrazio per il parere
vi presento il quadro clinico e cosa è successo nel frattempo.
Ho 30 anni e ho riscontrato problemi (ho letto molto comuni) di gocciolamento post minzione (3/5/7 minuti dopo).
Mi son recato da un urologo il quale mi ha diagnosticato una prostatite e mi ha dato la seguente terapia:
Antibiotico Levoxacin per 10 gg
Permixson per 90 gg
dopo 10 gg che è finito l'antibiotico ho fatto l'esame delle urine e urinocultura + l'esame dello spermiocultura dopo 7gg
gli esiti dell'esame delle urine da mitto intermedio del 6/10 per la voce: germi non esigenti, hanno esito NEGATIVO
gli esiti dell'esame delle urine da mitto intermedio del 13/10 per la voce: germi non esigenti, hanno esito STREPT.AGALACTIAE (gr.B) 1000 UFC/ml, il relativo esame di spermiocultura NEGATIVO
sono tornato a fare la visita di controllo, (non mi ha controllato la prostata), guardando gli esami mi ha prescritto per debellare il batterio:
AGUMENTIN per 10 gg, finito l'antibiotico dopo 10 gg dovrei ripetere tutti gli esami
mi ha prescritto rapporti protetti per 1 mese e la stessa terapia per la mia compagna che va fatta in contemporanea.
La mia compagna non volendo prendere un antibiotico senza alcuna visita si è recata dalla sua ginecologa.
La sua ginecologa ha specificato che non è anche Urologa quindi non vuole screditare il mio specialista, però è primaria del reparto di ginecologica e ha asserito:
il batterio ha una carica molto bassa, può essere che si sia contaminato il campione; non è trasmissibile con rapporti sessuali quindi non vede il motivo di avere rapporti protetti; è assolutamente inutile che la mia compagna faccia l'antibiotico e ha espresso dubbi anche sulla mia somministrazione.
Ora mi trovo molto in difficoltà, in quanto non so come muovermi se cambiare lo specialista oppure no, vi chiedo cortesemente:
1 - è normale che il mio specialista non avesse la mia cartella clinica e mi ha chiesto che medicinali mi avesse prescritto? io ovviamente non avevo con me il referto della visita e ho dovuto chiamarlo da casa per sapere se devo continuare ad assumere o meno il permixson (ha confermato il proseguo della cura)
2 - è normale che lo specialista alla seconda visita di controllo non abbia nemmeno controllato la prostata ma solo letto gli esami e prescritto l'antibiotico?
3 - è corretto che devo fare l'antibiotico? (in 30 anni ho preso solo un antibiotico, agumentin, quindi non vorrei prenerne un altro se non strettamente necessario)
4 - se dovessi fare l'antibiotico è vero che deve farlo in contemporanea la mia compagna o no?
scusate se sono stato prolisso, vi ringrazio per il parere
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Noi siamo in linea di massima in accordo con il punto di vista della ginecologa di sua moglie. E' nota la nostra scarsa propensione alla prescrizione di antibiotici (se non in situazioni partocolari), ma non abbiamo la presunzione che tutti i nostri Colleghi debbano essere d'accordo con noi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 31/10/2017.
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