Prostatite fisiologica
Egr. dottore ho 34 anni è mi è stata diagnosticata da circa 10 mesi una prostatite fisiologica in seguito a gocciolamento post minzionale e anche quando mi sedevo sentivo delle goccioline e perdite di liquido prostatico con bruciore , ho fatto una cura a base di antibiotico e antinfiammatori prescrittomi dall urologo dopo aver effettuato un ecografia con relativa visita , la prostata è nei limiti della norma, urinocultura e tampone uretrale negativi ,poi l urologo mi ha consigliato a fine cura di prendere anche ipertrofan 40 cosa che però non ho fatto ,il gocciolamento va meglio cioè giusto una goccia dopo la minzione ma in determinate occasioni tipo nel cambiamneto tempo mi tornano i bruciori ed anche le perdite di liquido prostatico anche se queste ultime credo possano essere anche normali , volevo sapere se devo arrendermi a questa situazione e conviverci o c'è ancora possibilità di guarigione anche perchè onestamente non credo di riuscire a prendere antibiotici a vita e se puo incidere il fatto di stare molto seduto e di praticare il coito interr. grazie
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Dr. Giovanni Beretta
Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo
56.8k 1.2k
Caro lettore ,
penso che sulla sua situazione clinica , bisogna ancora definire una corretta causa e quindi arrivare ad una precisa diagnosi.
Non esiste una "prostatite fisiologica"!
A questo punto potrebbe essere utile, da parte sua, darci più informazioni sugli esami fatti e su cosa ha realmente scritto il suo urologo a proposito.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
penso che sulla sua situazione clinica , bisogna ancora definire una corretta causa e quindi arrivare ad una precisa diagnosi.
Non esiste una "prostatite fisiologica"!
A questo punto potrebbe essere utile, da parte sua, darci più informazioni sugli esami fatti e su cosa ha realmente scritto il suo urologo a proposito.
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Giovanni Beretta M.D.
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[#4]
Dr. Giovanni Beretta
Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo
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Caro lettore ,
dalle informazioni che ci invia, potrebbe trattarsi di una prostatite abatterica o prostatosi, cioè una situazione clinica molto frequente nell'uomo giovane e che simula nei sintomi una vera infiammazione prostatica ma che presenta le relative indagini di laboratorio tutte negative, cioè nella norma.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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dalle informazioni che ci invia, potrebbe trattarsi di una prostatite abatterica o prostatosi, cioè una situazione clinica molto frequente nell'uomo giovane e che simula nei sintomi una vera infiammazione prostatica ma che presenta le relative indagini di laboratorio tutte negative, cioè nella norma.
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Ex utente
Mi scusi dottore e questo stato dura gia da 10 mesi possibile??? quindi è normale avere queste perdite di liquido prostatico e i bruciori che aumentano col freddo ? Forse perdere una goccia o due dopo aver urinato è normale . e l 'ultima domanda se posso durante i cambiamenti di stagione prendo il flomax o il topster come ha prescritto l urologo? Ma forse questa situazione è dovuta anche alle clacificazioni prostatiche , com grazie della risposta mi ha tranquillizzato molto
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Dr. Giovanni Beretta
Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo
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Caro lettore,
se tutte le indagini andro-urologiche sono sempre nella norma, lei comunque continui con il suo urologo a monitorizzare il suo problema.
Poi ,oltre alle indicazioni terapeutiche antinfiammatorie che le sono già state prescritte , si ricordi che, in presenza di queste "problematiche urologiche”, può essere utile seguire anche alcuni consigli di tipo dietetico-comportamentale.
Infatti si consiglia una vita sessuale regolare ,limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca , formaggi stagionati, ecc, ecc . Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche.
Altra cosa importante è bere con intelligenza, se non ci sono altri problemi di medicina generale, ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2-3 litri di liquidi, soprattutto acqua, smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto.
Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica.
Spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica.
Tenere d'occhio la bilancia, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi.
Infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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se tutte le indagini andro-urologiche sono sempre nella norma, lei comunque continui con il suo urologo a monitorizzare il suo problema.
Poi ,oltre alle indicazioni terapeutiche antinfiammatorie che le sono già state prescritte , si ricordi che, in presenza di queste "problematiche urologiche”, può essere utile seguire anche alcuni consigli di tipo dietetico-comportamentale.
Infatti si consiglia una vita sessuale regolare ,limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca , formaggi stagionati, ecc, ecc . Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche.
Altra cosa importante è bere con intelligenza, se non ci sono altri problemi di medicina generale, ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2-3 litri di liquidi, soprattutto acqua, smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto.
Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica.
Spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica.
Tenere d'occhio la bilancia, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi.
Infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista che la stanno seguendo.
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.7k visite dal 15/12/2008.
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