Idrocele post-operatorio
Salve, ho 22 anni e sono stato operato 3 giorni fa al testicolo sinistro per un idrocele, con "resezione della tunica vaginale". Dopo l'intervento, il chirurgo mi ha comunicato che l'idrocele era molto infiammato, tanto da inserirmi due drenaggi nello scroto.
Ho avuto febbre dai 37 ai 38 fino a ieri, oggi invece sono senza febbre. Il testicolo si è gonfiato, e noto una piccola massa dura e dolente al tatto. Quando sono steso, mi siedo e solo se mi alzo sollevandomi lo scroto, ho un leggero alleviamento del dolore. Il dolore è molto simile ad un colpo sui testicoli. Sto assumendo Rocefin 1g per via intramuscolare in una singola dose per 6 giorni, seguito da levoxacin 500 mg, una volta al giorno per 5 giorni, seguito da temex 150, 1 cp per 2 volte al giorno per 15 giorni ed infine flogeril forte, 1 bustina al giorno per 15 giorni.
Vorrei sapere un vostro parere medico, se ho qualche infezione e se tutto ciò rientra nei normali processi di guarigione. Grazie e cordiali saluti.
Ho avuto febbre dai 37 ai 38 fino a ieri, oggi invece sono senza febbre. Il testicolo si è gonfiato, e noto una piccola massa dura e dolente al tatto. Quando sono steso, mi siedo e solo se mi alzo sollevandomi lo scroto, ho un leggero alleviamento del dolore. Il dolore è molto simile ad un colpo sui testicoli. Sto assumendo Rocefin 1g per via intramuscolare in una singola dose per 6 giorni, seguito da levoxacin 500 mg, una volta al giorno per 5 giorni, seguito da temex 150, 1 cp per 2 volte al giorno per 15 giorni ed infine flogeril forte, 1 bustina al giorno per 15 giorni.
Vorrei sapere un vostro parere medico, se ho qualche infezione e se tutto ciò rientra nei normali processi di guarigione. Grazie e cordiali saluti.
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E' assolutamente normale che dopo l'intervento per idrocele il testicolo aumenti di dimensioni e consistenza, situazione che va poi a stabilizzarsi con una certa lentezza, diremmo entro alcune settimane. La terapia è assolutamente congrua ed abituale per questi casi. Le raccomandiamo l'uso di un sospensorio anatomico o quantomeno mutande elastiche aderenti, anche durante il sonno, poiché la guarigione è favorita limitando quanto possibile la mobilità dei testicoli.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Ex utente
Salve, vorrei sapere se i sintomi di cui soffro, potrebbe essere un orchite oppure un'orchi-epididimite. Ho delle fitte doloranti, proprio sotto la massa dura, soprattutto quando non sollevo il testicolo in alto. Il punto preciso dove mi fa male, penso sia nella zona più in basso di dove si preme facendo tossire per controllare l'ernia inguinale. Potrebbe essere una torsione testicolare? Ripeto che come sintomo ho solo queste fitte doloranti al testicolo che vanno e vengono. Sono molto preoccupato. Grazie.
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Ex utente
Dottor Piana, secondo lei, dopo 10 giorni dall'intervento, potrei effettuare una masturbazione, senza coinvolgere però i testicoli? Oppure faccio qualche danno, tipo all'epididimo o al funicolo spermatico? I testicolo è ancora un po' gonfio. Mi faccia sapere, perché vorrei sapere al più presto se tutto funziona regolarmente nell'eiaculazione e nello sperma. Grazie.
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Ex utente
Salve Dottor Piana, volevo dirle che lo scroto si è notevolmente sgonfiato, a distanza di 17 giorni, avverto il testicolo un po' più grande dell'altro e duro al tatto. Tenderà a risolversi? Poi mi è sorto un dubbio, poiché io ho avevo un idrocele non comunicante che mi è venuto in età pediatrica, vorrei sapere, ma il liquido da dove proveniva? Da dove veniva prodotto?
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Il testicolo è normalmente quasi del tutto avvolto in una sacca doppia (tonaca vaginale) tra le cui pareti è presente una piccola quantità di liquido prodotta dalle pareti stesse. Questo liquido funge da "lubrificante" e permette che il testicolo si possa muovere molto liberamente nello scroto. Per vari motivi (es. traumi, infiammazioni, ecc.) si puó rompere questo equilibrio e la quantità di liquido puó aumentare tanto da formare una sacca più o meno grande, che viene appunto definita idrocele.
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Per la stabilizzazione le abbiamo parlato di alcuni mesi, non ne è passato neanche uno ... Questa ci pare una evoluzione relativamente normale, d'ogni modo l'ultima poarola sta al suo urologo, che ha l'insostituibile vantaggio di poterla valutare direttamente.
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Ex utente
Salve Dottore, volevo dirle che sotto lo scroto, proprio sotto la cicatrice c'è ancora una specie di salsicciotto duro che se lo tocco fa un po' male. Cosa potrebbe essere? Ho già prenotato un'ecografia testicolare che farò a breve. Poi volevo inoltre raccontarle un po' ciò che mi è successo con l'anestesia per l'intervento all'idrocele. Allora io ho comunicato all'anestesista che soffro di scoliosi lombare e dorsale, e quindi preferivo un'anestesia totale, ma lui ha insistito anche la mattina stessa in sala operatoria che voleva farmi l'anestesia spinale, dicendomi che era più sicura. Mi ha fatto tre punture, quindi tre tentativi perché l'anestesia non prendeva. Alla prima puntura ho avvertito una scossa che mi è arrivata fino alla pancia, seguita da un dolore molto intenso alla zona lombare, e così sono state anche le altre due punture. Dopo questo strazio, mi ha fatto l'anestesia totale. Oggi dopo un mese e mezzo ho ancora lo stesso dolore lombare, nella zona dove sono stati infilati gli aghi, dolente sia al tatto, che quando piego la schiena, oppure quando sto alzato. Il dolore è come se avessi una forte botta nella zona lombare della schiena. Un ortopedico mi ha dato una terapia di flebo per 6 giorni di bentelan, ranidil e nicetile. Dopo 6 giorni scomparvero i dolori ma dopo una settimana sono ritornati, e sono ancora punto e daccapo. Secondo lei cosa dovrei fare? Ho fatto anche una Risonanza magnetica senza contrasto che risulta normale. Stavo pensando, ma con la risonanza che ho fatto senza contrasto era possibile rilevare la presenza di un'aracnoidite? Grazie e cordiali saluti.
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Quanto ci riferisce a proposito dell'anestesia non è di competenza urologica, se desidera può esporre il probelma nella sezione "anesiologia" di questo sito.
per quanto riguarda il "salsicciotto" si tratta dei punti interni della ferita chirurgica scrotale, che tenderanno a riassorbirsi in tempi medio-lunghi (anche 3-4 mesi).
per quanto riguarda il "salsicciotto" si tratta dei punti interni della ferita chirurgica scrotale, che tenderanno a riassorbirsi in tempi medio-lunghi (anche 3-4 mesi).
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 41.3k visite dal 22/10/2017.
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